Come è noto, lo scorso 30 dicembre la società Standard & Poor’s aveva “promosso” il Comune di Genova elevando il rating da “A” ad “A+”, con prospettive stabili. Secondo la metodologia di analisi applicata da S&P’s, il rating degli enti locali viene limitato dal livello di rating assegnato allo Stato, ovvero gli enti locali non possono avere giudizi superiori a quello del Paese.
Per questo motivo, il rating del Comune di Genova, come quello di altri enti a cui era stato assegnato un livello superiore a quello dello Stato Italiano, è stato ridotto dall’originario “A+ con prospettive stabili” ad “A con prospettive negative”, in conseguenza delle due intervenute modifiche del rating sovrano: la prima, il 20 maggio 2011 in cui sono state riviste le prospettive sulla Repubblica Italiana, passate da stabili a negative, la seconda, il 19 settembre 2011 quando Standard & Poor’s ha abbassato il rating della Repubblica Italiana da “A+” ad “A”, mantenendo le prospettive negative.
Occorre sottolineare come questa metodologia finisca per penalizzare proprio quei Comuni, pochi, più virtuosi rispetto allo Stato, in quanto con performance di bilancio migliori di quello nazionale. Va però evidenziato che Standard & Poor’s attribuisce comunque al Comune di Genova un “merito di credito indicativo”, strumento per valutare il profilo creditizio di un ente locale, pari ad “A+”; vale a dire che il Comune di Genova mantiene una buona affidabilità verso i propri creditori, grazie, come ha riconosciuto Standard & Poor’s, alla forte posizione di liquidità, alla solida performance di bilancio, alla capacità di razionalizzazione della spesa, che mitiga in parte i fattori negativi esterni dovuti alla riduzione dei trasferimenti statali.
- FONTE: UFFICIO STAMPA COMUNE DI GENOVA -
Standard & Poor’s declassa Genova
26/09/2011 - 18:00
Ultimo aggiornamento: 30/09/2011