Chilometro zero, una radicata cultura del territorio, un’attenzione fortissima per la tutela dell’ambiente autoctono: sono stati alcuni dei concetti richiamati dal presidente del parco dell’Aveto, Giuseppe Maggiolo, illustrando i motivi del dono al capoluogo ligure. Il filo conduttore è stato il concetto di “liguritudine”, introdotto da Maggiolo per spiegare un particolare sentimento che accomuna tutte le genti di Liguria, una terra stretta “con pregiatissime valli interne, arditissime montagne e una forte cultura contadina”.
Radici forti di Liguria richiamate anche dal Sindaco “guardando l’albero mi vengono in mente la nostra terra e le persone che la abitano. L’idea di terra e di comunità è un’idea importante in questo momento, che porta verso il Natale. Dobbiamo rimanere uniti per affrontare le difficoltà – ha proseguito Doria – quanto più riusciamo ad essere uniti tanto meglio saremo capaci di far fronte ai nostri problemi e guardare agli altri”.
L’attenzione per gli altri, soprattutto per le persone in difficoltà, è stato il secondo passaggio del Sindaco. Doria ha ricordato la recente scomparsa di Nelson Mandela che ha trascorso “27 anni in carcere per difendere i diritti delle persone e che è stato capace di un grande processo di pacificazione in un paese lacerato. Pensare a Mandela vuol dire pensare a quelli che hanno sofferto e ancora soffrono”.
Doria ha concluso il suo intervento richiamando la serenità, quella stessa “serenità che accendere le luci di quest’albero deve trasmetterci”.
Diversi i ringraziamenti espressi dal Sindaco prima di dare il via all’accensione: al parco dell’Aveto per il primo albero di Natale a chilometro zero, alle ditte Aster e Expert Crovetto per le decorazioni, al gruppo Folklorico Città di Genova, che si è esibito con canti e balli della tradizione genovese prima e dopo l’accensione dell’abete.
Radici forti di Liguria richiamate anche dal Sindaco “guardando l’albero mi vengono in mente la nostra terra e le persone che la abitano. L’idea di terra e di comunità è un’idea importante in questo momento, che porta verso il Natale. Dobbiamo rimanere uniti per affrontare le difficoltà – ha proseguito Doria – quanto più riusciamo ad essere uniti tanto meglio saremo capaci di far fronte ai nostri problemi e guardare agli altri”.
L’attenzione per gli altri, soprattutto per le persone in difficoltà, è stato il secondo passaggio del Sindaco. Doria ha ricordato la recente scomparsa di Nelson Mandela che ha trascorso “27 anni in carcere per difendere i diritti delle persone e che è stato capace di un grande processo di pacificazione in un paese lacerato. Pensare a Mandela vuol dire pensare a quelli che hanno sofferto e ancora soffrono”.
Doria ha concluso il suo intervento richiamando la serenità, quella stessa “serenità che accendere le luci di quest’albero deve trasmetterci”.
Diversi i ringraziamenti espressi dal Sindaco prima di dare il via all’accensione: al parco dell’Aveto per il primo albero di Natale a chilometro zero, alle ditte Aster e Expert Crovetto per le decorazioni, al gruppo Folklorico Città di Genova, che si è esibito con canti e balli della tradizione genovese prima e dopo l’accensione dell’abete.