Davanti alla bocca spalancata della balena di Pinocchio e Geppetto, Danièle Sulewic, curatrice della mostra e, da sempre, costumista e scenografa per il Teatro della Tosse, ripercorre “quarant’anni di Tosse”. Tanti ne sono passati dal 1975, quando Tonino Conte, Aldo Trionfo e Emanuele Luzzati, con un gruppo di intellettuali genovesi, creano il 'circolo culturale' di salita della Tosse e “Lì comincia l’avventura, dentro e fuori teatro. E la mostra racconta questa avventura, attraverso un percorso espositivo fatto di fotografie, bozzetti, manifesti, scenografie, collage, memorabilia, immagini e testimonianze visive di straordinarie esperienze sulla scena”.
Non è una partecipazione formale quella dell’assessore alle scuole Pino Boero alla conferenza stampa: “Sono felice di essere qui in rappresentanza del Comune di Genova, ma oggi sarei stato qui comunque, come amico quarantennale di Tonino Conte, di Emanuele Luzzati e del Teatro della Tosse, che è un pezzo di storia del teatro italiano, della storia di Genova e della nostra storia individuale”. L’assessore ha ricordato le rappresentazioni a Forte Sperone e quelle sulla Diga Foranea, ma ha anche posto l’accento sull’importanza della dimensione infantile nella produzione di Conte, testimoniata sia dalle rivisitazioni di classici come Cuore e Pinocchio, sia dai tanti spettacoli per bambini.
L’immagine-simbolo della mostra, un ritratto del pittore Flavio Costantini, cita le passioni dell’artista: dal Pinocchio al Sandokan al cui testo lavorò con Aldo Trionfo, al vaso istoriato dell’antica Grecia, il paese di Eschilo, Aristofane, Euripide, Luciano. Il posto d’onore nell’immagine è riservato all’Ubu Re, spettacolo con cui Tonino Conte iniziò nel 1968 il lavoro di regista e il sodalizio con Luzzati. Il pancione rosso del personaggio di Jarry è poi diventato il logo del Teatro della Tosse.
Il percorso espositivo, come spiega Danièle Sulewich, cerca di "rendere tutte le sfaccettature di Tonino Conte", evidenziando anche altri aspetti della creatività del regista: “I collage rappresentano il lato sognante e surreale, mentre la scrittura e la regia degli spettacoli ne evidenziano lo spirito ironico o spietatamente realista”.
Non perde il senso pratico della ‘pierre’ Maria De Barbieri, moglie di Tonino Conte, quando snocciola l’elenco dei tanti appuntamenti “intorno alla mostra”: a partire dall’incontro di giovedì 28 maggio, alle 17.30 a Palazzo Ducale (Loggia degli Abati) con critici, testimoni e attori sul tema del Teatro fuori dal Teatro, forse l’avventura di maggior successo del regista e della Tosse (coordinamento di Eugenio Buonaccorsi, introduzione di Emanuele Conte, con Roberto Barbolini, Carlo Castellano, Silvio Ferrari, Giuseppe Pericu, Veronica Rocca, Elia Schilton).
Sabato 13 giugno – data del compleanno di Tonino Conte – sarà offerto al pubblico, alle 19, nel cortile maggiore di Palazzo Ducale, un concerto-spettacolo nell’ambito del 17° Festival Internazionale della Poesia, dal titolo enigmatico Il Teatro è più complicato di una motocicletta. Musica e teatro si mescoleranno in un radiodramma in diretta, condotto da Pietro Fabbri e interpretato da Enrico Campanati, Lisa Galantini, le cantanti e attrici Flavia Barbacetto e Giua e il quartetto d’archi Gnu Quartet che eseguirà le musiche più emozionanti degli spettacoli di Tonino Conte, firmate da Gian Piero Alloisio, Bruno Coli, Ivano Fossati, Nicola Piovani e Oscar Prudente.
Da sabato 13 giugno dalle ore 18,30 sarà anche possibile visitare, in salita Pollaiuoli, la mostra La Giostra del Teatro allestita alla galleria Il Vicolo, in salita Pollaiuoli. Nell’esposizione si potranno vedere opere rare e meno conosciute di Emanuele Luzzati, realizzazioni inedite di Santuzza Calì e alcuni collage del regista.
Per i tipi dell’Editore Il Canneto è in uscita un libro di racconti inediti di Tonino Conte, dal titolo Qui ci vorrebbe un regista! che sarà presentato nel periodo dell’esposizione.
E non è tutto, perché, come dice Emanuele Conte, figlio di Tonino e regista a sua volta, l’inaugurazione della mostra è solo l’inizio di una serie di festeggiamenti per celebrare il compleanno numero quaranta del Teatro della Tosse, nato il 5 ottobre 1975, in un teatrino di poco più di 100 posti nell'antica salita della Tosse, ricordata dai versi di Giorgio Caproni "Salita della Tosse/scandivano ragazze rosse (…)/Genova di tutta la vita/nasceva in quella salita".
