Alluvione: l'emergenza continua
Già stanziati 15 milioni di euro

Discusso in Giunta lo stato di avanzamento degli interventi post-alluvionali. Via Donghi e Fereggiano i punti critici. Conclusi i lavori in 26 dei 90 cantieri aperti. A fine marzo il ritorno alla completa normalità.

Testo Alternativo
"L'emergenza non è ancora finita". Lo ha reso noto l'assessore ai lavori pubblici Mario Margini presentando in Giunta la documentazione relativa agli interventi del post-alluvione del 4 novembre scorso. La relazione, corredata da un lungo elenco di cantieri, descrive i lavori in corso in via Fereggiano e in via Donghi, dove l'attività non si è mai fermata.

Nelle rimanenti aree colpite dalle esondazioni, piazzale Adriatico, Sturla e Foce, la situazione, con alcune eccezioni, è tornata alla normalità. In questi giorni si sono chiusi 26 dei 90 cantieri aperti dal novembre scorso, costati sinora alle casse di Palazzo Tursi 7 milioni e 600 mila euro. In totale, le "somme urgenze", da non confondersi con gli interventi ben più onerosi della messa in sicurezza idrogeologica dei torrenti a rischio, costeranno più di 15 milioni.

 Si tratta di cantieri piccoli ma diffusi, che spesso passano inosservati e che fanno nascere l'opinione del tutto errata sulla fine dell'emergenza.  "Ad oggi, su via Ferregiano - ha commentato l'assessore ai lavori pubblici - sono state ultimate le operazioni di rimozione dall'alveo del materiale trasportato dalla corrente e sono stati ripristinati circa 85 metri di parapetto e marciapiede distrutti dall'alluvione". Lavori che si concluderanno a metà marzo e che prevedono il potenziamento della rete di raccolta delle acque stradali.

Più complicata la situazione in via Donghi, dove l'intervento ha riguardato principalmente la voragine causata dal Rio Rovare, che corre sotto la sede stradale. Per dare il via alla fase conclusiva dei lavori, sono state completate le operazioni di spostamento provvisorio di tutte le sotto-utenze, che ostacolavano gli interventi.

Verrà quindi ripristinata la tombinatura, cioè la volta del rivo sotterraneo, con la ultimazione di un nuovo pozzetto d'ispezione e la realizzazione di una palificazione di sostegno. Il cronoprogramma del cantiere prevede la conclusione dei lavori e il ritorno alla normalità dell'intera area, compresa la sede stradale, entro i prossimi 60 giorni. Nella relazione si legge anche che, nel mese di dicembre, si sono conclusi gli interventi per rimediare all'erosione della tombinatura al di sotto di via Donghi all'altezza del parcheggio del supermercato Ekom, che ha comportato il ripristino della copertura del rio Rovare mediante l'apertura di un pozzo d'accesso provvisorio su strada ed il getto di un nuovo letto di calcestruzzo.

Per consentire questi lavori di consolidamento in piena sicurezza si è anche provveduto a rimuovere il ponte stradale provvisorio precedentemente installato. Altro capitolo: la voragine del piazzale Ekom. "Ultimata la predisposizione dell'impianto di pompaggio provvisorio e la realizzazione della palificazione - ha sottolineato l'assessore ai lavori pubblici - sono attualmente in corso le operazioni di scavo del pozzo, che consentirà di raggiungere ed eliminare la frana interna alla tombinatura del rio Rovane, il vero nocciolo del problema" .

Lo scavo ha raggiunto ad oggi la profondità di circa 3 metri. Nelle previsoni dei tecnici del Comune le operazioni per rispristinare il normale deflusso delle acque  verranno ultimate entro il 10 febbraio. Per quanto riguarda le opere murarie e il ripristino del piazzale ci vorranno altri trenta giorni. 
genova, 13 gennaio 2012
Ultimo aggiornamento: 13/01/2012
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