Sono 650 le antenne di telefonia mobile attive a Genova. E prima della fine dell’anno ne verranno installate altre 50. Nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina a palazzo Tursi, l’assessore all’Ambiente, Carlo Senesi, ha presentato i risultati del lavoro di confronto con i cittadini in questi anni sul tema dell’installazione delle antenne delle telefonia mobile.
Cinquanta assemblee nei quartieri, 350 controlli delle emissioni elettromagnetiche, 39 monitoraggi in continuo, una mappatura georeferenziata delle installazioni collocate sul territorio cittadino. «Il tavolo su cui si svolge il confronto - ha dichiarato Senesi - è nato 10 anni fa’ sulla scorta di un protocollo di intesa stabilito in accordo con i Municipi, i gestori telefonici, Arpal e le associazioni ambientaliste. Nel 2010 l’intesa è stata aggiornata per rendere più incisiva la concertazione finalizzata ad individuare la migliore collocazione delle antenne ed informare adeguatamente i cittadini».
Oltre all’attività di concertazione per i nuovi impianti, il Tavolo ha esercitato in questi anni un ruolo attivo, d’intesa con Arpal, nella programmazione delle attività di monitoraggio e controllo delle emissioni. «Singoli cittadini e comitati - ha aggiunto Senesi - si rivolgono ai Municipi per ottenere garanzie circa la sicurezza delle antenne. Grazie alle intese con Arpal e alla disponibilità di centraline di controllo acquistate con fondi versati dai Gestori, siamo in grado di rispondere a queste richieste organizzando un programma di controlli che si aggiunge a quelli svolti da Arpal in base alle normative vigenti».
A Genova, l’esito dei controlli effettuati dal 2007 ad oggi, ha evidenziato come il livello delle emissioni elettromagnetiche in città si sia mantenuto ampiamente al di sotto dei limiti di attenzione stabiliti per legge. Dal punto di vista economico, le antenne “rendono” in termini di canone di locazione circa 8.5 milioni di euro all'anno. L'affitto medio annuo pagato dai gestori telefonici per l'installazione delle antenne in immobili pubblici o privati a Genova è di circa 13.000 euro.
Cinquanta assemblee nei quartieri, 350 controlli delle emissioni elettromagnetiche, 39 monitoraggi in continuo, una mappatura georeferenziata delle installazioni collocate sul territorio cittadino. «Il tavolo su cui si svolge il confronto - ha dichiarato Senesi - è nato 10 anni fa’ sulla scorta di un protocollo di intesa stabilito in accordo con i Municipi, i gestori telefonici, Arpal e le associazioni ambientaliste. Nel 2010 l’intesa è stata aggiornata per rendere più incisiva la concertazione finalizzata ad individuare la migliore collocazione delle antenne ed informare adeguatamente i cittadini».
Oltre all’attività di concertazione per i nuovi impianti, il Tavolo ha esercitato in questi anni un ruolo attivo, d’intesa con Arpal, nella programmazione delle attività di monitoraggio e controllo delle emissioni. «Singoli cittadini e comitati - ha aggiunto Senesi - si rivolgono ai Municipi per ottenere garanzie circa la sicurezza delle antenne. Grazie alle intese con Arpal e alla disponibilità di centraline di controllo acquistate con fondi versati dai Gestori, siamo in grado di rispondere a queste richieste organizzando un programma di controlli che si aggiunge a quelli svolti da Arpal in base alle normative vigenti».
A Genova, l’esito dei controlli effettuati dal 2007 ad oggi, ha evidenziato come il livello delle emissioni elettromagnetiche in città si sia mantenuto ampiamente al di sotto dei limiti di attenzione stabiliti per legge. Dal punto di vista economico, le antenne “rendono” in termini di canone di locazione circa 8.5 milioni di euro all'anno. L'affitto medio annuo pagato dai gestori telefonici per l'installazione delle antenne in immobili pubblici o privati a Genova è di circa 13.000 euro.