Presentato in Confindustria un progetto per lo sviluppo della cantieristica dei maxi yacht. Intervento del sindaco

16/11/2016 - 16:03

"E' giusto essere presenti laddove nascono proposte di sviluppo per la città”. Ha così esordito il sindaco Marco Doria intervenendo nella sede di Confindustria alla presentazione alle istituzioni e alla stampa del progetto dell’azienda cantieristica genovese Amico & Co.

Oltre al presidente degli industriali genovesi, Giuseppe Zampini, e il management dell’azienda, Alberto Amico e Bruno Guglielmini, era presente l’assessore alle attività produttive Emanuele Piazza.

I rappresentati della società hanno sottolineato, da un lato i primati di un'azienda leader ai vertici del mercato internazionale del refit/repair, con una capacità produttiva di 110 commesse l'anno e che nella stagione dei lavori conta 500 addetti, dall'altro il rischio rappresentato dalla rapida evoluzione dei competitor francesi e spagnoli, facilitati da un forte appoggio delle amministrazioni locali, con distretti dedicati, facilità di ormeggio e attrattive per gli equipaggi.

Da qui l’idea di creare un polo di accoglienza per i maxi yacht, favorendone il radicamento sul territorio. La proposta, molto articolata, investe sia l’area di levante delle Riparazioni Navali, sia le darsene fieristiche sia il padiglione B. Il piano prevede 35 milioni di investimenti entro il 2018 per fare di Genova il terzo polo di accoglienza nel Mediterraneo per gli yacht superiori ai 30 metri di lunghezza.

"Le nostre proposte - spiegano i vertici del gruppo - sono ampiamente compatibili e complementari con le molteplici funzioni connesse a questo ambito territoriale: le linee di indirizzo del Blue Print (intese a rivitalizzare il quartiere fieristico), le manifestazioni espositive (Salone Nautico in primis), la nuova Torre Piloti e la nautica minore".

“I progetti seri e ambiziosi – ha osservato il sindaco - vanno studiati e visti nel dettaglio prima di essere giudicati, come purtroppo spesso non succede. Non ci possiamo permettere di frenare proposte e voglia di investire. Il Comune deve valutare questa proposta mettendola a confronto anche con altri eventuali progetti e basandosi su parametri oggettivi: in particolare, la mole degli investimenti, l’occupazione che crea, il tempo necessario perché faccia rivivere una porzione importante di città. Anche per quanto riguarda l’ipotesi di utilizzo del padiglione B il Comune deve valutarne le condizioni. Il fatto che il progetto sia stato pensato per essere compatibile con il Blueprint e con il Salone nautico, e anche la proposta di valorizzarli, costituisce indubbiamente una prospettiva interessante ”.

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Ultimo aggiornamento: 16/11/2016
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