Come da ordine del giorno, il documento di bilancio è stato illustrato in Sala Rossa dall'assessore Francesco Miceli, ma senza alcuna discussione. Lo strumento finanziario andrà prima esaminato nell'analoga Commissione, che si riunità giovedì alle 9,30, presieduta provvisoriamente dal presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello.
I lavori sono cominciati alle 15 con due imprevisti: l'irruzione di un gruppo di lavoratori licenziati da Amiu Bonifiche, che sono stati ricevuti dall'assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone; e dal caso sollevato dalla consigliera del Pdl Lilli Lauro che ha contestato al gruppo del Movimento Cinque Stelle le riprese in diretta streaming (annunciate in verità ma poi non eseguite, già per la seduta inaugurale del Consiglio) dei lavori. La seduta è stata sospesa, i capigruppo si sono riuniti - il Comune ha degli accordi in atto per le riprese televisive - e hanno deciso di liberalizzare la diffusione delle riunioni pubbliche. Ma non prima di aver definito un apposito regolamento. In via eccezionale però i grillini sono stati autorizzati a riprendere i lavori, il cui filmato è fruibile on line.
Miceli ha così cominciato il suo intervento intorno alle 15,30, ed ha parlato per oltre 50 minuti, entrando nel merito di quanto già aveva detto in altre occasioni e in una conferenza stampa. E riservandosi di entrare ancor più in profondità in sede di Commissione.
In primo piano, ovviamente, la questione che ha suscitato maggiori reazioni in città, ovvero l'aumento delle aliquote Imu, che è stato definito un "intervento necessario" per arrivare a chiudere in pari lo strumento finanziario, senza toccare i servizi essenziali.
Poi ha ripetuto il concetto, condiviso con il sindaco Doria, che questo è «un bilancio di guerra, ed è stato redatto con la forte volontà di non arrendersi alla difficile congiuntura economica negativa che stanno affrontando l'Italia e Genova», appellandosi ai cittadini perché facciano un sacrificio per quanto riguarda la parte tributaria e ai consiglieri di approvarlo – il termine ultimo è il 30 giugno – per poter garantire piene funzioni al Consiglio e i servizi ai cittadini.
Nel corso della seduta, una mozione di richiesta alla giunta di «una moratoria dei lavori sul Terzo Valico ferroviario» con l'utilizzo alternativo dei fondi staniati per quest'opera a favore invece del collegamento tra la bretella ferroviaria di Borzoli e la linea di valico dei Giovi, è stata depositata dal capogruppo della federazione della Sinistra Antonio Bruno, corredata dalle firme dei 5 grillini presenti in consiglio (Putti, Boccaccio, Burlanco, De Pietro e Muscarà), dei due rappresentanti del Sel (Pastorino e Chessa), di 4 consiglieri della lista Doria (Pignone, Bartolini, Brasesco e Pederzolli): dodici in tutto, in una formaszione "trasversale" con rappresetnanti della maggioranza il cui programma prevede invece la realizzazione del Terzo Valico come opera prioritaria». Tanto che sia il sindaco che il vice sindaco hanno confermato la linea della giunta aggiungendo la consegna dei lavori del primo lotto sarà effettuata nella prima riunione degli assessori prevista giovedì.
I lavori sono cominciati alle 15 con due imprevisti: l'irruzione di un gruppo di lavoratori licenziati da Amiu Bonifiche, che sono stati ricevuti dall'assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone; e dal caso sollevato dalla consigliera del Pdl Lilli Lauro che ha contestato al gruppo del Movimento Cinque Stelle le riprese in diretta streaming (annunciate in verità ma poi non eseguite, già per la seduta inaugurale del Consiglio) dei lavori. La seduta è stata sospesa, i capigruppo si sono riuniti - il Comune ha degli accordi in atto per le riprese televisive - e hanno deciso di liberalizzare la diffusione delle riunioni pubbliche. Ma non prima di aver definito un apposito regolamento. In via eccezionale però i grillini sono stati autorizzati a riprendere i lavori, il cui filmato è fruibile on line.
Miceli ha così cominciato il suo intervento intorno alle 15,30, ed ha parlato per oltre 50 minuti, entrando nel merito di quanto già aveva detto in altre occasioni e in una conferenza stampa. E riservandosi di entrare ancor più in profondità in sede di Commissione.
In primo piano, ovviamente, la questione che ha suscitato maggiori reazioni in città, ovvero l'aumento delle aliquote Imu, che è stato definito un "intervento necessario" per arrivare a chiudere in pari lo strumento finanziario, senza toccare i servizi essenziali.
Poi ha ripetuto il concetto, condiviso con il sindaco Doria, che questo è «un bilancio di guerra, ed è stato redatto con la forte volontà di non arrendersi alla difficile congiuntura economica negativa che stanno affrontando l'Italia e Genova», appellandosi ai cittadini perché facciano un sacrificio per quanto riguarda la parte tributaria e ai consiglieri di approvarlo – il termine ultimo è il 30 giugno – per poter garantire piene funzioni al Consiglio e i servizi ai cittadini.
Nel corso della seduta, una mozione di richiesta alla giunta di «una moratoria dei lavori sul Terzo Valico ferroviario» con l'utilizzo alternativo dei fondi staniati per quest'opera a favore invece del collegamento tra la bretella ferroviaria di Borzoli e la linea di valico dei Giovi, è stata depositata dal capogruppo della federazione della Sinistra Antonio Bruno, corredata dalle firme dei 5 grillini presenti in consiglio (Putti, Boccaccio, Burlanco, De Pietro e Muscarà), dei due rappresentanti del Sel (Pastorino e Chessa), di 4 consiglieri della lista Doria (Pignone, Bartolini, Brasesco e Pederzolli): dodici in tutto, in una formaszione "trasversale" con rappresetnanti della maggioranza il cui programma prevede invece la realizzazione del Terzo Valico come opera prioritaria». Tanto che sia il sindaco che il vice sindaco hanno confermato la linea della giunta aggiungendo la consegna dei lavori del primo lotto sarà effettuata nella prima riunione degli assessori prevista giovedì.