Il grande progetto “Valle del Sole”; la possibilità di candidare Genova per grandi eventi sportivi, tra cui il “6 Nazioni” di Rugby, e il flusso turistico che ne deriverebbe; l’idea di un Palazzetto, o addirittura di una “cittadella”, dello Sport; l’ipotesi di un nuovo stadio; le possibili forme di collaborazione tra Comune e Coni; il varo della Consulta dello Sport prevista da una delibera del 2011; una panoramica sugli impianti sportivi municipali, sui loro problemi e sulle possibili soluzioni; l’importanza delle società dilettantistiche e la loro difficoltà di accesso al credito sportivo; lo sport sociale e quello per i disabili; la gestione delle palestre delle scuole; la strana condizione della Liguria, la regione che è al primo posto, in proporzione alla popolazione, per la partecipazione dei propri atleti alle Olimpiadi di Londra e all’ultimo per lo stanziamento per lo sport del proprio ente Regione; la condizione di Genova, fanalino di coda in Italia per la dotazione di impianti sportivi. Su tutto, la mancanza di fondi e l’ipotesi di finanziamenti privati.
Sono questi i temi trattati nella lunga riunione di oggi della Commissione 4, durante la quale l’assessore allo Sport Boero ha avuto modo di rispondere con precisione alle varie questioni poste dai commissari su vari impianti sportivi della città (quelli municipali sono 109) e sulle politiche che la Giunta intende perseguire. «È stato realizzato recentemente un inventario di tutti gli impianti, ma io ne ho chiesto uno più completo, che tenga conto anche dell’uso prevalente, per distinguere dagli altri quelli rivolti allo sport sociale e alle attività con i diversamente abili, che meritano una considerazione particolare».
Per quanto riguarda le strutture, Boero ha annunciato che intende sospendere le procedure per la prevista ristrutturazione della piscina di Nervi, poiché dall’assemblea di ieri con i cittadini del Municipio non è emerso un orientamento univoco. Il progetto potrebbe cambiare, la piscina potrebbe per esempio essere ricostruita altrove; non è detto che mantenerla nella stessa collocazione sia la soluzione migliore.
Ci sono poi i problemi di gestione: difficile per il Comune, dotato di un organico limitatissimo nel settore dello sport, esercitare i dovuti controlli sulle società sportive che gestiscono impianti comunali.
La scarsità di personale impedisce all’ente anche di essere autonomo per la progettazione di impianti. Sono allo studio strategie per migliorare la situazione. Ottonello, da parte del Coni, offre la collaborazione di architetti e uffici per la progettazione e per la certificazione di qualità.
Per quanto riguarda le palestre delle scuole, invece, il problema è costituito dalla mancanza di uniformità sul territorio comunale e dalla scarsa utilizzazione: ogni scuola tende a gestirle a modo suo. La commissione concorda sull’importanza di una regolamentazione che sia omogenea e che permetta il più possibile l’apertura degli impianti alla popolazione.
«Le scuole pubbliche e quelle paritarie – comunica l’assessore – partecipano a una conferenza cittadina, nel cui ambito uno dei tavoli affronterà questo tema». Boero è fiducioso che in quella sede si trovi una soluzione e ipotizza una partecipazione della Commissione consiliare ai lavori della conferenza.
E, a proposito di tavoli di lavoro, Boero ricorda che «il 21 giugno del 2011 la precedente amministrazione aveva deliberato l’istituzione di una Consulta dello Sport, che di fatto non è stata costituita; intendo attivarla quanto prima, istituirla di fatto e avviarne i lavori».
C’è poi il capitolo dei grandi progetti: al momento, in assenza di finanziamenti, sono solo ipotesi, utili però per costruire una nuova idea di sviluppo per la città.
Il primo sogno, ricordato da Ottonello, è il complesso della “Valle del Sole”, da creare «in zona baricentrica tra San Fruttuoso, San Martino e Albaro, con un campo da baseball regolamentare, novità assoluta in Liguria, un campo di calcio idoneo fino alla categoria Eccellenza, una palestra adatta alla ginnastica artistica, un grande parco urbano, una foresteria per gli atleti, altri impianti ».
È una vecchia idea, ripresa nel 2010, che interessa l’area a monte di Via Cei, tra San Martino e San Fruttuoso e a poca distanza da Albaro, fino al versante sottostante il vecchio sanatorio del Bellimbao e il forte di S. Tecla.
L'intervento, per le sue caratteristiche, potrebbe essere sviluppato da un consorzio pubblico-privato.
Il secondo sogno è un Palazzetto, per Ottonello addirittura una Cittadella, dello Sport, da collocare forse nello spazio della Fiera. Una struttura di questo tipo, spiega il presidente del Coni, potrebbe ospitare fino a 30 attività sportive diverse.
Per il finanziamento, riflette Boero, bisognerebbe coinvolgere investitori privati.
È un problema di difficile soluzione, quello di attirare investimenti. Un commissario suggerisce di offrire ai finanziatori una concessione di 20-30 anni.
Alla creazione di impianti adeguati si lega la necessità di strutture ricettive che possano ricevere gli atleti ospiti e le loro famiglie. A nessuno sfugge l’importanza che avrebbe, per Genova, un importante turismo sportivo.
