Legittimo far chiudere gli esercizi commerciali che non rispettano il Patto d'area

26/05/2017 - 16:10

Con una sentenza pubblicata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, 1ª Sezione, ha riconosciuto la piena legittimità dell’operato dell’Amministrazione comunale che, lo scorso mese di dicembre, aveva ordinato la chiusura di un minimarket di via Pré. All’esercizio commerciale era stata contestata la violazione del Patto d’Area a seguito dei ripetuti controlli della Polizia Municipale e dei Carabinieri della Stazione della Maddalena.

Il Patto d’area, previsto da una legge regionale del 2015, è un innovativo strumento amministrativo che, per promuovere la riqualificazione di alcune aree urbane, consente di vietare l’apertura di attività – ad esempio lavanderie a gettone, vendita con apparecchi automatici, phone center, internet point, money transfert, sexy shop, kebab, compro oro – promuovendo nello stesso tempo incentivi e vantaggi ad attività di qualità, come negozi di prodotti tipici, botteghe artigiane, ristoranti.

Lo scopo del Patto, che, per Pré, è stato sottoscritto nell’aprile 2015 da Comune, Regione, associazioni di categoria dei commercianti, Camera di Commercio e Prefettura, è favorire, anche attraverso una rete commerciale di qualità, la vivibilità e l’appetibilità turistica dei territori interessati.

L’esercizio commerciale in questione – pur avendo iniziato l’attività dopo l’entrata in vigore del Patto e sottoscritto nell’ottobre 2015 l’accordo con l’Amministrazione comunale che lo obbligava al rispetto della convenzione, impegnandosi a vendere prodotti tipici – poneva in realtà in vendita prodotti non ammessi dal Patto stesso, in particolare alcolici.

Il Tribunale amministrativo aveva, nel dicembre scorso, concesso all’esercente una sospensiva del provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività, fissando la discussione del ricorso alla prossima estate.

Su richiesta dell’Amministrazione comunale, interessata ad una rapida definizione della controversia proprio per poter proseguire un’attività di riqualificazione commerciale nello spirito del Patto, il Tar ha anticipato l’udienza allo scorso 17 maggio. Oggi la decisione, che consentirà di richiedere il pieno adempimento del Patto anche ad altri esercizi commerciali.

A fianco del Comune di Genova si sono costituiti in giudizio il Civ Borgo di Pré, l’associazione culturale Le Matrioske e l’associazione La coscienza di Zena, che da anni lavorano per un rilancio dell’area.

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Ultimo aggiornamento: 26/05/2017
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