Non solo una visita di cortesia, un semplice scambio di auguri, l’incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Tursi tra il cardinale di Genova, presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), Angelo Bagnasco, e il sindaco, Marco Doria. Messo da parte il protocollo, che prevedeva una semplice stretta di mano, cardinale e sindaco hanno fatto di questo secondo incontro, il primo si era tenuto in curia prima di Natale, un’occasione per riflettere sui temi della città. Primo punto il modo in cui la comunità genovese reagisce alle difficoltà.
“Abbiamo rilevato – ha detto Doria, in uno scambio di battute con i giornalisti presenti – che in una situazione di disagio forte, creato e accentuato dalla crisi, la reazione può essere di rabbia e chiusura in se stessi”. Poi ne esiste una positiva – ha continuato il sindaco - che accentua gli elementi di solidarietà e di aiuto reciproco, di condivisione dei problemi. "Contro la crisi il Comune e la curia sono concordi nel rafforzare la “rete di anticorpi” che interessa il tessuto delle associazioni laiche, ma anche le parrocchie - ha sottolineato il sindaco - molte delle quali particolarmente attive e presenti nella società, in aiuto alle fasce deboli della popolazione”. La riflessione si è poi spostata sul tema della comunicazione.
Cardinale e sindaco si sono trovati in sintonia sul fatto che: “In tempo di crisi, la realtà va comunicata per quella che è, difficile e cruda, ma senza tralasciare i messaggi positivi, in grado di far emergere le energie migliori”.
“Abbiamo rilevato – ha detto Doria, in uno scambio di battute con i giornalisti presenti – che in una situazione di disagio forte, creato e accentuato dalla crisi, la reazione può essere di rabbia e chiusura in se stessi”. Poi ne esiste una positiva – ha continuato il sindaco - che accentua gli elementi di solidarietà e di aiuto reciproco, di condivisione dei problemi. "Contro la crisi il Comune e la curia sono concordi nel rafforzare la “rete di anticorpi” che interessa il tessuto delle associazioni laiche, ma anche le parrocchie - ha sottolineato il sindaco - molte delle quali particolarmente attive e presenti nella società, in aiuto alle fasce deboli della popolazione”. La riflessione si è poi spostata sul tema della comunicazione.
Cardinale e sindaco si sono trovati in sintonia sul fatto che: “In tempo di crisi, la realtà va comunicata per quella che è, difficile e cruda, ma senza tralasciare i messaggi positivi, in grado di far emergere le energie migliori”.