A Marassi l'amichevole Italia-Usa
Vincenzi incontra Thorne a Tursi

La delegazione guidata dall'ambasciatore americano ricevuta dal sindaco nel corso di una cerimonia breve e cordiale. Parte dell’incasso della partita sarà devoluto a sostegno degli alluvionati liguri. Diretta su Rai1 dalle 20,30

italia-usa
Il ringraziamento alla Figc, e in particolare al Presidente Giancarlo Abete, per aver mantenuto l’impegno assunto nell’ottobre 2010, ai tempi della partita Italia–Serbia, interrotta per disordini causati dai tifosi ospiti, di offrire alla città una sorta di "risarcimento", è al primo posto nel discorso del Sindaco. «La Federazione non era obbligata, ha assunto spontaneamente un impegno e l’ha mantenuto. Considero questo un atto d’amore per la nostra città».

Nel suo breve intervento - nell’incontro ufficiale tra delegazioni italiana e americana in occasione dell'incontro Italia-Usa che avrà luogo stasera al Ferraris, tenutosi a Palazzo Tursi - Marta Vincenzi rievoca il piacere di incontrare l’ambasciatore David Thorne e di scoprire in lui un entusiasmo reale per la città, al di là della cortesia diplomatica. Sottolinea poi l’importanza di poter «coniugare lo sport, le relazioni internazionali, i rapporti tra i popoli e la solidarietà. Ha un grande significato, per noi, che una parte del ricavato della partita sia devoluto per gli alluvionati di Genova e delle Cinque Terre».

Thorne, nel suo ottimo italiano, conferma l’ammirazione per Genova e la Liguria che, dice, sono tra le mete preferite dei turisti americani in Italia, per cui è convinto che «questa sera molti turisti americani verranno a vedere la partita».

L'incontro della Nazionale - ultima amichevole per gli uomini di Prandelli prima degli europei - inizierà a Marassi alle 20.45 e andrà in diretta su Rai Uno a partire dalle 20.30.  Arbitro il turco Firat Aydinus.

L'ambasciatore esprime solidarietà per la nostra terra, così provata dalle alluvioni, e ammirazione per il coraggio e l’abnegazione dei cittadini che hanno volontariamente operato nell'opera di salvataggio, nel lavoro per limitare i danni e nella ricostruzione. Si dice tifoso di calcio e della nostra Nazionale (quando non è opposta a quella Usa, ovviamente). Ricorda in particolare i mondiali del 1994 quando, a Boston, portò il figlio di otto anni per la prima volta allo stadio. Giocava l’Italia ed era in campo quel Demetrio Albertini che, come vicepresidente Federcalcio, ha potuto incontrare oggi. Il ragazzo è poi diventato, universitario, un calciatore.

Abete, portando i saluti della Figc, auspica una maggiore frequenza di incontri con la squadra di una federazione amica (questo è il dodicesimo, tra ufficiali e amichevoli).
La stessa intenzione è espressa nel divertente discorso di Sunil Gulati, presidente dell’analoga federazione Usa.

L’auspicio comune è che cresca il ruolo di Genova nei rapporti con gli Stati Uniti: un ruolo naturale, da Cristoforo Colombo in poi e attraverso l’epopea dell’emigrazione italiana prima e dei grandi transatlantici poi. Anche attraverso il calcio, visto che, come ha rimarcato il Presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello, in Italia il football è nato a Genova, con la più antica squadra del Paese.

Foto di Riccardo Molinari.
Genova, 1 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 01/03/2012
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