Le spese impreviste per fare fronte ai danni causati dall'alluvione del 4 novembre scorso e l'incertezza della manovra finanziaria del governo Monti, di cui si hanno solo notizie di stampa, hanno spinto il Comune di Genova a decidere per l'esercizio provvisorio del bilancio di previsione del 2012.
L'ultima volta che Palazzo Tursi ha fatto ricorso a questo strumento finanziario, che consente di avere un po' di respiro in tempi di incertezza economica, è stato nel 2008. In pratica, significa che il Comune non potrà attingere alle proprie casse se non in ragione di un dodicesimo del bilancio precedente. Lo ha annunciato l'assessore alle politiche finanziarie Franco Miceli in consiglio comunale. «Approveremo a gennaio il bilancio - spiega Miceli - per due motivi: la prima è una ragione locale, l'alluvione che ha colpito la nostra città; la seconda è nazionale e riguarda il quadro di forti incertezze rispetto alle decisioni del governo Monti. Le nuove manovre avranno un impatto forte sugli Enti locali, perciò prima di approvare il bilancio dobbiamo aspettare di conoscerle».
Il periodo è particolarmente breve. Si tratta di 30 giorni nei quali si potrà rimettere mano alle voci del bilancio alla luce della prossima finanziaria che si annuncia di "lacrime e sangue".
Palazzo Ghigi ha allo studio strumenti finanziari di forte impatto, come la preannunciata reintroduzione dell'Ici. E poi ci sono i tempi tecnici: tra riunioni di commissione, centinaia di emendamenti e sedute di consiglio, l’approvazione del bilancio comunale, che dovrà essere conseguente alla manovra finanziaria del governo (i cui termini non verranno resi noti prima del 5 dicembre), non avverrebbe comunque entro la fine dell’anno.
L'ultima volta che Palazzo Tursi ha fatto ricorso a questo strumento finanziario, che consente di avere un po' di respiro in tempi di incertezza economica, è stato nel 2008. In pratica, significa che il Comune non potrà attingere alle proprie casse se non in ragione di un dodicesimo del bilancio precedente. Lo ha annunciato l'assessore alle politiche finanziarie Franco Miceli in consiglio comunale. «Approveremo a gennaio il bilancio - spiega Miceli - per due motivi: la prima è una ragione locale, l'alluvione che ha colpito la nostra città; la seconda è nazionale e riguarda il quadro di forti incertezze rispetto alle decisioni del governo Monti. Le nuove manovre avranno un impatto forte sugli Enti locali, perciò prima di approvare il bilancio dobbiamo aspettare di conoscerle».
Il periodo è particolarmente breve. Si tratta di 30 giorni nei quali si potrà rimettere mano alle voci del bilancio alla luce della prossima finanziaria che si annuncia di "lacrime e sangue".
Palazzo Ghigi ha allo studio strumenti finanziari di forte impatto, come la preannunciata reintroduzione dell'Ici. E poi ci sono i tempi tecnici: tra riunioni di commissione, centinaia di emendamenti e sedute di consiglio, l’approvazione del bilancio comunale, che dovrà essere conseguente alla manovra finanziaria del governo (i cui termini non verranno resi noti prima del 5 dicembre), non avverrebbe comunque entro la fine dell’anno.