Taglio del nastro per il primo binario della nuova tratta Genova Sestri Ponente – Sampierdarena sulla linea ferroviaria Genova – Ventimiglia, alla presenza dei rappresentati di Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova nelle persone di Claudio Burlando, Marta Vincenzi e Alessandro Repetto.
La nuova tratta, 750 metri sul Polcevera, costruita su tre campate metalliche, due di 80 metri e una di 25, consentirà maggiore velocità dei treni, fino ad oggi costretti a rispettare il limite dei 30 Km/h, anche con un maggiore peso assiale: in questo modo risulta potenziato l’itinerario per il trasporto merci in direzione Francia e in direzione nord Italia, decongestionando la linea per il trasporto passeggeri.
I lavori, eseguiti nelle tempistiche di progetto, hanno potuto contare su di un finanziamento di 22 milioni di euro, di cui 8 a carico dell’Anas. Il secondo binario sarà attivato il 31 luglio.
Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha così commentato l’opera: «In questo caso di può parlare di “Cura del Ferro”: la città può trovare nella risorsa treno un nuovo impulso per la mobilità urbana e quindi per la qualità della vita». Il trasporto ferroviario, infatti, potrà giocare un ruolo decisivo, grazie ai progetti di allungamento del percorso della metropolitana a levante, e all’integrazione con una nuova rete di tramviaria in Val Bisagno.
Rimane, però, da chiarire alcuni accordi tra enti locali e Ferrovie dello Stato, in seguito alle discusse modifiche di investimento che riguardano il territorio della nostra regione: «Ma ne passeranno di treni?» ha aggiunto la Vincenzi durante l’inaugurazione, rivolgendosi al rappresentate delle F.S. presente, facendo riferimento ai tagli operati sulla tratta ligure.
Sull’argomento si è inserito Claudio Burlando: «Le colpe vanno divise tra Ferrovie e Governo, ma nei fatti la Regione si ritrova a luglio senza soldi per pagare i treni, con l’accordo del 16 dicembre non rispettato. Mi auguro – ha concluso - che giovedì all’incontro per il ribaltamento a mare di Sestri si parli anche di questo».
Lo stesso presidente della Regione Liguria ha chiarito che il definitivo incontro con il ministro per l'accordo sul Terzo Valico, la cui firma era prevista per oggi, è stato posticipato per motivi familiari urgenti del ministro stesso: nessun retromarcia di Roma, quindi, solo qualche giorno di attesa in più.
La nuova tratta, 750 metri sul Polcevera, costruita su tre campate metalliche, due di 80 metri e una di 25, consentirà maggiore velocità dei treni, fino ad oggi costretti a rispettare il limite dei 30 Km/h, anche con un maggiore peso assiale: in questo modo risulta potenziato l’itinerario per il trasporto merci in direzione Francia e in direzione nord Italia, decongestionando la linea per il trasporto passeggeri.
I lavori, eseguiti nelle tempistiche di progetto, hanno potuto contare su di un finanziamento di 22 milioni di euro, di cui 8 a carico dell’Anas. Il secondo binario sarà attivato il 31 luglio.
Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha così commentato l’opera: «In questo caso di può parlare di “Cura del Ferro”: la città può trovare nella risorsa treno un nuovo impulso per la mobilità urbana e quindi per la qualità della vita». Il trasporto ferroviario, infatti, potrà giocare un ruolo decisivo, grazie ai progetti di allungamento del percorso della metropolitana a levante, e all’integrazione con una nuova rete di tramviaria in Val Bisagno.
Rimane, però, da chiarire alcuni accordi tra enti locali e Ferrovie dello Stato, in seguito alle discusse modifiche di investimento che riguardano il territorio della nostra regione: «Ma ne passeranno di treni?» ha aggiunto la Vincenzi durante l’inaugurazione, rivolgendosi al rappresentate delle F.S. presente, facendo riferimento ai tagli operati sulla tratta ligure.
Sull’argomento si è inserito Claudio Burlando: «Le colpe vanno divise tra Ferrovie e Governo, ma nei fatti la Regione si ritrova a luglio senza soldi per pagare i treni, con l’accordo del 16 dicembre non rispettato. Mi auguro – ha concluso - che giovedì all’incontro per il ribaltamento a mare di Sestri si parli anche di questo».
Lo stesso presidente della Regione Liguria ha chiarito che il definitivo incontro con il ministro per l'accordo sul Terzo Valico, la cui firma era prevista per oggi, è stato posticipato per motivi familiari urgenti del ministro stesso: nessun retromarcia di Roma, quindi, solo qualche giorno di attesa in più.