Forse non tutti sanno che esiste una mappa delle zone a rischio esondazione. Si può consultare con un semplice click sul sito del Comune di Genova, www.comune.genova.it, oppure esaminare nelle sedi dei municipi. Senza entrare nei dettagli cartografici, le zone in "rosso" rappresentano quelle porzioni di città che, più di altre, in caso di forti precipitazioni, rischiano di rimanere sott'acqua. Si tratta di quartieri fortemente urbanizzati in cui negli anni ’70 e ’80, ma anche prima, si è costruito in maniera dissennata, senza tenere in nessun conto la fragilità del territorio.
Nella fase del post emergenza 2011, la tragica alluvione del Ferreggiano che ha fatto cinque vittime, la “Direzione Manutenzione, Infrastrutture, Verde e Parchi”, ha coordinato un complesso lavoro di ricognizione dei danni avvenuti in alcune zone della città e che ha costituito la base di una successiva analisi di dettaglio parte del “Settore Protezione, Pubblica Incolumità e Volontariato”, volta, si legge su un comunicato della Protezione Civile "ad individuare particolari situazioni con ripercussioni dirette sull’incolumità delle persone, in occasione di scenari d’evento associabili alle dichiarazioni di allerta 1 e 2 (allerta massima) diramate da Regione Liguria".
Questo studio ha dato vita ad una ordinanza, la n. 258 del 12.9.2012, in cui il Comune di Genova detta le limitazioni d’uso di alcuni locali soggetti a rischi di allagamento nelle zone del Torrente Fereggiano e di Piazzale Adriatico in occasione della dichiarazione di stato di allerta 1 e 2. In parole povere, in queste situazioni meteo avverse, le persone, sulla base di un piano di evacuazione già simulato, devono allontanarsi da negozi, cantine e abitazioni giudicate non sicure. I civici interessati, tra i Municipi III e IV, sono 81 e riguardano circa 160 persone, che sono state contattate attraverso un'attività di "porta a porta" svolta nelle ultime settimane e coordinata dai Municipi interessati, in considerazione della situazione di alta vulnerabilità delle aree esondabili della bassa e della media valbisagno.
Una squadra, composta da personale della Protezione Civile, della Polizia Municipale e dei Municipi, ha illustrato ai residenti le norme di comportamento e di auto protezione da osservare in caso di allerta meteo, fornendo informazioni su cosa fare durante la fase di emergenza, per sè e per la famiglia. Per contro, i cittadini hanno rilasciato agli Assistenti sociali tutti dati, compresi i numeri di cellulare, che, in caso di necessità e se richiesto, consentono all’Amministrazione di offrire ospitalità e assistenza fino al cessato allerta, in luoghi individuati come sicuri.
Ogni cittadino è stato contattato nella sua abitazione e, in caso di assenza, è stato lasciato un messaggio scritto, che ha consentito di fissare successivamente appuntamenti personalizzati, a casa, oppure, a scelta della persona, nei locali del Municipio. "L’iniziativa “porta a porta” – fanno sapere dai Municipi III e IV, Bassa e Media Valbisagno - è stata percepita positivamente, anche per la presenza rassicurante della Polizia Municipale, dai cittadini, che hanno dimostrato partecipazione, sia nella fase di ascolto sia in quella di risposta, apprezzando il fatto che l’Amministrazione abbia aperto un dialogo, un canale, che diventerà punto di riferimento importante nel caso dell’allerta meteo".
Nella fase del post emergenza 2011, la tragica alluvione del Ferreggiano che ha fatto cinque vittime, la “Direzione Manutenzione, Infrastrutture, Verde e Parchi”, ha coordinato un complesso lavoro di ricognizione dei danni avvenuti in alcune zone della città e che ha costituito la base di una successiva analisi di dettaglio parte del “Settore Protezione, Pubblica Incolumità e Volontariato”, volta, si legge su un comunicato della Protezione Civile "ad individuare particolari situazioni con ripercussioni dirette sull’incolumità delle persone, in occasione di scenari d’evento associabili alle dichiarazioni di allerta 1 e 2 (allerta massima) diramate da Regione Liguria".
Questo studio ha dato vita ad una ordinanza, la n. 258 del 12.9.2012, in cui il Comune di Genova detta le limitazioni d’uso di alcuni locali soggetti a rischi di allagamento nelle zone del Torrente Fereggiano e di Piazzale Adriatico in occasione della dichiarazione di stato di allerta 1 e 2. In parole povere, in queste situazioni meteo avverse, le persone, sulla base di un piano di evacuazione già simulato, devono allontanarsi da negozi, cantine e abitazioni giudicate non sicure. I civici interessati, tra i Municipi III e IV, sono 81 e riguardano circa 160 persone, che sono state contattate attraverso un'attività di "porta a porta" svolta nelle ultime settimane e coordinata dai Municipi interessati, in considerazione della situazione di alta vulnerabilità delle aree esondabili della bassa e della media valbisagno.
Una squadra, composta da personale della Protezione Civile, della Polizia Municipale e dei Municipi, ha illustrato ai residenti le norme di comportamento e di auto protezione da osservare in caso di allerta meteo, fornendo informazioni su cosa fare durante la fase di emergenza, per sè e per la famiglia. Per contro, i cittadini hanno rilasciato agli Assistenti sociali tutti dati, compresi i numeri di cellulare, che, in caso di necessità e se richiesto, consentono all’Amministrazione di offrire ospitalità e assistenza fino al cessato allerta, in luoghi individuati come sicuri.
Ogni cittadino è stato contattato nella sua abitazione e, in caso di assenza, è stato lasciato un messaggio scritto, che ha consentito di fissare successivamente appuntamenti personalizzati, a casa, oppure, a scelta della persona, nei locali del Municipio. "L’iniziativa “porta a porta” – fanno sapere dai Municipi III e IV, Bassa e Media Valbisagno - è stata percepita positivamente, anche per la presenza rassicurante della Polizia Municipale, dai cittadini, che hanno dimostrato partecipazione, sia nella fase di ascolto sia in quella di risposta, apprezzando il fatto che l’Amministrazione abbia aperto un dialogo, un canale, che diventerà punto di riferimento importante nel caso dell’allerta meteo".