Alluvione: il bilancio del Comune
Come e dove si è intervenuti

Per far fronte all'emergenza dello scorso novembre, l'amministrazione comunale ha dovuto far fronte ad un'ingente spesa, coprendo la totalità degli interventi per la messa in sicurezza della città. Miceli illustra le vie seguite

Foto di Mimmo Giordano
L’elenco è ancora provvisorio ma contiene già centinaia di voci. Sono le spese piccole e grandi che il Comune deve sostenere per far fronte ai danni dell’alluvione del 4 novembre scorso. Se ne è parlato a Palazzo Tursi nel corso delle commissioni congiunte Urbanistica e Bilancio.

Nel corso del dibattito è emerso che solo per gli interventi di somma urgenza usciranno dalle casse di Tursi, in tempi difficili come questi, quasi 19 milioni di euro. Esattamente 18.991.672,53 euro. Serviranno per rifare muri, riparare strade, mettere in sicurezza le scarpate, scuole, abitazioni, impianti sportivi ecc. Tre milioni serviranno per ripagare i ripristini eseguiti da Amiu e mezzo milione per quelli effettuati da Aster. Questo dal lato delle uscite.

Da quello delle entrate si è riusciti a fare quadrare i conti così: 14.500.000 euro sono approdati con un indebitamento dell’anno in corso, 2.925.500 euro con un avanzo amministrativo del 2010, 1.315.334,27 euro sono frutto di un residuo di bilancio e 250.838,26 euro recuperati nei contratti già in corso con le nostre società partecipate.

L’ingrato compito di “raschiare il barile” è toccato a Francesco Miceli, assessore al bilancio che, dopo aver snocciolato le cifre, le ha commentate così: « Siamo riusciti a coprire i 20milioni di euro per la messa in sicurezza della città con un indebitamento di 14 milioni e mezzo di euro, un avanzo amministrativo di tre milioni di euro e il resto con residui di bilancio e contratti già in essere. Questo è l’intervento finanziario. Abbiamo attivato due conti correnti uno bancario e l’altro postale per dare la possibilità di dare un contributo pro alluvionati. Con questi conti abbiamo incassato 25 mila euro». L’assessore elenca poi gli interventi che sono stati messi in campo dagli istituti di credito, fra cui: moratoria di 12 mesi per il pagamento delle rate dei mutui relativi a immobili situati nelle zone alluvionate: Unicredit, Carige, Cariparma, Intesa San Paolo, Banco san Giorgio, Gruppo Banco Popolare). Sono stati inoltre stanziati dei plafond per mutui agevolati, naturalmente utilizzabili da chi ha subito danni a causa dell’alluvione da parte di: Carige: 30 milioni, Gruppo Banco Popolare: 25 milioni, Unicredit: 25 milioni, Intesa San Paolo: 20 milioni, Banco San Giorgio: 20 milioni. Queste agevolazioni, tiene a sottolineare l’assessore, sono state decise autonomamente dalle banche senza sollecitazioni da parte del Comune.

Oltre ai quasi venti milioni di euro di lavori di somma urgenza, sono stati segnalati ulteriori danni che si tradurranno in lavori urgenti che si dovranno fare sul territorio per la messa in sicurezza e il ripristino dei luoghi colpiti dall’alluvione per 106 milioni di euro. Anche questa cifra entrerà a far parte della schedatura dei danni che verrà inviata in Regione alla Protezione civile.

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Genova, 14 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 14/12/2011
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