"Hanno dissotterrato l'ascia di guerra" e si sono mobilitate contro la Regione Liguria. Le associazioni di Pegli, guidate dal presidente del Municipio Ponente, Mauro Avvenente, hanno organizzato questa mattina una conferenza stampa a Palazzo Tursi, per impedire la vendita da parte di Arte, azienda regionale territoriale per l'edilizia, dei locali situati sul Lungomare di Pegli sede di attività di pubblico interesse.
"Il Municipio del Ponente - spiega Avvenente ai giornalisti - dice "no" alla decisione della Regione Liguria di vendere ai privati i locali dell'unico centro civico della zona collocato nel lungomare di Pegli 32 e 34 rosso". La Regione Liguria è proprietaria dell'immobile e per fare cassa, ha incaricato Arte di vendere per circa 250.000 euro l'immobile a un privato - ha spiegato - Si tratta dell'unico centro civico che abbiamo, locali senza barriere architettoniche, nei quali operano associazioni come il Centro Universitario Ponente (1.600 iscritti), Donne Insieme (850 iscritti), un Lions Club, la Proloco di Pegli, l'Anpi, l’Associazione Amici delle Ville e dei Musei di Pegli, Pegli Flora, lo storico Comitato per la Salvaguardia del territorio di Pegli, nonché il Centro Culturale La Saletta dei Pittori e molte altre associazioni che saltuariamente vi organizzano iniziative e manifestazioni".
I locali furono acquistati dall’allora "Azienda Autonoma di Soggiorno” di Pegli, che ne mantenne la proprietà fino alla propria soppressione, avvenuta alla fine degli anni ’60.La proprietà dei locali e le competenze in materia di promozione turistica passarono prima alle Agenzie Provinciali del Turismo e in seguito in capo alla Regione Liguria, che ha esercitato tali attività attraverso le Agenzie Regionali per il Turismo.
Circa un anno fa la Regione Liguria, nell’ ambito di un programma di valorizzazione dei propri beni immobili, ha assunto la decisione di procedere alla cartolarizzazione, alienazione e vendita dei beni in questione. In questa logica i locali sono stati trasferiti ad Arte, la quale sta provvedendo ad individuare i soggetti interessati all’acquisto."E' un immobile strategico che la Regione non deve vendere - ha chiesto Avvenente - perciò il Municipio ha proposto una permuta immobiliare tra Comune e Regione, che possa compensare quest'ultima con beni immobiliari di pari valore". Il Municipio non chiede soldi, ma un tavolo di contrattazione.
"Il Municipio del Ponente - spiega Avvenente ai giornalisti - dice "no" alla decisione della Regione Liguria di vendere ai privati i locali dell'unico centro civico della zona collocato nel lungomare di Pegli 32 e 34 rosso". La Regione Liguria è proprietaria dell'immobile e per fare cassa, ha incaricato Arte di vendere per circa 250.000 euro l'immobile a un privato - ha spiegato - Si tratta dell'unico centro civico che abbiamo, locali senza barriere architettoniche, nei quali operano associazioni come il Centro Universitario Ponente (1.600 iscritti), Donne Insieme (850 iscritti), un Lions Club, la Proloco di Pegli, l'Anpi, l’Associazione Amici delle Ville e dei Musei di Pegli, Pegli Flora, lo storico Comitato per la Salvaguardia del territorio di Pegli, nonché il Centro Culturale La Saletta dei Pittori e molte altre associazioni che saltuariamente vi organizzano iniziative e manifestazioni".
I locali furono acquistati dall’allora "Azienda Autonoma di Soggiorno” di Pegli, che ne mantenne la proprietà fino alla propria soppressione, avvenuta alla fine degli anni ’60.La proprietà dei locali e le competenze in materia di promozione turistica passarono prima alle Agenzie Provinciali del Turismo e in seguito in capo alla Regione Liguria, che ha esercitato tali attività attraverso le Agenzie Regionali per il Turismo.
Circa un anno fa la Regione Liguria, nell’ ambito di un programma di valorizzazione dei propri beni immobili, ha assunto la decisione di procedere alla cartolarizzazione, alienazione e vendita dei beni in questione. In questa logica i locali sono stati trasferiti ad Arte, la quale sta provvedendo ad individuare i soggetti interessati all’acquisto."E' un immobile strategico che la Regione non deve vendere - ha chiesto Avvenente - perciò il Municipio ha proposto una permuta immobiliare tra Comune e Regione, che possa compensare quest'ultima con beni immobiliari di pari valore". Il Municipio non chiede soldi, ma un tavolo di contrattazione.