Lavoratori di Iren ed esercenti dei locali del Centro Storico ieri a Tursi

09/11/2016 - 09:02

A margine del Consiglio Comunale di ieri, 8 novembre, il sindaco Marco Doria ha incontrato nel corso del pomeriggio la Rsu di Iren sul susseguirsi di rotture dei tubi dell'acquedotto cittadino e gli esercenti del Centro Storico che si oppongono all'ordinanza anti-movida.

Nel primo caso il primo cittadino ha manifestato l'intenzione di andare a fondo a proposito delle rotture delle tubazioni, un fenomeno che negli ultimi tempi ha registrato un considerevole aumento rispetto agli anni precedenti, in più ha affermato che: "La rete idrica genovese è per gran parte della città una rete vecchia che richiede interventi di manutenzione straordinaria, che hanno dei costi per i quali quanto più si chiede tanto più si paga in tariffa".

La richiesta dell'amministrazione è quella di focalizzare nei prossimi interventi l'attenzione sulla sostituzione delle tubature più vecchie. Il sindaco ha anche recepito le preoccupazioni dei lavoratori circa l'organizzazione del lavoro: "I lavoratori di Iren sono assolutamente capaci nella loro professionalità - ha sottolineato il sindaco - quello che si può mettere in discussione è l'organizzazione del lavoro anche se per un soggetto pubblico è complesso porsi come specialista nell'organizzazione del lavoro di un'azienda". Al termine dell'incontro Doria ha auspicato un nuovo calendario di confronti tra le parti sindacali e l'azienda.

Subito dopo l'incontro con i lavoratori di Iren, il sindaco, insieme all'assessore a legalità e diritti Elena Fiorini, ha ricevuto una folta delegazione di esercenti del Centro storico, che chiedevano una modifica dell'ordinanza anti-movida, più elasticità sugli orari di chiusura e sconto sul canone di occupazione suolo.

Nel corso del confronto, contraddistinto da una grande franchezza, il sindaco ha ricordato che "l'ordinanza non è una legge divina e può essere modificata".  Gli esercenti erano arrivati a Tursi nel primo pomeriggio in corteo per consegnare al sindaco un classificatore contenente 4.000 firme contro il provvedimento di chiusura anticipata dei locali alle ore 01,00 nei giorni feriali e 02,00 nei prefestivi e festivi.

Nel corso dell'incontro il sindaco ha ricordato la motivazione con cui il tar ha respinto il ricorso contro l'ordinanza presentato dagli esercenti: "equo contemperamento degli interessi in conflitto al termine di un lavoro istruttorio accurato". Il sindaco, però, non ha escluso un successivo perfezionamento. "Le osservazioni presentate dai commercianti rispetto agli orari - ha concluso il sindaco - mi porteranno a fare, pur mantenendo i principi dell'ordinanza stessa, un ulteriore lavoro di analisi e valutazioni".

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Ultimo aggiornamento: 09/11/2016
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