Oggi, a margine del Consiglio Comunale, l’ultimo prima della pausa natalizia, il presidente Giorgio Guerello, ha presentato alla stampa le modifiche al regolamento della Sala Rossa che riguardano le spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Il provvedimento è stabilito da una delibera approvata all'unanimità con 37 voti a favore su 37 presenti.
“Non si tratta – ha detto Guerello – di una spending review che riguarda la riduzione delle spese, già contenute, ma di una razionalizzazione delle stesse, con l’introduzione delle innovazioni tecnologiche, nell’ambito dell’informatica e della telefonia”. Il presidente si riferisce agli spazi radio-televisivi sul web, abbonamenti per posta elettronica e servizi informatici e di cloud-compunting (un insieme di tecnologie che permettono, attraverso un servizio offerto da un provider, di memorizzare, archiviare ed elaborare dati), e ancora acquisto di tablet e pennette usb.
I gruppi del parlamentino genovese sono molto più “poveri” rispetto ai gruppi in Parlamento o in Regione. Tutti insieme hanno a disposizione per il loro funzionamento meno di un singolo gruppo di due consiglieri regionali. I fondi assegnati complessivamente a tutti i gruppi per il loro funzionamento sono stati circa 65.000 euro nel 2012, contro i 96 mila del 2011. In particolare, i fondi assegnati durante il nuovo ciclo del sindaco Doria sono stati 50.545 euro, così ripartiti: 12.256 euro al Pd, 6.840 alla Lista Doria, 5.938 a M5S, 5.938 al Pdl, 4.133 a Lista Musso, 4.004 a Idv, 3.230 a Sel, 3.230 Udc, 2.328 a Federazione Sinistra, 2.328 alla Lega Nord. Per il loro funzionamento i gruppi potranno farsi rimborsare i taxi per l'espletamento di mandato entro i limiti fissati dalla normativa, gli abbonamenti alla telefonia mobile, le attrezzature, la strumentazione informatica, le spese postali per i compiti istituzionali. Mai cene o apertivi.
I beni e i materiali durevoli acquistati con le risorse assegnate ai gruppi saranno inseriti in appositi registri del Comune e affidati in consegna ai rispettivi gruppi consiliari. Nel dettaglio, ecco i fondi assegnati e realmente spesi complessivamente dal 2002 in poi ai gruppi consiliari del Comune di Genova: 89.966 euro assegnati e 77.414 euro spesi nel 2002; 89.966 e 83.957 nel 2003; 89.966 e 85.242 nel 2004; 89.966 e 88.116 nel 2005; 89.966 e 89.132 nel 2006; 67.474 e 65.891 nel 2007; 67.474 e 66.330 nel 2008; 100.474 e 95.060 nel 2009; 103.474 e 101.376 nel 2010; 96.000 e 86.323 nel 2011. La differenza tra l'assegnato e lo speso ogni anno va in economia per l'anno seguente. Una seconda novità è rappresentata dalla massima trasparenza attribuita alle spese sostenute dai gruppi consiliari, che devono essere obbligatoriamente pubblicate semestralmente sul sito del Comune di Genova.
Alcuni dati sui lavori svolti dal Consiglio dal suo insediamento. “In questi giorni abbiamo calcolato – ha detto Guerello - che dall’inizio della consigliatura sono stati presentati 1939 art 54, le domande a risposta immediata di inizio seduta, e ne sono stati accolti 144”. Nel corso della conferenza stampa, il presidente ha ricordato che le riduzioni di spesa presentate si incrociano con la diminuzione di 10 consiglieri in forza della normativa vigente e che, circa la remunerazione dei consiglieri comunali, da qualche anno gli stessi possono percepire, al massimo, 18 gettoni di presenza al mese. Ogni gettone di presenza viene retribuito con 97 euro lordi.
“Non si tratta – ha detto Guerello – di una spending review che riguarda la riduzione delle spese, già contenute, ma di una razionalizzazione delle stesse, con l’introduzione delle innovazioni tecnologiche, nell’ambito dell’informatica e della telefonia”. Il presidente si riferisce agli spazi radio-televisivi sul web, abbonamenti per posta elettronica e servizi informatici e di cloud-compunting (un insieme di tecnologie che permettono, attraverso un servizio offerto da un provider, di memorizzare, archiviare ed elaborare dati), e ancora acquisto di tablet e pennette usb.
I gruppi del parlamentino genovese sono molto più “poveri” rispetto ai gruppi in Parlamento o in Regione. Tutti insieme hanno a disposizione per il loro funzionamento meno di un singolo gruppo di due consiglieri regionali. I fondi assegnati complessivamente a tutti i gruppi per il loro funzionamento sono stati circa 65.000 euro nel 2012, contro i 96 mila del 2011. In particolare, i fondi assegnati durante il nuovo ciclo del sindaco Doria sono stati 50.545 euro, così ripartiti: 12.256 euro al Pd, 6.840 alla Lista Doria, 5.938 a M5S, 5.938 al Pdl, 4.133 a Lista Musso, 4.004 a Idv, 3.230 a Sel, 3.230 Udc, 2.328 a Federazione Sinistra, 2.328 alla Lega Nord. Per il loro funzionamento i gruppi potranno farsi rimborsare i taxi per l'espletamento di mandato entro i limiti fissati dalla normativa, gli abbonamenti alla telefonia mobile, le attrezzature, la strumentazione informatica, le spese postali per i compiti istituzionali. Mai cene o apertivi.
I beni e i materiali durevoli acquistati con le risorse assegnate ai gruppi saranno inseriti in appositi registri del Comune e affidati in consegna ai rispettivi gruppi consiliari. Nel dettaglio, ecco i fondi assegnati e realmente spesi complessivamente dal 2002 in poi ai gruppi consiliari del Comune di Genova: 89.966 euro assegnati e 77.414 euro spesi nel 2002; 89.966 e 83.957 nel 2003; 89.966 e 85.242 nel 2004; 89.966 e 88.116 nel 2005; 89.966 e 89.132 nel 2006; 67.474 e 65.891 nel 2007; 67.474 e 66.330 nel 2008; 100.474 e 95.060 nel 2009; 103.474 e 101.376 nel 2010; 96.000 e 86.323 nel 2011. La differenza tra l'assegnato e lo speso ogni anno va in economia per l'anno seguente. Una seconda novità è rappresentata dalla massima trasparenza attribuita alle spese sostenute dai gruppi consiliari, che devono essere obbligatoriamente pubblicate semestralmente sul sito del Comune di Genova.
Alcuni dati sui lavori svolti dal Consiglio dal suo insediamento. “In questi giorni abbiamo calcolato – ha detto Guerello - che dall’inizio della consigliatura sono stati presentati 1939 art 54, le domande a risposta immediata di inizio seduta, e ne sono stati accolti 144”. Nel corso della conferenza stampa, il presidente ha ricordato che le riduzioni di spesa presentate si incrociano con la diminuzione di 10 consiglieri in forza della normativa vigente e che, circa la remunerazione dei consiglieri comunali, da qualche anno gli stessi possono percepire, al massimo, 18 gettoni di presenza al mese. Ogni gettone di presenza viene retribuito con 97 euro lordi.