La mostra resterà aperta fino al 14 marzo. Sarà visitabile tre giorni a settimana: la domenica dalle 11 alle 18, martedì e giovedì dalle 10 alle 17. L’ingresso è libero.
Si rivolge ad un pubblico di ogni età e intende stimolare una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista.
All’inaugurazione oltra al Sindaco Marco Doria e al Presidente del Consiglio regionale Michele Boffa, Ariel dello Strologo,Mino Ronzitti anche il Rabbino Giuseppe Momigliano, quest’ultimo ha voluto sottolineare l’importanza del messaggio della mostra, un messaggio di impegno e conservazione della memoria e di quanto sia importante trasmetterla oltre al senso di responsabilità e speranza, responsabilità quella di essere all’altezza della memoria, speranza perché in un’epoca come questa ricordare il passato e come è stata conquistata la libertà e la democrazia e di quanto sia importante l’impegno giornaliero a tramandare questi valori.
La mostra illustra il tema della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank. Le fotografie, in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista. La mostra sa fornire collegamenti non banali o scontati con l'attualità e invita a prendere parte attiva ai problemi del presente a partire dalla conoscenza del passato; non a caso gli ultimi pannelli si focalizzano sull'attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani (nella foto la scrivania di Anne nel Museo a lei dedicato)
L'intreccio di 2 piani narrativi, la storia di Anne e della sua famiglia da un lato e gli eventi che stanno travolgendo l'Europa in quegli stessi anni dall'altro, riesce a porre efficacemente in rilievo temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l'atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani.
Il taglio biografico e soggettivo che caratterizza l'impostazione della mostra è ben sintetizzato da una frase di Abel Herzberg, avvocato e scrittore olandese deportato a Bergen Belsen che disse: “ Non ci sono sei milioni di ebrei sterminati, c'è un ebreo ucciso e questo è successo sei milioni di volte”. E' evidente, infatti, quanto la possibilità di seguire i destini di singoli individui, possa favorire la comprensione del contesto storico.
Anne Frank nacque il 12 giugno del 1929 a Francoforte sul Meno in Germania. Nel 1933, in seguito all'ascesa del nazismo, la famiglia Frank si trasferì nei Paesi Bassi. L'occupazione nazista dei Paesi Bassi, nel maggio del 1940, e il progressivo inasprimento della persecuzione antiebraica indusse i Frank, nel luglio del 1942, a rifugiarsi in un nascondiglio sul retro dell'ufficio di Otto Frank, ad Amsterdam in Prinsengracht 263. Due anni dopo, tuttavia, i Frank e le altre quattro persone che si trovavano nel nascondiglio furono scoperte, arrestate e deportate. Il padre di Anne fu l'unico a sopravvivere alla deportazione.
L’esposizione propone 34 pannelli che raccontano tutta la vita di Anne dal 1929 al 1945 si snoda attraverso 34 pannelli disposti cronologicamente.
la prima parte copre l'intero arco di vita di Anne, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell'unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, fino ad un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo.
Più nello specifico la mostra risulta suddivisa in 5 periodi ordinati cronologicamente – evidenziati anche graficamente da diversi colori di fondo dei pannelli - che consentono l'approfondimento di altrettante tematiche:
1929-1933: i primi quattro anni di vita di Anne, l'ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania. Temi: il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio.
1933-1939: la fuga in Olanda della famiglia Frank. L'espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione. Tema: la “pulizia etnica” 1939-1942: l'inizio della persecuzione degli ebrei. Tema: il coraggio civile.
1942-1945: il periodo di clandestinità dei Frank nell'alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione.
Gli ultimi pannelli sono dedicati al periodo che va dal 1945 ad oggi: le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra, focalizzando l’attenzione sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani.
