Aliquote Imu, la Giunta propone al Consiglio una revisione della delibera

La soluzione individuata dall’Amministrazione, per evitare una riduzione del gettito di circa 8 milioni di euro, che ricadrebbe sui servizi essenziali erogati ai cittadini, è quella di rivedere la delibera votata martedì scorso in Consiglio Comunale

Palazzo Tursi
I due emendamenti alla delibera sulle aliquote Imu approvati martedì  scorso dal Consiglio Comunale provocherebbero  una diminuzione del gettito di circa otto milioni di euro. Una riduzione  di tale consistenza delle risorse finanziarie a disposizione del Comune, già falcidiate dai tagli dello Stato (165 milioni in meno dal 2011), ricadrebbe in modo inaccettabile sui cittadini perché costringerebbe a  ridurre drasticamente servizi essenziali per la città.

Non ci sarebbero  alternative o altre voci di bilancio su cui scaricare le  conseguenze finanziarie  di questi  emendamenti.  Non ci sono “sprechi” da tagliare. Da anni, infatti, l’Amministrazione  comunale dà prova concreta di grande rigore nella gestione della spesa corrente.  Le spese per il personale sono scese di cinquanta milioni, sono costantemente diminuiti i dipendenti e l’indebitamento del Comune. Il  bilancio 2016, presentato dalla Giunta, conferma  misure di contenimento  delle spese di funzionamento.

In queste condizioni  l ’abbassamento  indiscriminato dell’aliquota sulle case classificate come A1 di lusso, così come previsto da uno  degli emendamenti,  si risolverebbe in  una grave ingiustizia perché toglierebbe soldi ai servizi, in particolare per i meno abbienti, concedendo invece agevolazioni  fiscali a famiglie di reddito più elevato. 
Nel definire  le aliquote di imposta e le tariffe l’Amministrazione comunale si è sempre  ispirata a criteri di equità sociale. Pur nelle ristrettezze finanziarie e dovendo rispettare  i vincoli di legge, ha tenuto conto delle diverse  situazioni. Vanno  in questa direzione le agevolazioni che la Giunta aveva già introdotto per  gli alloggi affittati a canone concordato.

L’Amministrazione comunale è anche consapevole che, vista la particolare diffusione delle case A1 nella nostra città, ci possono essere persone anziane che, pur avendo basso reddito, per storia familiare o per altre circostanze, abitano in alloggi catalogati di lusso; però la questione non deve essere risolta attraverso una agevolazione estesa a tutti, indipendentemente dal reddito.

La Giunta proporrà al Consiglio comunale una revisione della delibera votata martedì scorso, riguardo entrambi gli emendamenti,  per introdurre meccanismi più selettivi e attenti agli effetti sociali e comunque tali da non incidere drammaticamente sul bilancio del Comune con tagli ai servizi  per i cittadini che sarebbero ingiusti e insopportabili.
28 aprile 2016
Ultimo aggiornamento: 28/04/2016
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