Un incalzante botta e risposta con Marco Doria durante la visita del Sindaco al carcere di Marassi, accompagnato dal direttore Salvatore Mazzeo.
A porre le domande i redattori di “Area di Servizio”, il periodico curato dai detenuti di cui il Sindaco si era occupato anche prima della sua elezione; il trimestrale viene distribuito nei due carceri genovesi e, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Berio, anche alla città.
Secca la prima domanda: «Secondo lei il carcere rispetta la Costituzione?» Altrettanto franca la risposta del primo cittadino: «No, malgrado lo sforzo delle persone che ci lavorano e delle associazioni che vi prestano servizio. Il rispetto dei diritti del carcerato non si raggiunge per un difetto del sistema».
Il ragionamento si è quindi concentrato su quali strumenti può mettere in campo il Comune per favorire il lavoro dei detenuti all’esterno del carcere. Le possibilità sono molte, borse lavoro, progetti di volontariato sociale, costituzione di cooperative multiservizi: idee che il Sindaco si è impegnato ad esaminare per realizzare occasioni concrete di impegno dei detenuti.
Non si tratta di novità assolute: alla fine della scorsa estate i detenuti sono stati coinvolti in un intervento di pulizia e bonifica dell’area sotto il muro di cinta del carcere, con la collaborazione di Aster ed Amiu. Il progetto è stato realizzato grazie a un’intesa tra la Direzione circondariale, l’Assessorato ai Lavori Pubblici e il Municipio Bassa Val Bisagno. Inoltre, i detenuti hanno svolto operazioni di pulizia nel Cimitero di Staglieno, supportando anche i visitatori.
Il Sindaco a sua volta ha rivolto domande ai redattori, per comprendere meglio le condizioni di vita all’interno del carcere, rivolgendosi sempre a loro in quanto “ cittadini”. Marco Doria d’altro canto, nella sua veste di docente universitario, non è nuovo al rapporto con il mondo penitenziario, avendo supportato il percorso di studio di una detenuta all’interno del carcere di Pontedecimo.
Tutta l’intervista è stata filmata, e sarà pubblicata a breve sul sito della rivista “Area di Servizio”: www.carcereliguria.it
A porre le domande i redattori di “Area di Servizio”, il periodico curato dai detenuti di cui il Sindaco si era occupato anche prima della sua elezione; il trimestrale viene distribuito nei due carceri genovesi e, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Berio, anche alla città.
Secca la prima domanda: «Secondo lei il carcere rispetta la Costituzione?» Altrettanto franca la risposta del primo cittadino: «No, malgrado lo sforzo delle persone che ci lavorano e delle associazioni che vi prestano servizio. Il rispetto dei diritti del carcerato non si raggiunge per un difetto del sistema».
Il ragionamento si è quindi concentrato su quali strumenti può mettere in campo il Comune per favorire il lavoro dei detenuti all’esterno del carcere. Le possibilità sono molte, borse lavoro, progetti di volontariato sociale, costituzione di cooperative multiservizi: idee che il Sindaco si è impegnato ad esaminare per realizzare occasioni concrete di impegno dei detenuti.
Non si tratta di novità assolute: alla fine della scorsa estate i detenuti sono stati coinvolti in un intervento di pulizia e bonifica dell’area sotto il muro di cinta del carcere, con la collaborazione di Aster ed Amiu. Il progetto è stato realizzato grazie a un’intesa tra la Direzione circondariale, l’Assessorato ai Lavori Pubblici e il Municipio Bassa Val Bisagno. Inoltre, i detenuti hanno svolto operazioni di pulizia nel Cimitero di Staglieno, supportando anche i visitatori.
Il Sindaco a sua volta ha rivolto domande ai redattori, per comprendere meglio le condizioni di vita all’interno del carcere, rivolgendosi sempre a loro in quanto “ cittadini”. Marco Doria d’altro canto, nella sua veste di docente universitario, non è nuovo al rapporto con il mondo penitenziario, avendo supportato il percorso di studio di una detenuta all’interno del carcere di Pontedecimo.
Tutta l’intervista è stata filmata, e sarà pubblicata a breve sul sito della rivista “Area di Servizio”: www.carcereliguria.it