La Fondazione e la Casa Museo di Amsterdam è strettamente legata alle vicende dell' edificio di Prinsengracht 263 in cui la famiglia Frank visse in clandestinità per oltre 2 anni, nel 1957, venne lanciata un'iniziativa per salvare dalla demolizione la palazzina in cui era stato allestito l'alloggio segreto; anche grazie alla prima pubblicazione del Diario nel 1947, questa azione incontrò un ampio sostegno che consentì la nascita della Fondazione e, 3 anni dopo, l'apertura al pubblico della Casa che oggi vanta un numero annuo di visitatori che supera il milione.
Fra gli obiettivi della fondazione oltre alla conservazione dell’edificio storico, l'organizzazione tenta di diffondere gli ideali di Anne Frank, così come sono espressi nel suo diario, combattendo i pregiudizi, antisemitismo, razzismo e promuovendo una società democratica e pluralista. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, in questo senso, è il documento principale di riferimento.
Per realizzare questi obiettivi promuove una serie di attività e progetti a livello nazionale e internazionale e produce materiale didattico per studenti e insegnanti. Il Centro di documentazione della Casa gestisce una collezione che comprende libri, riviste e articoli sulla storia di Anne Frank, sulla Seconda Guerra Mondiale e la Shoah. E’ inoltre impegnata nello studio e nella ricerca delle attuali manifestazioni di antisemitismo, razzismo ed estremismo, discriminazione ed emarginazione.
Quello della mostra su Anne Frank è un percorso per completare e sviluppare i tanti spunti suscitati dall'esposizione, approfondimenti si possono trovare su: www.annefrank.org - sito web ufficiale della Casa di Anne Frank di Amsterdam.
Dal sito web si può accede anche al nuovo canale dedicato ad Anne Frank su You Tube: www.youtube.com/annefrank Di grande efficacia è poi il progetto “Free 2 Choose”, finanziato dall'Unione Europea; è rivolto principalmente agli studenti della secondaria superiore che sa coinvolgere sui temi dei diritti umani – vedi anche http://www.centroferrari.it/free2choose/
La mostra allestita a Genova beneficia di un sostegno da parte dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, che ha siglato una convenzione con la Anne Frank House fin dal 2008.
Le mostre e i progetti della Anne Frank House di Amsterdam sono distribuiti in Italia da Pro Forma Memoria di Roberta Gibertoni (www.proformamemoria.it).
Si rivolge ad un pubblico di ogni età e intende stimolare una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista.
All’inaugurazione oltra al Sindaco Marco Doria e al Presidente del Consiglio regionale Michele Boffa, Ariel dello Strologo,Mino Ronzitti anche il Rabbino Giuseppe Momigliano, quest’ultimo ha voluto sottolineare l’importanza del messaggio della mostra, un messaggio di impegno e conservazione della memoria e di quanto sia importante trasmetterla oltre al senso di responsabilità e speranza, responsabilità quella di essere all’altezza della memoria, speranza perché in un’epoca come questa ricordare il passato e come è stata conquistata la libertà e la democrazia e di quanto sia importante l’impegno giornaliero a tramandare questi valori.
La mostra illustra il tema della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank. Le fotografie, in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista. La mostra sa fornire collegamenti non banali o scontati con l'attualità e invita a prendere parte attiva ai problemi del presente a partire dalla conoscenza del passato; non a caso gli ultimi pannelli si focalizzano sull'attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani (nella foto la scrivania di Anne nel Museo a lei dedicato)
L'intreccio di 2 piani narrativi, la storia di Anne e della sua famiglia da un lato e gli eventi che stanno travolgendo l'Europa in quegli stessi anni dall'altro, riesce a porre efficacemente in rilievo temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l'atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani.
Il taglio biografico e soggettivo che caratterizza l'impostazione della mostra è ben sintetizzato da una frase di Abel Herzberg, avvocato e scrittore olandese deportato a Bergen Belsen che disse: “ Non ci sono sei milioni di ebrei sterminati, c'è un ebreo ucciso e questo è successo sei milioni di volte”. E' evidente, infatti, quanto la possibilità di seguire i destini di singoli individui, possa favorire la comprensione del contesto storico.