Questo disegno di una nuova città più orientata verso lo sport contiene, infatti, l’idea di ospitare grandi manifestazioni, di importanza nazionale e internazionale. Una proposta è già pronta: giocare qui il prestigioso “Torneo 6 Nazioni” di Rugby. Ai genovesi quello sport piace, se fosse disponibile il Ferraris…
«Voi fate la proposta; io – ha assicurato Ottonello – l’appoggerò»
Il presidente Leonardo Chessa, confermando l’appuntamento per venerdi prossimo, ha comunicato l’intenzione di mettere in calendario una riunione congiunta con la Commissione 7 – Welfare e un altro incontro per fare il punto sulla questione dello stadio.
Sono questi i temi trattati nella lunga riunione di oggi della Commissione 4, durante la quale l’assessore allo Sport Boero ha avuto modo di rispondere con precisione alle varie questioni poste dai commissari su vari impianti sportivi della città (quelli municipali sono 109) e sulle politiche che la Giunta intende perseguire. «È stato realizzato recentemente un inventario di tutti gli impianti, ma io ne ho chiesto uno più completo, che tenga conto anche dell’uso prevalente, per distinguere dagli altri quelli rivolti allo sport sociale e alle attività con i diversamente abili, che meritano una considerazione particolare».
Per quanto riguarda le strutture, Boero ha annunciato che intende sospendere le procedure per la prevista ristrutturazione della piscina di Nervi, poiché dall’assemblea di ieri con i cittadini del Municipio non è emerso un orientamento univoco. Il progetto potrebbe cambiare, la piscina potrebbe per esempio essere ricostruita altrove; non è detto che mantenerla nella stessa collocazione sia la soluzione migliore.
Ci sono poi i problemi di gestione: difficile per il Comune, dotato di un organico limitatissimo nel settore dello sport, esercitare i dovuti controlli sulle società sportive che gestiscono impianti comunali.
La scarsità di personale impedisce all’ente anche di essere autonomo per la progettazione di impianti. Sono allo studio strategie per migliorare la situazione. Ottonello, da parte del Coni, offre la collaborazione di architetti e uffici per la progettazione e per la certificazione di qualità.
Per quanto riguarda le palestre delle scuole, invece, il problema è costituito dalla mancanza di uniformità sul territorio comunale e dalla scarsa utilizzazione: ogni scuola tende a gestirle a modo suo. La commissione concorda sull’importanza di una regolamentazione che sia omogenea e che permetta il più possibile l’apertura degli impianti alla popolazione.
«Le scuole pubbliche e quelle paritarie – comunica l’assessore – partecipano a una conferenza cittadina, nel cui ambito uno dei tavoli affronterà questo tema». Boero è fiducioso che in quella sede si trovi una soluzione e ipotizza una partecipazione della Commissione consiliare ai lavori della conferenza.
E, a proposito di tavoli di lavoro, Boero ricorda che «il 21 giugno del 2011 la precedente amministrazione aveva deliberato l’istituzione di una Consulta dello Sport, che di fatto non è stata costituita; intendo attivarla quanto prima, istituirla di fatto e avviarne i lavori».
C’è poi il capitolo dei grandi progetti: al momento, in assenza di finanziamenti, sono solo ipotesi, utili però per costruire una nuova idea di sviluppo per la città.
Il primo sogno, ricordato da Ottonello, è il complesso della “Valle del Sole”, da creare «in zona baricentrica tra San Fruttuoso, San Martino e Albaro, con un campo da baseball regolamentare, novità assoluta in Liguria, un campo di calcio idoneo fino alla categoria Eccellenza, una palestra adatta alla ginnastica artistica, un grande parco urbano, una foresteria per gli atleti, altri impianti ».
È una vecchia idea, ripresa nel 2010, che interessa l’area a monte di Via Cei, tra San Martino e San Fruttuoso e a poca distanza da Albaro, fino al versante sottostante il vecchio sanatorio del Bellimbao e il forte di S. Tecla.
L'intervento, per le sue caratteristiche, potrebbe essere sviluppato da un consorzio pubblico-privato.
Il secondo sogno è un Palazzetto, per Ottonello addirittura una Cittadella, dello Sport, da collocare forse nello spazio della Fiera. Una struttura di questo tipo, spiega il presidente del Coni, potrebbe ospitare fino a 30 attività sportive diverse.
Per il finanziamento, riflette Boero, bisognerebbe coinvolgere investitori privati.
È un problema di difficile soluzione, quello di attirare investimenti. Un commissario suggerisce di offrire ai finanziatori una concessione di 20-30 anni.
Alla creazione di impianti adeguati si lega la necessità di strutture ricettive che possano ricevere gli atleti ospiti e le loro famiglie. A nessuno sfugge l’importanza che avrebbe, per Genova, un importante turismo sportivo.
Questo disegno di una nuova città più orientata verso lo sport contiene, infatti, l’idea di ospitare grandi manifestazioni, di importanza nazionale e internazionale. Una proposta è già pronta: giocare qui il prestigioso “Torneo 6 Nazioni” di Rugby. Ai genovesi quello sport piace, se fosse disponibile il Ferraris…
«Voi fate la proposta; io – ha assicurato Ottonello – l’appoggerò»
Il presidente Leonardo Chessa, confermando l’appuntamento per venerdi prossimo, ha comunicato l’intenzione di mettere in calendario una riunione congiunta con la Commissione 7 – Welfare e un altro incontro per fare il punto sulla questione dello stadio.