Nell’ambito della campagna di comunicazione Genova Likes You, avviata dal Comune in collaborazione con la Camera di Commercio a seguito del crollo di Ponte Morandi per promuovere con forza bellezza, attrattività e accoglienza di Genova, tre fotografi di fama internazionale, e altri che si sono distinti per i loro lavori, animeranno la città con i loro scatti, che verranno poi postati sui canali Facebook Genova More Than This e Instagram @Genovamorethanthis.
Ecco i prossimi appuntamenti:
Sabato 8 dicembre dalle 10 alle 13, cinque talentuosi fotografi genovesi allestiranno i loro set in altrettante prestigiose location. Si tratta di Simone Lezzi (piazza De Ferrari), Giulia Molinari ( via Garibaldi), Paolo Puccini (piazza San Lorenzo), Paolo Fedele (Porto Antico), Alessio Ursida (spianata Castelletto).
Lunedì 10 dicembre, sempre dalle 10 alle 13, il noto fotografo Ivo Saglietti realizzerà una serie di scatti nell’area del Porto antico. Di seguito, una breve biografia dell’artista.
Nato a Toulon, Francia, inizia l’attività a Torino come cineoperatore, producendo reportages di politici e sociali. Nel 1975 inizia ad occuparsi di fotografia, lavorando nelle strade e nelle piazze della contestazione e nel 1977 si trasferisce a Parigi. Da qui iniziano i suoi viaggi come reporter-photographe, dapprima con agenzie francesi, in seguito per conto di agenzie americane e per magazines internazionali (Newsweek, Der Siegel, Time, The New York Times), per i quali copre situazioni di crisi e di conflitto in America Latina, Africa, Balcani, Medio Oriente. Nel 1992 conquista il premio World Press Photo (nella categoria Daily Life, stories) con un servizio su un'epidemia di colera in Perù e nel 1999 la menzione d'onore allo stesso concorso per un reportage sul Kosovo. Nello stesso tempo inizia a lavorare su progetti a lungo termine: "Il Rumore delle Sciabole" (1986-1988), suo primo progetto e libro, documenta la società cilena durante gli ultimi due anni della dittatura militare del generale Pinochet. Successivamente si rivolge verso progetti personali di documentazione, che gli permettono di affrontare una storia in modo più articolato e meno condizionato dalle esigenze e richieste dei settimanali, come nel reportage che ripercorre la via della tratta degli schiavi dal Benin alle piantagioni di canna da zucchero della Repubblica Dominicana e di Haiti, o come in quello sulle tre malattie che devastano i paesi del terzo mondo - aids, malaria e tubercolosi - realizzati negli anni Novanta e Duemila. Dal 2000 è membro associato dell'agenzia foto giornalistica tedesca Zeitenspiegen Reportagen, per la quale sta lavorando ad un progetto sulle frontiere nel Mediterraneo e Medio Oriente.
Maggiori informazioni e aggiornamenti su www.visitgenoa.it/GenovaLikesYou
Ultimo aggiornamento: 06/12/2018