Presentato ai Municipi il bilancio preventivo 2016

Il quadro dei conti del Comune di Genova per il prossimo anno sotto la lente dei quartieri. Continua la riduzione dei trasferimenti dello Stato. Risparmiatati alcuni milioni di euro su personale, fitti passivi e interessi. Inalterata la spesa per welfare e lavori pubblici. Confermato il plafond dei Municipi. Via libera da parte dei presidenti. Gli assessori Miceli e Crivello: i genovesi sostengono quasi per intero il bilancio del proprio Comune, che mantenendo inalterato il livello di investimenti e servizi cerca di costruire, attraverso una finanza di buona amministrazione, un futuro più sereno e meno condizionato dall'emergenza

presentazione del bilancio ai municipi
Quest'anno, la scelta della sede in cui Giunta e Municipi, in seduta plenaria, discutono di bilancio è caduta sul Teatro Verdi di Sestri, recentemente riportato al suo antico splendore.

Con il sindaco impegnato a Roma per una riunione nazionale delle città metropolitane, l’assemblea è stata coordinata dagli assessori Francesco Miceli e Gianni Crivello, rispettivamente al Bilancio e al Decentramento.

Presenti in sala un centinaio di rappresentati dei Municipi, tra consiglieri, assessori e presidenti, ai quali Miceli e Crivello hanno riproposto l'idea di fondo che contraddistingue il bilancio preventivo 2016: "reagire alle ormai croniche scarse disponibilità".

Infatti, anche quest'anno, come spiega l'assessore alle finanze, si devono registrare minori trasferimenti da parte dello Stato per un totale di quasi 8 milioni. "Da Tremonti in poi, cioè dal 2011 - ha detto -  il bilancio del Comune si è ridotto di quasi 165 milioni. Adesso il patto di stabilità è stato sostituito, dal pareggio di bilancio, che permette un po’ di elasticità in più, ma le restrizioni non si sono ancora annullate".

Già da qualche anno la Giunta si è prefissa di resistere a questa situazione e di proseguire una politica di risparmio. Grazie alla quale, ha sottolineato Miceli, l’Amministrazione è riuscita a mantenere inalterati i servizi ai cittadini e i lavori pubblici programmati. E, nel contempo, a ridurre il debito complessivo, pagare puntualmente i fornitori e mantenendo inalterato il livello di investimenti e servizi, "una finanza di buona amministrazione, per costruire un futuro più sereno e meno condizionato dall'emergenza - ha concluso".

Il bilancio complessivo del Comune di Genova, sesto in Italia per dimensioni, ammonta a 1.668 milioni.  "Più dell’80 per cento delle entrate del bilancio – ha detto l'assessore ai municipi Gianni Crivello – è costituito dalla tassazione locale, invariata rispetto all’anno precedente. Si può perciò dire che i genovesi sostengono quasi per intero il bilancio del proprio Comune".

A parte gli 8 milioni di cui si è detto, non ci sono variazioni di rilievo sui finanziamenti dal governo e dalla Regione. I risparmi di spesa ammontano a circa 65 milioni, dovuti in gran parte alla riduzione del personale, attualmente meno di 5.400 dipendenti contro i 6.100 del 2011, e al persistente blocco delle retribuzioni.

"L’Amministrazione - ha concluso Crivello - lavora per portare a Genova nuove risorse, provenienti da Regione, Stato e Comunità Europea. Per quanto riguarda le manutenzioni gestite direttamente dai territori sono stati confermati gli stanziamenti per i Municipi. Per rispondere alle esigenze di manutenzione della città, abbiamo intenzione di arrivare al massimo indebitamento permesso dalla legge, considerando anche il calo costante del debito dal 2004 a oggi». L’indebitamento è sceso, nel periodo considerato, da 1.400 a 1.200 milioni.

I presidenti dei Municipi si sono dichiarati sostanzialmente d'accordo con l'impostazione data dalla Giunta al bilancio preventivo 2016, soprattutto nella parte che, nonostante le difficoltà finanziarie, mantiene stabili le risorse per i Municipi, i servizi sociali ed educativi.

“Auspichiamo, ha detto Franco Marenco del Centro Ovest, un bilancio che promuova gli investimenti e che metta fine alla stagione dell'austerità. E’ importante il mantenimento delle risorse per i sevizi pubblici come gli educativi e i sociali. Rimane sul tavolo il problema del servizio pubblico, che va risolto al di fuori della contrapposizione ideologica pubblico privato”.

Perplessità, da parte di Giuseppe Spatola del Medio Ponente, sull'approvazione degli emendamenti da parte dell'opposizione in Consiglio Comunale, che: “riscrivendo le aliquote Imu e Tasi di fatto sottraggono 8 milioni di euro al bilancio preventivo. Bene i lavori realizzati in questi anni, come la riqualificazione delle piazze Micone e Tazzoli, un intervento tutt'altro che banale e per di più con soldi europei. Unico neo, ha concluso Spatola, la riqualificazione di Cornigliano, ancora in fase di attuazione, per colpe non certo comunali”. 

Nonostante le difficoltà economiche in cui si dibatte da tempo il Comune, ha detto Iole Murruni della Valpolcevera: “sono stati confermati anche per quest'anno i 400.000 mila euro a disposizione dei Municipi, che ci consentono di dare delle risposte ai cittadini”. Uno stanziamento a cui plaude anche Mauro Avvenente del Ponente: “soldi che ci servono, ha detto, per la manutenzione di scuole e strade, a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche. Va riconosciuto, ha concluso, che nonostante le difficoltà l'attenzione di questa Amministrazione nei confronti dei Municipi, forse anche grazie alla presenza in Giunta di due ex presidenti, non è mai venuta meno”.

“Confermo il giudizio positivo, ha detto Agostino Giannelli della Media Valbisagno, per quanto è stato fatto da questa Amministrazione. Abbiamo portato a casa ottimi risultati sia da punto di vista del cambiamento urbano sia da quello della socialità. Resta ancora un po' di strada da fare, ma penso che questo bilancio favorirà il nostro cammino”.

Porta il bilancio nella concretezza del territorio, Nerio farinelli del Levante, che ha già alcuni progetti da far partire entro la fine dell'anno, in modo da non sprecarne nessuno. “Ai primi di maggio, ha detto, ci riuniremo per l'elenco definitivo a partire dalla riqualificazione di via delle Campanule”.

“E' un bilancio, ha detto Alessandro Morgante del Medio Levante, positivo, con una serie di decisioni che vanno verso il vero decentramento: l'indipendenza dei Municipi. Con i fondi si potranno recuperare altre piazze per restituirle ai cittadini, come piazza Paolo Da Novi, Leopardi e Remondini, luoghi di aggregazione e non solo parcheggi”.

Sono anche intervenuti Bianca Verganti del Medio Levante e Valcadi Severino della Valpolcevera
27 aprile 2016
Ultimo aggiornamento: 27/04/2016
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