Fuori e dentro la compostiera
Tutti a scuola di educazione ambientale

Il progetto lanciato dal Comune di Genova, in collaborazione con Amiu, coinvolge 70 classi del territorio cittadino nella creazione del compost fai-da-te e nella realizzazione di piccoli orti urbani

Già da due anni il Comune di Genova, con capofila l’assessorato alla Città Sostenibile e Amiu, ha avviato una campagna per il compostaggio domestico: ad oggi sono quasi 3000 le famiglie che hanno potuto ricevere, in comodato d’uso gratuito, una compostiera, oltre ad uno sconto sulla Tariffa Igiene Ambientale (Tia).
In appoggio alla campagna, sono stati istituiti numerosi corsi per apprendere i rudimenti di una semplice tecnica che permette di trasformare i rifiuti organici in concime per le piante.

LE SCUOLE - La novità di quest’anno è rappresentata dal progetto “Fuori e dentro la compostiera”, promosso dal  Comune di Genova e da Amiu insieme alla Federazione regionale agronomi e alle associazioni “Terra! Onlus” e “Italia Nostra”, che ha visto l'adesione di una ventina di istituti scolastici genovesi per un totale di 70 classi materne ed elementari.

«Il progetto, nato inizialmente per valutare i risultati della gestione delle compostiere già distribuite in passato - spiega Stefano Calvillo del Laboratorio per l’Educazione Ambientale del Comune di Genova - si è subito aperto a nuove scuole coinvolgendo, attraverso la realizzazione di compostiere ed orti creativi, anche gli Istituti che sino ad oggi, per motivi di spazio, non avevano ancora potuto sviluppare questo fondamentale percorso di educazione ambientale».  

L’iniziativa è partita nel mese di ottobre con alcuni incontri formativi e proseguirà con l’attività dei docenti nelle scuole: l’obiettivo è diffondere nell’ambiente scolastico - non solo alunni e personale docente e non docente, ma anche e soprattutto genitori e famiglie - un aspetto importante della cultura della sostenibilità ambientale, che riesce a coniugare la riduzione dei rifiuti organici con la cura degli orti e del verde urbano. 

«Il compost prodotto dai ragazzi - spiega nel video Giorgia Bocca, dell’associazione Terra! Onlus - viene utilizzato per rigenerare i giardini scolastici, spesso realizzati con terreno compattato e privo di sostanze organiche, così da poter dare alla luce dei veri e propri orti urbani».

COMPOSTAGGIO DOMESTICO - Oltre a un importante passo avanti nell’ambito dell’educazione ambientale, l’utilizzo del compostaggio domestico rappresenta la soluzione di notevoli problemi di gestione dei rifiuti e comporta vantaggi anche di tipo economico, al di là di quelli ecologici più evidenti.

Il buon compost - come spiega nel video l’agronomo Rosario Capponi - inizia già in cucina, con la raccolta degli scarti organici in un’apposita pattumiera areata, da svuotare nella compostiera domestica ogni 2/3 giorni, e completa il ciclo della sostanza organica rendendola un fertilizzante naturale di ottima qualità. 

Una semplice ricetta per trasformare un problema, quello dello smaltimento dei rifiuti, in un’opportunità e una risorsa. 
Genova, 9 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
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