La crisi è già qui: boom di fallimenti

Sono 72.089, con un timido aumento dello 0,6%, le imprese iscritte alla Camera di Commercio di Genova, reggono le imprese di capitale, che hanno anche un buon tasso di sopravvivenza, intorno al 60% negli ultimi 6 anni, reggono le nuove imprese (+11% fra il 2009 e il 2010), ma riprende, dopo lo stop del 2010, la corsa dei fallimenti con 149 imprese, di cui 57 solo nel commercio, colpito da due alluvioni, che nel 2011 hanno portato i libri in tribunale (+16% sul 2010). I nuovi imprenditori sono nella quasi metà dei casi (49%) giovane di età fino ai 35 anni mentre sono al ribasso le previsioni di assunzione delle imprese: -1830 posti di lavoro in provincia. Aumentano le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel 2011 (+9% rispetto al 2010). Sono questi i dati principali del rapporto sull'economia genovese 2011 che la Camera di Commercio di Genova ha presentato in occasione della decima giornata dell'economia. "Quest'anno - ha sottolineato il presidente, Paolo Odone - oltre ad analizzare i risultati 2011 dell'economia provinciale abbiamo voluto guardare indietro, agli anni dal 2007 in poi, per analizzare la reazione delle nostre imprese alla crisi globale e il quadro complessivo che ne deriva è quello di un'impresa genovese che tiene il mercato, anche se con fatica. I complimenti - ha spiegato Odone - vanno fatti a chi sa resistere stringendo i denti, e sono quasi tutte le imprese, assillate da un crollo dei consumi verticale, difficoltà di accesso al credito anche se ci sono dati che permettono di sperare in una ripresa in alcuni settori come il Porto di Genova, che è tornato ai livelli pre crisi, e il turismo. L'altro dato è che le aziende che non vanno male sono quelle che sanno esportare perché il mercato italiano ha visto i consumi interni in crescita mentre le nostre capacità di fare impresa all'estero, grazie anche al sistema camerale, fanno crescere sia il made in Italy che l'alta tecnologia". (ANSA)