Ecosistema Urbano, Genova sale al terzo posto
Vincenzi: «Parlare di sicurezza collettiva»

Presentata a Palazzo Ducale la XVIII edizione del rapporto di Legambiente che fornisce una nuova chiave di lettura della percezione di sicurezza. Tra le grandi città, davanti solo Venezia e Bologna. Il buon esempio dei Giardini Govi, nel pomeriggio le premiazioni

Genova fa capolino sul podio degli ecosistemi urbani virtuosi tra le grandi città. Il XVIII rapporto nazionale di Legambiente, presentato questa mattina nella sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, a fronte di un quadro nazionale di forte stallo per la qualità ambientale, fornisce alcuni dati molto confortanti per quanto riguarda la nostra città. Tra le eccellenze, spicca il primato nazionale tra le città con più di 200 mila abitanti per la mobilità sostenibile (indice sintetico che tiene conto, tra l’altro, del car sharing e dei servizi di potenziamento al trasporto pubblico). Primo posto, condiviso con Bari, per quanto riguarda il controllo delle emissioni di polveri sottili (pm10). Positivi anche i dati che derivano dall’estensione di verde pubblico fruibile in area urbana, che raggiunge i 15,28 metri quadrati a disposizione di ciascun genovese. Nonostante  le lamentele sullo stato del trasporto pubblico siano all’ordine del giorno, i dati che derivano dallo studio sull’“Ecosistema Urbano” confermano che i genovesi sono molto legati all’utilizzo dell’autobus per gli spostamenti in città, con una media di 260 viaggi pro-capite all’anno e il quinto posto tra i grandi centri. Tra i dati negativi, invitabile quello sull’estensione delle piste ciclabili per abitante (0,11 metri) con cui Genova occupa il fondo della classifica che, tuttavia, viene compensato dall’ingresso nella top ten per quanto riguarda l’indice per la “ciclabilità alternativa” (bike sharing, parcheggi di interscambio, ecc…). È, infine, particolarmente confortante il dato che riguarda l’indice sintetico sulla  pianificazione e sulla partecipazione ambientale, con Genova meritevole del secondo posto a livello nazionale.

Il taglio del rapporto di Legambiente è quest’anno fortemente incentrato su una nuova prospettiva del concetto di sicurezza, passando da una dimensione individuale a un valore comunitario della riduzione del pericolo. In questo senso, le tematiche ambientali e, più in generale, di sviluppo sostenibile diventano un tutt’uno con le questioni sociali.

«Invece di parlare solo di sicurezza individuale - dice il sindaco Marta Vincenzi - finalmente si torna a parlare di sicurezza collettiva cioè quelle precondizioni che le città dovrebbero essere messe in grado di concretizzare affinché ogni individuo possa appunto sentirsi più sicuro. In questi anni, invece, si è andati dietro solo alle paure. Non voglio dire che il dato della criminalità non sia importante, ma le città non sono solo questo. Le città devono avere in mente la dimensione collettiva e non solo quella individuale, nelle scelte urbanistiche e dell’organizzazione dei servizi. Questo è un taglio molto importante che ci suggerisce Legambiente e che condivido pienamente».

Un positivo ritorno al concetto di sicurezza che si aveva nel passato, secondo l'assessore alla cultura Andrea Ranieri: «Sicurezza altro non vuol dire che capacità di padroneggaire l'avvenire nel mondo dominato dall'incertezza del mercato. La sicurezza sociale, un tempo, si basava sull'appartenenza a grandi aggregati collettivi che oggi non sono più rappresentativi di una società fortemente individualista. L'idea collettiva può essere rifondata di questi tempi solo recuperando il concetto dei beni comuni. Ed è quello che migliaia di persone hanno cercato di fare sabato a Roma: un tentativo, purtroppo, vanificato dai violenti che hanno immediatamente riportato alla ribalta la logica securitaria e repressiva».

Tornando ai positivi risultati del rapporto nazionale, pubblicato questa mattina da “Il Sole 24 Ore”, il sindaco non può che manifestare soddisfazione dei progressi genovesi in un contesto nazionale di stallo: «L’attenzione ai molti fattori dell’equilibrio ambientale sta finalmente restituendo qualche buon risultato, senza dimenticare le basse posizioni da cui partivamo anche per la situazione orografica che ci contraddistingue e che comporta notevoli difficoltà, ad esempio, di gestione del trasporto pubblico. Il fatto che i parametri siano tutti in miglioramento vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta, che poi è quella che vorremmo consolidare nel nuovo Piano Urbanistico che fa diventare alcune azioni già avviate, azioni di sistema».
Genova porta a casa anche una menzione speciale per la sicurezza individuale. Nell’ambito delle “Buone pratiche in Comune” verrà, infatti, premiata la riqualificazione dei Giardini Govi, a Punta Vagno, «esempio di studio architettonico e sociologico all’interno del tessuto urbano».

Due sono i punti sui quali, invece, tutta la Liguria deve ancora secondo l’analisi di Stefano Sarti, presidente regionale di Legambiente: da un lato lo stato di depurazione delle acque, che a Genova vive per fortuna una situazione decisamente meno critica delle altre zone costiere; dall’altro la raccolta differenziata, ancora a livelli troppo bassi rispetto ai limiti posti dalla legge (65% della produzione complessiva dei rifiuti entro la fine del 2012), ma su cui l’amministrazione e i genovesi stanno lavorando sodo, passando dall’11,7% del 2007 all’attuale 32%.
Genova, 17 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 17/10/2011
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