E' stata una strada lunga e tortuosa quella che ha portato all'incontro di oggi, alle 12 nella Sala Verde di Palazzo Chigi, tra Governo, Comuni, Regioni e Province, che dovranno confrontarsi sulle soluzioni che l'esecutivo inserirà nel decreto anticrisi in via di approvazione. Una risposta tardiva, secondo le autonomie territoriali, che da tempo chiedono di essere considerate come un'altra voce delle parti sociali, perché «interlocutori fondamentali per rilanciare gli investimenti e contrastare la crisi», visto che «da soli mettono insieme il 60% degli investimenti pubblici nel Paese».
La delegazione delle Regioni sarà composta dal presidente della Lombardia Roberto Formigoni e dal suo omologo della Toscana Enrico Rossi. Per i Comuni parteciperanno invece il sindaco di Roma Gianni Alemanno, assieme ai primi cittadini di Reggio Emilia e di Livorno, Graziano Delrio e Alessandro Cosimi.
Varie e articolate le richieste che le Regioni sottoporranno al Governo: tra queste la qualificazione del Patto di stabilità e l'avvio dell'accorpamento territoriale.
L’incontro arriva dopo una serie di dure prese di posizione da parte delle autonomie locali. Le Regioni, attraverso Vasco Errani, hanno scritto due volte al Governo (al sottosegretario Letta e al ministro per gli Affari Regionali Fitto) e una volta anche alle stesse parti sociali. In quest'ultimo caso, il rappresentante delle Regioni ha ribadito che «non aver invitato le Regioni al tavolo per la crescita è stato un errore gravissimo, perché il Paese ha bisogno di concretezza e di politiche reali».
I Comuni non sono stati da meno e tre giorni fa un arrabbiato Osvaldo Napoli - presidente facente funzione dell'Anci e anche vicepresidente dei deputati Pdl - aveva spiegato a chiare lettere che «non si può continuare a trattare gli Enti Locali in questo modo», anche perché «i Comuni si faranno carico dei risparmi mantenendo allo stesso tempo un rapporto diretto con la gente, quindi mettendoci la faccia». In quello stesso giorno l'Anci, attraverso il suo vicepresidente Graziano Delrio, ha scritto al premier una lettera in cui si esprimeva «disagio per l'atteggiamento del governo che in modo assolutamente non comprensibile si ostina a non condividere con i Comuni e gli altri Enti territoriali le misure economiche necessarie per far fronte all'attuale crisi finanziaria».
- FONTE: ANSA -
Crisi, incontro governo – enti locali
12/08/2011 - 10:10
Ultimo aggiornamento: 12/08/2011