Otto container e 140 tonnellate di materiale: un anno di raccolta, un mese di missione. Tra luglio e agosto 2011, il Solidarbus di Music for Peace ha fatto rotta, per la seconda volta, in terra palestinese, più precisamente nella Striscia di Gaza. Oggi, una delegazione di palestinesi, che ha accompagnato l’arrivo e la gestione degli aiuti umanitari raccolti e distribuiti dai volontari dell’associazione genovese, è stata ricevuta dal sindaco Marta Vincenzi.
Oltre a Stefano Rebora, fondatore di Music for Peace, e ad alcuni suoi compagni di avventura, erano presenti Anas K.M. Hagag, Mahmoud F.F. Abumor e Yaser K.M. Hajjaj, rappresentati di diverse associazioni che operano all’interno della Striscia di Gaza: Hajjaj si occupa di educazione e cultura, Abumor di riabilitazione e di disabili, mentre Hagag è stato il principale referente per l’ultimo viaggio di Solidarbus e la consegna dei generi alimentari su tutto il territorio. Una collaborazione nata già nel 2009, ai tempi della prima missione di Music for Peace in terra palestinese, quando i volontari dell’associazione genovese attesero 32 giorni alla frontiera egiziana prima di ricevere il permesso per entrare e consegnare gli aiuti umanitari.
Oltre a Stefano Rebora, fondatore di Music for Peace, e ad alcuni suoi compagni di avventura, erano presenti Anas K.M. Hagag, Mahmoud F.F. Abumor e Yaser K.M. Hajjaj, rappresentati di diverse associazioni che operano all’interno della Striscia di Gaza: Hajjaj si occupa di educazione e cultura, Abumor di riabilitazione e di disabili, mentre Hagag è stato il principale referente per l’ultimo viaggio di Solidarbus e la consegna dei generi alimentari su tutto il territorio. Una collaborazione nata già nel 2009, ai tempi della prima missione di Music for Peace in terra palestinese, quando i volontari dell’associazione genovese attesero 32 giorni alla frontiera egiziana prima di ricevere il permesso per entrare e consegnare gli aiuti umanitari.