Anne Frank nacque il 12 giugno del 1929 a Francoforte sul Meno in Germania. Nel 1933, in seguito all'ascesa del nazismo, la famiglia Frank si trasferì nei Paesi Bassi. L'occupazione nazista dei Paesi Bassi, nel maggio del 1940, e il progressivo inasprimento della persecuzione antiebraica indusse i Frank, nel luglio del 1942, a rifugiarsi in un nascondiglio sul retro dell'ufficio di Otto Frank, ad Amsterdam in Prinsengracht 263. Due anni dopo, tuttavia, i Frank e le altre quattro persone che si trovavano nel nascondiglio furono scoperte, arrestate e deportate. Il padre di Anne fu l'unico a sopravvivere alla deportazione.
L’esposizione propone 34 pannelli che raccontano tutta la vita di Anne dal 1929 al 1945 si snoda attraverso 34 pannelli disposti cronologicamente.
la prima parte copre l'intero arco di vita di Anne, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell'unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, fino ad un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo.
Più nello specifico la mostra risulta suddivisa in 5 periodi ordinati cronologicamente – evidenziati anche graficamente da diversi colori di fondo dei pannelli - che consentono l'approfondimento di altrettante tematiche:
1929-1933: i primi quattro anni di vita di Anne, l'ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania. Temi: il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio.
1933-1939: la fuga in Olanda della famiglia Frank. L'espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione. Tema: la “pulizia etnica” 1939-1942: l'inizio della persecuzione degli ebrei. Tema: il coraggio civile.
1942-1945: il periodo di clandestinità dei Frank nell'alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione.
Gli ultimi pannelli sono dedicati al periodo che va dal 1945 ad oggi: le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra, focalizzando l’attenzione sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani.
La Fondazione e la Casa Museo di Amsterdam è strettamente legata alle vicende dell' edificio di Prinsengracht 263 in cui la famiglia Frank visse in clandestinità per oltre 2 anni, nel 1957, venne lanciata un'iniziativa per salvare dalla demolizione la palazzina in cui era stato allestito l'alloggio segreto; anche grazie alla prima pubblicazione del Diario nel 1947, questa azione incontrò un ampio sostegno che consentì la nascita della Fondazione e, 3 anni dopo, l'apertura al pubblico della Casa che oggi vanta un numero annuo di visitatori che supera il milione.
Fra gli obiettivi della fondazione oltre alla conservazione dell’edificio storico, l'organizzazione tenta di diffondere gli ideali di Anne Frank, così come sono espressi nel suo diario, combattendo i pregiudizi, antisemitismo, razzismo e promuovendo una società democratica e pluralista. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, in questo senso, è il documento principale di riferimento.
Per realizzare questi obiettivi promuove una serie di attività e progetti a livello nazionale e internazionale e produce materiale didattico per studenti e insegnanti. Il Centro di documentazione della Casa gestisce una collezione che comprende libri, riviste e articoli sulla storia di Anne Frank, sulla Seconda Guerra Mondiale e la Shoah. E’ inoltre impegnata nello studio e nella ricerca delle attuali manifestazioni di antisemitismo, razzismo ed estremismo, discriminazione ed emarginazione.
Quello della mostra su Anne Frank è un percorso per completare e sviluppare i tanti spunti suscitati dall'esposizione, approfondimenti si possono trovare su: www.annefrank.org - sito web ufficiale della Casa di Anne Frank di Amsterdam.
Dal sito web si può accede anche al nuovo canale dedicato ad Anne Frank su You Tube: www.youtube.com/annefrank Di grande efficacia è poi il progetto “Free 2 Choose”, finanziato dall'Unione Europea; è rivolto principalmente agli studenti della secondaria superiore che sa coinvolgere sui temi dei diritti umani – vedi anche http://www.centroferrari.it/free2choose/
La mostra allestita a Genova beneficia di un sostegno da parte dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, che ha siglato una convenzione con la Anne Frank House fin dal 2008.
Le mostre e i progetti della Anne Frank House di Amsterdam sono distribuiti in Italia da Pro Forma Memoria di Roberta Gibertoni (www.proformamemoria.it).