Si è concluso nel grande auditorium dei Magazzini del Cotone il convegno nazionale di Emergency che si era aperto mercoledì. Quattro giorni di incontri che sono stati preceduti, coincidenza significativa, dalla partecipazione di Cecilia Strada all'inaugurazione della nuova sezione "Italiano, anch'io", gli immigrati in Italia, nel Museo del mare e delle migrazioni. A conclusione del convegno, Gino Strada ha dato la parola al sindaco, Marco Doria. Sottolineando la soddisfazione di Genova per aver ospitato l'incontro nazionale di Emergency, Doria ha raccontato di un suo studente universitario, volontario di Emergency, che una volta gli disse "A noi non potranno obiettare nulla perché operiamo con gli ospedali". Questa frase - ha osservato - esprime tutto il senso della concretezza, dello stare e agire sul campo che caratterizza il volontariato e l'impegno di Emergency. Un dato inoppugnabile che nessuno può contestare. Una azione che è possibile - ha aggiunto il sindaco - perché è un'azione organizzata. L'altro aspetto - ha ricordato Doria citando il giudizio espresso da Moni Ovadia nella prefazione al libro di Gino Strada "Pappagalli verdi" - è che Emergency, con la sua esistenza, smentisce due falsi luoghi comuni: che nel mondo di oggi non ci siano più valori e che non esistano più ideali per cui battersi. Ci sono, invece, valori e ideali e sono legati ad una visione del mondo che ci porta a dire cose molto nette: no alla guerra e sì all'accoglienza ai migranti. Sono temi assolutamente cruciali del mondo di oggi. "Altri spostano il discorso su altre questioni - ha aggiunto - ci parlano di Brexit e tacciono sulle guerre, e se ci parlano di migranti è per tirare su dei muri. Altri ancora preferiscono non pronunciarsi su questi temi per non perdere voti. "Voi, per fortuna - ha concluso il sindaco - vi pronunciate. E con la vostra azione contrastate anche la frantumazione che è diffusa nella nostra società."
Si conclude a Genova l'incontro nazionale di Emergency
02/07/2016 - 21:20
Ultimo aggiornamento: 02/07/2016