Le giornate dedicate all’impresa di Giuseppe Garibaldi e degli oltre mille volontari sono iniziate alle 9.45 con la deposizione della corona presso la stele dei Mille e sono proseguite poi al monumento di Quarto, dove la cerimonia è stata accompagnata dalla banda musicale di Cornigliano con l'esecuzione di alcuni inni risorgimentali alla presenza delle autorità. L’orazione commemorativa è stata tenuta dall’assessore alla scuola Pino Boero, che ha ricordato quanto sia importante la memoria per il futuro, citando alcuni scritti di Cesare Abba, Giuseppe Bandi e Gabriele d'Annunzio.
Davanti al monumento dedicato ai Mille, inaugurato nel 1915 e realizzato da Eugenio Baroni, sono stati ricordati i valori che spinsero poco più di mille valorosi provenienti da diverse regioni a seguire un sogno, un ideale e che ancora oggi evidenziano l'importanza di valori come la partecipazione e la speranza. Un'impresa, quella di Garibaldi, che avviò l'unità d'Italia e che migliorò le abitudini degli italiani, promuovendo in particolare l'istruzione per i più poveri.
Nel corso della manifestazione, non è mancato anche il ricordo del memorandum che Giuseppe Garibaldi inviò ai capi di stato il 15 ottobre 1860: dove suggeriva la necessità di pace e di un grande stato europeo.
La Cerimonia, priva della presenza dell'Istituto comprensivo di Sturla a causa dello sciopero degli insegnanti, si è chiusa con la banda musicale di Cornigliano e la deposizione di una corona a Villa Garibaldi, dove l’eroe dei due mondi ha soggiornato prima della partenza.
Ricorrenza speciale anche per il Museo del Risorgimento di Genova che, proprio martedì 5 maggio ha compiuto cento anni. La sua prima sede, a Palazzo Bianco, venne infatti inaugurata nel 1915, nello stesso giorno in cui allo scoglio di Quarto Gabriele d’Annunzio pronunciò, davanti al Monumento ai Mille, lo storico discorso per l’entrata in guerra dell’Italia. Nel 1934 il museo ha trovato sede nella casa natale di Giuseppe Mazzini in via Lomellini dove, con archivio e biblioteca specializzata, ha costituito l’Istituto Mazziniano. Da allora il patrimonio documentario dell’istituto è cresciuto molto e oggi copre il periodo storico che va dal 1746 alla Liberazione.
I visitatori nelle sale del museo possono trovare documenti e cimeli risorgimentali (come autografi, oggetti, divise, bandiere), materiali che illustrano importanti percorsi storici da Balilla ai giacobini, la Repubblica Ligure, la Giovine Italia, i moti del 1848, per arrivare alle guerre per l’Indipendenza, all’impresa dei Mille e a Roma Capitale.
Accanto a dipinti, uniformi, armi e documenti è conservato anche il manoscritto originale dell’Inno d’Italia di Goffredo Mameli, cantato per la prima volta a Genova il 10 dicembre 1847 e numerose testimonianze relative alla figura di Giuseppe Mazzini, tra le quali la chitarra suonata ancora oggi in occasione di speciali ricorrenze.
Nel 2005 il percorso del museo si è ulteriormente arricchito grazie a installazioni multimediali, inaugurate in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, insieme a un nuovo allestimento realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Recentemente sono state aperte due nuove sezioni, una dedicata ai Garibaldini liguri e l’altra alle vicende legate al Monumento dei Mille di Quarto.
Mercoledì 6 maggio, al museo, presentazione del libro “Lineamenti del pensiero politico di Rattazzi” e il 23 maggio, in occasione delle giornate Italo-austriache per la pace, visite guidate a tema.
Orario del Museo del Risorgimento
Martedì e venerdì 9/14; mercoledì e sabato 9/19; domenica di norma aperto la prima di ogni mese (9.30/19.30); lunedì e giovedì chiuso.
Nelle domeniche di apertura ingresso gratuito per i residenti nel Comune di Genova.
Info www.mazziniano.museidigenova.it - museorisorgimento@comune.genova.it
Davanti al monumento dedicato ai Mille, inaugurato nel 1915 e realizzato da Eugenio Baroni, sono stati ricordati i valori che spinsero poco più di mille valorosi provenienti da diverse regioni a seguire un sogno, un ideale e che ancora oggi evidenziano l'importanza di valori come la partecipazione e la speranza. Un'impresa, quella di Garibaldi, che avviò l'unità d'Italia e che migliorò le abitudini degli italiani, promuovendo in particolare l'istruzione per i più poveri.
Nel corso della manifestazione, non è mancato anche il ricordo del memorandum che Giuseppe Garibaldi inviò ai capi di stato il 15 ottobre 1860: dove suggeriva la necessità di pace e di un grande stato europeo.
La Cerimonia, priva della presenza dell'Istituto comprensivo di Sturla a causa dello sciopero degli insegnanti, si è chiusa con la banda musicale di Cornigliano e la deposizione di una corona a Villa Garibaldi, dove l’eroe dei due mondi ha soggiornato prima della partenza.
Ricorrenza speciale anche per il Museo del Risorgimento di Genova che, proprio martedì 5 maggio ha compiuto cento anni. La sua prima sede, a Palazzo Bianco, venne infatti inaugurata nel 1915, nello stesso giorno in cui allo scoglio di Quarto Gabriele d’Annunzio pronunciò, davanti al Monumento ai Mille, lo storico discorso per l’entrata in guerra dell’Italia. Nel 1934 il museo ha trovato sede nella casa natale di Giuseppe Mazzini in via Lomellini dove, con archivio e biblioteca specializzata, ha costituito l’Istituto Mazziniano. Da allora il patrimonio documentario dell’istituto è cresciuto molto e oggi copre il periodo storico che va dal 1746 alla Liberazione.
I visitatori nelle sale del museo possono trovare documenti e cimeli risorgimentali (come autografi, oggetti, divise, bandiere), materiali che illustrano importanti percorsi storici da Balilla ai giacobini, la Repubblica Ligure, la Giovine Italia, i moti del 1848, per arrivare alle guerre per l’Indipendenza, all’impresa dei Mille e a Roma Capitale.
Accanto a dipinti, uniformi, armi e documenti è conservato anche il manoscritto originale dell’Inno d’Italia di Goffredo Mameli, cantato per la prima volta a Genova il 10 dicembre 1847 e numerose testimonianze relative alla figura di Giuseppe Mazzini, tra le quali la chitarra suonata ancora oggi in occasione di speciali ricorrenze.
Nel 2005 il percorso del museo si è ulteriormente arricchito grazie a installazioni multimediali, inaugurate in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, insieme a un nuovo allestimento realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Recentemente sono state aperte due nuove sezioni, una dedicata ai Garibaldini liguri e l’altra alle vicende legate al Monumento dei Mille di Quarto.
Mercoledì 6 maggio, al museo, presentazione del libro “Lineamenti del pensiero politico di Rattazzi” e il 23 maggio, in occasione delle giornate Italo-austriache per la pace, visite guidate a tema.
Orario del Museo del Risorgimento
Martedì e venerdì 9/14; mercoledì e sabato 9/19; domenica di norma aperto la prima di ogni mese (9.30/19.30); lunedì e giovedì chiuso.
Nelle domeniche di apertura ingresso gratuito per i residenti nel Comune di Genova.
Info www.mazziniano.museidigenova.it - museorisorgimento@comune.genova.it