Al via le trattative per la partecipazione di Iren in Amiu

Dalla partnership potrà nascere una nuova azienda che si chiamerà sempre Amiu, in cui l'azionista Comune di Genova avrà una voce determinante e l'occupazione sarà pienamente tutelata. Dopo le valutazioni di una apposita commissione, si entra in una fase negoziale di trattativa, per proporre le basi di un nuovo modello di aggregazione industriale. Una discussione complessa che comprende argomenti di natura economica, tecnica e legale. La valutazione delle quote scaturirà dal confronto negoziale

Testo Alternativo
Conferenza stampa questa mattina a Palazzo Tursi, degli assessori comunali all'Ambiente e al Bilancio, Italo Porcile e Francesco Miceli, per fare il punto sull'ingresso di un partner industriale in Amiu. In sostanza, si tratta di rilanciare l'azienda, garantendo servizi di igiene urbana adeguati al prossimo futuro. La ricerca, con procedure trasparenti, iniziata il marzo scorso con un bando, è terminata da pochi giorni con una sola manifestazione di interesse da parte di Iren Ambiente Spa, azienda in possesso dei requisiti richiesti.

Nel costruire il bando di manifestazione di interesse, il Comune di Genova ha cercato, è stato detto nel corso della conferenza stampa, di “mettere dei paletti che potessero servire a tracciare la via maestra”. In primo luogo le garanzie occupazionali e organizzative, stabilite anche da un accordo sindacale, e in secondo luogo la strategia degli impianti e dell’azienda, che deve mantenere la propria indipendenza, la propria identità e la propria collocazione nel territorio genovese.

I passaggi fondamentali, dal punto di vista tecnico ed economico, sono stati fotografati dal piano industriale di Amiu e riguardano soprattutto gli investimenti, che l’azienda di raccolta di rifiuti urbani cittadina non riesce a risolvere da sola, a causa delle note difficoltà finanziarie.

“Abbiamo sollecitato il mercato – ha detto l’assessore al bilancio Francesco Miceli – alla ricerca di soggetti interessati. Ha risposto la società Iren Ambiente Spa che ha proposto un modello di aggregazione industriale che nei prossimi giorni sarà oggetto di una valutazione da parte dell’amministrazione di una fase negoziale”.

Lo scopo è quello di individuare, attraverso un tavolo negoziale, gli elementi fondanti di questa aggregazione che può concludersi positivamente se le ragioni delle parti collimeranno per dare un futuro a Amiu.

“Amiu è un’azienda – ha proseguito Miceli – che ha forti competenze tecniche e una storia importante. Questa operazione è impostata in modo che ne traggano vantaggi i lavoratori, il territorio, Amiu e la società che vi entra. Ora ci si siede a un tavolo di contrattazione industriale con Iren con la volontà di favorirne l’ingresso alle condizioni stabilite. E cioè la conferma dei livelli occupazionali e organizzativi attuali di Amiu, il mantenimento di un posizione qualificata dell’amministrazione comunale nelle decisioni strategiche e di carattere straordinario”.

Iren Ambiente Spa, dal canto suo, non ha mosso nessuna obiezione in termini concettuali alle richieste del Comune. Anche se, ha sottolineato l’assessore all’ambiente Italo Porcile, il percorso negoziale inizia ora. “Iren chiede di arrivare alla maggioranza del capitale sociale di Amiu, sopra al 51%, ma se e con che quota entrerà lo sapremo solo alla fine della trattativa – ha concluso Porcile”.

Iren Ambiente, è emerso nel corso della conferenza stampa, vorrebbe un accordo sugli investimenti da far sottoscrivere alle parti, una proroga del contratto di servizio di Amiu (in scadenza al 2020), la definizione delle risorse per la gestione post mortem della parte della discarica di Scarpino chiusa e garanzie sulla riapertura di Scarpino 3. Proporrebbe ad Amiu due fasi: una prima caratterizzata da un aumento di capitale in denaro, la seconda dal conferimento di impianti, come il biodigestore di Tortona.

Al termine del confronto dovrebbe scaturire un protocollo d’intesa o un preliminare di intenti che formalizzi obblighi e diritti di entrambe le parti in merito all’operazione di aggregazione societaria entro il gennaio 2017.
2 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 02/11/2016
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8