È stata definita una “piccola grande opera”, perché la nuova strada che da via Borzoli conduce a Scarpino, attraverso le due gallerie di Batestu e Santo Stefano, migliorerà di molto la qualità della vita degli abitanti di Borzoli, che finalmente saranno liberati dai disagi derivanti dall’attraversamento del quartiere da parte dei mezzi Amiu diretti alla discarica.
La strada, lunga 1.641 metri (la carreggiata, su due corsie, una per ogni senso di marcia, ha una larghezza di 7.5 metri), è stata realizzata a tempo record: dopo l’approvazione del progetto ad inizio 2008, il cantiere ha aperto nel febbraio 2009 e i lavori, appaltati da Amiu, sono terminati lo scorso 22 giugno.
L’opera è stata finanziata da fondi del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) a favore della Regione Liguria per 16 milioni e 760 mila euro, mentre Amiu ha messo sul piatto ulteriori 2 milioni e 200.000 euro.
Oggi, davanti a un folto nugolo di cittadini e autorità (dal primo cittadino al presidente Amiu Riccardo Casale, all’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano) il primo camion ha fatto il suo ingresso nella galleria di Batestu (lunga 529 metri, quella di Santo Stefano è di circa 142), inaugurando di fatto l’infrastruttura: «Un’opera di estrema importanza – ha dichiarato il sindaco Marta Vincenzi – perché consente a non meno di 500 famiglie di poter vivere. Proprio di “vivere” si tratta, perché coesistere con la discarica di Scarpino e il viavai di camion che la caratterizza, fino ad oggi, è stato molto duro. Tutto è andato liscio grazie ad un’ottima intesa tra enti locali e Regione».
La nuova strada assume rilievo anche nell’ambito della mobilità cittadina perché, ha proseguito il sindaco, «rende possibile un utilizzo diverso del sito di Scarpino ed è stata progettualmente pensata come già collegabile al tratto di cantiere previsto nel primo lotto del Terzo valico, che andrà a risolvere in maniera definitiva il problema per tutte le famiglie che vivono nel ponente: assorbirà infatti il traffico di mezzi pesanti (non solo quelli che portano la spazzatura) sotto galleria, migliorando la viabilità e ponendo fine al rumore, all’ inquinamento e all’ intasamento delle strade cittadine».
Il prossimo passo dichiarato, quindi, sarà quello di realizzare una galleria di un chilometro dall'uscita autostradale di Genova Aeroporto a Borzoli, accessoria ai lavori del Terzo valico: in questo caso i finanziamenti dovranno arrivare a livello nazionale, e nel recente incontro relativo alla “Rete dei Territori”, Francesco Giacobone, coordinatore dei Programmi Innovativi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha assicurato che il Terzo valico è in cima alla lista di priorità nell’agenda nazionale.
Riguardo all’arrivo dei rifiuti dalla Campania, in quantità ridotta, che la giunta regionale ha deliberato, Marta Vincenzi si dichiara d’accordo ponendo l’accento sulla «solidarietà tra Comuni. Il problema da risolvere con urgenza è quello relativo a una città nelle mani della camorra. Soltanto aprendoci e cercando di sbloccare l'emergenza forse riusciremo ad aiutare Napoli».
Il trattamento dei rifiuti campani non comporterà alcuna manovra speciale da parte di Amiu, ha assicurato il presidente Riccardo Casale: «I rifiuti che arrivano da Napoli contengono le stesse percentuali di cartaceo, organico e vetri rispetto a quelli genovesi».
La strada, lunga 1.641 metri (la carreggiata, su due corsie, una per ogni senso di marcia, ha una larghezza di 7.5 metri), è stata realizzata a tempo record: dopo l’approvazione del progetto ad inizio 2008, il cantiere ha aperto nel febbraio 2009 e i lavori, appaltati da Amiu, sono terminati lo scorso 22 giugno.
L’opera è stata finanziata da fondi del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) a favore della Regione Liguria per 16 milioni e 760 mila euro, mentre Amiu ha messo sul piatto ulteriori 2 milioni e 200.000 euro.
Oggi, davanti a un folto nugolo di cittadini e autorità (dal primo cittadino al presidente Amiu Riccardo Casale, all’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano) il primo camion ha fatto il suo ingresso nella galleria di Batestu (lunga 529 metri, quella di Santo Stefano è di circa 142), inaugurando di fatto l’infrastruttura: «Un’opera di estrema importanza – ha dichiarato il sindaco Marta Vincenzi – perché consente a non meno di 500 famiglie di poter vivere. Proprio di “vivere” si tratta, perché coesistere con la discarica di Scarpino e il viavai di camion che la caratterizza, fino ad oggi, è stato molto duro. Tutto è andato liscio grazie ad un’ottima intesa tra enti locali e Regione».
La nuova strada assume rilievo anche nell’ambito della mobilità cittadina perché, ha proseguito il sindaco, «rende possibile un utilizzo diverso del sito di Scarpino ed è stata progettualmente pensata come già collegabile al tratto di cantiere previsto nel primo lotto del Terzo valico, che andrà a risolvere in maniera definitiva il problema per tutte le famiglie che vivono nel ponente: assorbirà infatti il traffico di mezzi pesanti (non solo quelli che portano la spazzatura) sotto galleria, migliorando la viabilità e ponendo fine al rumore, all’ inquinamento e all’ intasamento delle strade cittadine».
Il prossimo passo dichiarato, quindi, sarà quello di realizzare una galleria di un chilometro dall'uscita autostradale di Genova Aeroporto a Borzoli, accessoria ai lavori del Terzo valico: in questo caso i finanziamenti dovranno arrivare a livello nazionale, e nel recente incontro relativo alla “Rete dei Territori”, Francesco Giacobone, coordinatore dei Programmi Innovativi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha assicurato che il Terzo valico è in cima alla lista di priorità nell’agenda nazionale.
Riguardo all’arrivo dei rifiuti dalla Campania, in quantità ridotta, che la giunta regionale ha deliberato, Marta Vincenzi si dichiara d’accordo ponendo l’accento sulla «solidarietà tra Comuni. Il problema da risolvere con urgenza è quello relativo a una città nelle mani della camorra. Soltanto aprendoci e cercando di sbloccare l'emergenza forse riusciremo ad aiutare Napoli».
Il trattamento dei rifiuti campani non comporterà alcuna manovra speciale da parte di Amiu, ha assicurato il presidente Riccardo Casale: «I rifiuti che arrivano da Napoli contengono le stesse percentuali di cartaceo, organico e vetri rispetto a quelli genovesi».