La mostra, a ingresso libero, è aperta dal martedì alla domenica dalle 15 alle 20 (lunedì chiuso) fino al 28 giugno.
Info:
www.teatrodellatosse.it tel. 0102487011
www.palazzoducale.genova.it
Non è una partecipazione formale quella dell’assessore alle scuole Pino Boero alla conferenza stampa: “Sono felice di essere qui in rappresentanza del Comune di Genova, ma oggi sarei stato qui comunque, come amico quarantennale di Tonino Conte, di Emanuele Luzzati e del Teatro della Tosse, che è un pezzo di storia del teatro italiano, della storia di Genova e della nostra storia individuale”. L’assessore ha ricordato le rappresentazioni a Forte Sperone e quelle sulla Diga Foranea, ma ha anche posto l’accento sull’importanza della dimensione infantile nella produzione di Conte, testimoniata sia dalle rivisitazioni di classici come Cuore e Pinocchio, sia dai tanti spettacoli per bambini.
L’immagine-simbolo della mostra, un ritratto del pittore Flavio Costantini, cita le passioni dell’artista: dal Pinocchio al Sandokan al cui testo lavorò con Aldo Trionfo, al vaso istoriato dell’antica Grecia, il paese di Eschilo, Aristofane, Euripide, Luciano. Il posto d’onore nell’immagine è riservato all’Ubu Re, spettacolo con cui Tonino Conte iniziò nel 1968 il lavoro di regista e il sodalizio con Luzzati. Il pancione rosso del personaggio di Jarry è poi diventato il logo del Teatro della Tosse.
Il percorso espositivo, come spiega Danièle Sulewich, cerca di "rendere tutte le sfaccettature di Tonino Conte", evidenziando anche altri aspetti della creatività del regista: “I collage rappresentano il lato sognante e surreale, mentre la scrittura e la regia degli spettacoli ne evidenziano lo spirito ironico o spietatamente realista”.
Non perde il senso pratico della ‘pierre’ Maria De Barbieri, moglie di Tonino Conte, quando snocciola l’elenco dei tanti appuntamenti “intorno alla mostra”: a partire dall’incontro di giovedì 28 maggio, alle 17.30 a Palazzo Ducale (Loggia degli Abati) con critici, testimoni e attori sul tema del Teatro fuori dal Teatro, forse l’avventura di maggior successo del regista e della Tosse (coordinamento di Eugenio Buonaccorsi, introduzione di Emanuele Conte, con Roberto Barbolini, Carlo Castellano, Silvio Ferrari, Giuseppe Pericu, Veronica Rocca, Elia Schilton).
Sabato 13 giugno – data del compleanno di Tonino Conte – sarà offerto al pubblico, alle 19, nel cortile maggiore di Palazzo Ducale, un concerto-spettacolo nell’ambito del 17° Festival Internazionale della Poesia, dal titolo enigmatico Il Teatro è più complicato di una motocicletta. Musica e teatro si mescoleranno in un radiodramma in diretta, condotto da Pietro Fabbri e interpretato da Enrico Campanati, Lisa Galantini, le cantanti e attrici Flavia Barbacetto e Giua e il quartetto d’archi Gnu Quartet che eseguirà le musiche più emozionanti degli spettacoli di Tonino Conte, firmate da Gian Piero Alloisio, Bruno Coli, Ivano Fossati, Nicola Piovani e Oscar Prudente.
Da sabato 13 giugno dalle ore 18,30 sarà anche possibile visitare, in salita Pollaiuoli, la mostra La Giostra del Teatro allestita alla galleria Il Vicolo, in salita Pollaiuoli. Nell’esposizione si potranno vedere opere rare e meno conosciute di Emanuele Luzzati, realizzazioni inedite di Santuzza Calì e alcuni collage del regista.
Per i tipi dell’Editore Il Canneto è in uscita un libro di racconti inediti di Tonino Conte, dal titolo Qui ci vorrebbe un regista! che sarà presentato nel periodo dell’esposizione.
E non è tutto, perché, come dice Emanuele Conte, figlio di Tonino e regista a sua volta, l’inaugurazione della mostra è solo l’inizio di una serie di festeggiamenti per celebrare il compleanno numero quaranta del Teatro della Tosse, nato il 5 ottobre 1975, in un teatrino di poco più di 100 posti nell'antica salita della Tosse, ricordata dai versi di Giorgio Caproni "Salita della Tosse/scandivano ragazze rosse (…)/Genova di tutta la vita/nasceva in quella salita".
La mostra, a ingresso libero, è aperta dal martedì alla domenica dalle 15 alle 20 (lunedì chiuso) fino al 28 giugno.
Info:
www.teatrodellatosse.it tel. 0102487011
www.palazzoducale.genova.it