Tirana: Ansaldo T&D consegna
La più grande stazione elettrica

Il vicesindaco Pissarello all’inaugurazione, ricorda le vittime albanesi dell’alluvione e incontra anche il primo ministro Sari Berisha. Gli obbiettivi comuni con il sindaco Basha ribaditi in una lunga intervista tv

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Presenza all’inaugurazione della nuova “sottostazione Tirana 2” realizzata dall’Ansaldo e caposaldo per risolvere i problemi di produzione elettrica in tutta l’Albania; ricerca di contatti per un nuovo percorso legato alla sicurezza urbana legata all’ambiente e ai casi di disastro idrogeologico.

Sono due dei motivi che hanno portato una delegazione di amministratori e tecnici genovesi a Tirana, la capitale dell’Albania, in occasione del lancio ufficiale della più grande struttura produttiva nel settore dell’energia oggi esistente in tutta l’area dei Balcani.
Per il Comune di Genova, il vice sindaco Paolo Pissarello, per l’Ansaldo T&D i vertici aziendali, compreso il direttore dei lavori Adriano Anselmi: lavori che sono iniziati nel settembre 2009 e sono stati consegnati nel luglio scorso, per un investimento complessivo di 25 milioni di euro.

Pissarello – che ha incontrato ufficialmente il incontra il primo ministro Sali Berisha e il sindaco di Tirana Lulzim Basha – ha voluto ricordare a nome della nostra città, la mamma di origine albanese (la signora Shpresa Djala) e le sue bambine (Gianissa di un anno e Gioia di 8 anni) tragicamente perite durante l’alluvione a Genova.
Un ricordo che ha suscitato la commozione di Basha, il quale ha detto di aver seguito personalmente questa vicenda e ha ringraziato Genova, i genovesi e gli amministratori e quanto hanno fatto.

La delegazione genovese è stata a Tirana il 18 e il 19 novembre. La sottostazione elettrica collega l’energia del territorio albanese con la rete internazionale Grecia-Motenegro-Serbia. «L’Impatto dell’impianto – spiega l’ing. Anselmi - è fondamentale perché è il più grande di tutti i Balcani. Attraverso le tre centrali idroelettriche collegate alla stazione Tirana 2 distribuisce energia a tutto il territorio e l’energia prodotta in più viene venduta all’estero».

Per questo lavoro Ansaldo si è appoggiata a due aziende albanesi, la “Alba Adriatica” e “Amby Power” , ha utilizzato oltre 100 operai contemporaneamente (quasi tutti locali), ha impiegato 20 mila ore di progettazione, ha installato 4 trasformatori che sono i più grandi esistenti in Albania.

Nonostante il nuovo traguardo raggiunto da Ansaldo, in ambito internazionale, la visita del vice sindaco, è stata caratterizzata, come abbiamo detto, dal ricordo dal ricordo delle vittime dell’alluvione che ha devastato Genova all’inizio di novembre. Pissarello è stato a lungo intervistato dalla televisione Ntv di Tirana, ospite del programma “ Informat”.

«La tragedia è che questi cittadini di origine albanese – ha detto a proposito di Shpresa e delle sue bambine - hanno perso la vita mentre svolgevano un atto quotidiano in una città moderna, i gesti di una vita normale hanno fatto perdere frazioni di secondo, che sono stati vitali. Tutto questo è accaduto in pochi minuti e quello che è rimasto di quei giorni è la sensazione di paura di camminare per strada».

Come il capoluogo ligure, anche il nord dell’Albania, lo scorso anno, è stato duramente colpito dalla forza della natura, entrambi gli eventi naturali hanno causato moltissimi danni che si potevano evitare: «Noi pensiamo che non debba più accadere - ha detto ancora Pissarello ai microfoni di Ntv - abbiamo chiaro cosa dobbiamo fare e chiediamo allo Stato di intervenire.
I milioni necessari non sono oggi nella disponibilità di un governo, ma dobbiamo inserire i lavori di ripristino in una priorità nazionale. Bisogna farlo subito anche se è un’opera importante e costosa, perché adesso la natura si sta riprendendo gli spazi che l’uomo le ha tolto».

Il vice sindaco ha spiegato che per garantire sicurezza e stabilità a tutti i cittadini, Genova si sta muovendo in una visione futurista. In previsione del nuovo Piano urbanistico, già approvato in Consiglio Comunale, gli obbiettivi emersi sono chiari e urgenti: gli spazi urbani stanno cambiando, la popolazione sta crescendo e si sta trasformando.

Il futuro della città deve quindi garantire la salvaguardia dell’ambiente in rispetto dei terreni e del mare, altrimenti «la natura ci presenta il conto 50 anni dopo, come si è visto».
Proprio per le disastri ambientali comuni che hanno colpito Genova e Tirana, Pissarello e Bascha hanno parlato anche di un possibile gemellaggio fra le due città: «A Tirana - ha aggiunto Pissarello rispondendo alle domande del suo intervistatore - c’è lo stesso nostro lavoro in corso; bisogna avere un obbiettivo chiaro e la forza di creare delle regole che siano rispettate da tutti. La nostra sfida è la città del futuro, dove i giovani abbiano le giuste opportunità in una logica mediterranea».

La corsa solidale agli aiuti per Genova partita da varie città subito dopo gli eventi, ha suscitato ammirazione anche fuori da confini nazionali, come spiega il vicesindaco: «Anche il primo ministro Sali Berisha e il sindaco di Tirana Lulzim Basha hanno dimostrato la loro partecipazione».

Un interesse particolare gli amministratori albanesi hanno dimostrato verso il progetto Smart City, e soprattutto per quanto riguarda il percorso ambientale “CO2”, visto il forte livello di inquinamento da smog a Tirana. Per questo – fa notare il vice sindaco genovese – abbiamo avuto un forte e interessante scambio di vedute e di informazioni.
22 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 25/11/2011
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