Piscine della Sciorba:
parte la gestione My Sport

Un consorzio di 8 società sportive per la gestione dell’impianto natatorio più grande della Liguria. Il gestore si impegna per oltre 3 milioni di investimenti. Nel prossimo autunno sarà sostituito il “pallone” danneggiato da vandali

Testo Alternativo
Alla fine, al termine del lungo iter che un’amministrazione pubblica è costretta a seguire, il Comune di Genova ha affidato la conduzione del complesso delle piscine della Sciorba, uno dei più importanti d’Italia e il più grande della Liguria, a “My Sport Società Sportiva Dilettantistica Consortile a r.l.”, costituitasi appositamente per partecipare alla gara d’appalto.
La gestione è partita ufficialmente il 1 febbraio 2013 e avrà una durata di 10 anni.

Nella conferenza stampa di ieri il Sindaco Marco Doria ha sottolineato che le caratteristiche del consorzio, costituito da 8 società sportive di lunga tradizione in ambito sportivo e agonistico, di cui 5 con precedenti esperienze di gestione di impianti natatori, «è l’interlocutore giusto».
Si tratta infatti di soggetti di grande esperienza, ma soprattutto «di associazioni costituite da persone competenti e appassionate». Ed è proprio in questo, nella qualità delle persone, il valore aggiunto dell’operazione, insieme alle caratteristiche del progetto, per cui My Sport si impegna a spendere, nei primi 3 anni, 1 milione e 300 mila euro per dotare la struttura di impianti a energie rinnovabili e 1,8 milioni in lavori di ristrutturazione.

All’incontro sono presenti Pino Boero, assessore allo Sport, Agostino Gianelli, presidente del Municipio Media Val Bisagno, Adriano Anselmi in rappresentanza di SportInGenova , Enzo Barlocco e Massimo Fondelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato del consorzio, composto da Genova Nuoto, Anpi 2000, Foltzer, Fratellanza Pontedecimo, Centro Nuoto Sestri, Gruppo Sportivo Aragno, Rari Nantes Camogli, Sysport Gym.
Genova Nuoto e Anpi 2000 sono operanti alla Sciorba fin dall’apertura degli impianti.

Il grande complesso comprende, oltre all’impianto sportivo, per la cui concessione è stata aperta un’altra gara, 2 vasche olimpioniche: una è dotata di copertura e di tribuna telescopiche ed è perciò utilizzabile a cielo aperto in estate, mentre l’altra, scoperta, è dotata per la stagione invernale di una copertura pressostatica, cioè gonfiabile, e di una tribuna per il pubblico.
Ci sono poi, all’esterno, una piscina per bambini con scivolo, una zona giochi e spazi verdi attrezzati; all’interno, sotto la vasca olimpionica, sono attive una vasca per terapia e una per l’acquaticità dei neonati.

Come si vede è una struttura imponente, la cui gestione comporta grandi spese.
Si pensi che per riscaldarla sono necessari 643 mila metri cubi all’anno di gas. Le utenze, nel complesso, ammontano a circa 800 mila euro annui.
Da qui l’importanza del grosso investimento per le energie rinnovabili, che si intende ammortizzare nell’arco dei primi 7 esercizi.
La parte economica dell’accordo prevede che il Comune versi annualmente al Consorzio 460 mila euro per le cosiddette “attività sociali” (scuole, diversamente abili, anziani …), mentre il canone d’affitto che My Sport deve corrispondere per lo stesso periodo è  di 10 mila euro. Una cifra simbolica, come si vede, in considerazione del grande investimento iniziale.
Il “pallone”, la copertura invernale della piscina all’aperto gravemente danneggiata da vandali, sarà sostituito nel prossimo autunno. Sarebbe infatti troppo costosa, data l’entità del danno, la riparazione.

L’accordo contiene precise clausole sul mantenimento in buone condizioni dell’impianto e della sua funzionalità. Da parte del Comune c’è l’impegno a essere presente: non solo per controllare, ma anche con spirito di collaborazione, perché l’impresa è grande e richiede, per la riuscita, un grande sforzo collettivo.
L’operazione mira a rilanciare l'impianto, a mantenerne e potenziarne la funzione sociale e di servizio al territorio (si pensi tra l’altro alla balneazione estiva), a fare della gestione della Sciorba un’attività che non sia in perdita.

Un progetto molto ambizioso che, parole di Barlocco, richiede «un pizzico di follia». Con orgoglio, Giannelli prima e Boero poi riconoscono la stessa vena di creativa “pazzia” anche dalla parte dell’amministrazione pubblica. «Noi ci siamo – chiosa l’assessore allo sport – non solo come tutori di un patrimonio di tutti, ma come amici in un percorso».
Genova, 7 marzo 2013
Ultimo aggiornamento: 07/03/2013
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