Spesa prevista: 1.669.228,39 euro. Il finanziamento è frutto della legge finanziaria del 2007 e di un accordo di programma con molte firme: Ministero delle Infrastrutture, Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova. L'incarico della progettazione del secondo lotto è stato affidato ad A.S.Ter. S.p.A., in continuità con i lavori del primo lotto che hanno visto la progettazione prima e la realizzazione poi di un giardino all'italiana. Questo secondo capitolo del resyling della più famosa villa del Ponente cittadino non ha avuto vita facile, a causa della sostituzione, proposta dalla Direzione Manutenzione del Verde, di alberi secolari ormai compromessi.
Nel novembre dello scorso anno la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, si era dichiarata contraria al progetto, con preavviso di diniego così motivato: "L’intervento sul parco storico, che prevede consistenti abbattimenti di essenze ad alto fusto, incide in modo eccessivo sulla sua conservazione. La progettazione delle opere, pur fondata su motivazioni di sicurezza, inoltre non appare adeguatamente ispirata ai principi del restauro dei giardini e parchi storici”.
Per non stoppare definitivamente il progetto, il RUP (responsabile unico del procedimento ndr) procedeva a stralciare dal progetto gli abbattimenti, riservandosi però di approfondire, in sede di progettazione esecutiva, gli aspetti riguardanti la progettazione del verde, reintroducendo, se necessario, gli abbattimenti delle alberature compromesse, previo nulla osta della Soprintendenza.
Nel novembre dello scorso anno la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, si era dichiarata contraria al progetto, con preavviso di diniego così motivato: "L’intervento sul parco storico, che prevede consistenti abbattimenti di essenze ad alto fusto, incide in modo eccessivo sulla sua conservazione. La progettazione delle opere, pur fondata su motivazioni di sicurezza, inoltre non appare adeguatamente ispirata ai principi del restauro dei giardini e parchi storici”.
Per non stoppare definitivamente il progetto, il RUP (responsabile unico del procedimento ndr) procedeva a stralciare dal progetto gli abbattimenti, riservandosi però di approfondire, in sede di progettazione esecutiva, gli aspetti riguardanti la progettazione del verde, reintroducendo, se necessario, gli abbattimenti delle alberature compromesse, previo nulla osta della Soprintendenza.