«Quest’anno il Comune di Genova presenta il programma contro i rischi per la salute derivanti da ondate di calore non solo insieme alla Asl 3 Genovese, ma anche con i Municipi e i soggetti del Terzo Settore che concorrono alla realizzazione delle politiche di welfare cittadino». Si sente la soddisfazione per il lavoro di squadra nelle parole dell’assessore alle politiche socio sanitarie Emanuela Fracassi che, insieme a rappresentanti degli altri soggetti citati, presenta il piano per l’emergenza caldo. «Fondamentale il ruolo dei Municipi che, con l'apertura quotidiana degli spazi climatizzati diventano da quest'anno punti di riferimento sul territorio, non solo in funzione anti caldo ma anche anti solitudine estiva. - prosegue Fracassi - In caso di ondate di caldo verrà quindi offerto un supporto diffuso, ma la prevenzione comincia dai singoli ed è importante che le persone anziane seguano i consigli anti-caldo».
«E’ ormai dal 2004, anno successivo all’ondata di caldo dell’estate 2003, che il Ministero della salute dirama i bollettini climatici con previsioni a tre giorni, che indicano la previsione di rischio per la popolazione anziana – spiega Ernesto Palummeri di Asl 3 - facendo scattare speciali misure per ospedali e strutture residenziali convenzionate e no».
«Gli over 75 a Genova sono più di 34.000 e le associazioni di volontariato, di promozione sociale e le cooperative sociali, riunite nel Forum del terzo settore, sono allertate per intervenire in aiuto degli anziani – spiega Angelo Sottanis del Forum - che potranno chiamare il numero verde 800-995988, tutti i giorni anche festivi, dalle 8 alle 20, per prenotare la consegna di un pasto, a prezzo concordato con i Municipi, delle medicine o di una spesa alimentare quando fa troppo caldo per uscire di casa».
Anche se l’estate 2014 fino ad oggi è stata fresca, in Italia negli ultimi decenni si registra un costante aumento delle temperature estive e c'è una stretta interconnessione tra i fattori climatici e la salute umana, attraverso vari e complessi meccanismi. L’età è uno tra i principali co-fattori di rischio: anziani (sopra i 75 anni) e molto anziani (sopra gli 85 anni) sono più a rischio, perché possono avere sia una ridotta mobilità, che ostacola il soddisfacimento dei bisogni, sia una ridotta capacità di manifestare i bisogni stessi (compresa l’assunzione di liquidi) a chi si prende cura di loro.
Ma l’impatto del caldo sulla salute in gran parte può essere prevenuto con un ampio spettro di azioni: dal coordinamento tra l’informazione sul livello di rischio per la salute previsto dai sistemi di allarme e le attività di preparazione e risposta all’emergenza del sistema sanitario, alla tempestiva e corretta comunicazione di raccomandazioni alla popolazione e agli operatori.
In particolare il Comune collabora all'operatività del sistema di allarme (HHWWS) che consente di prevenire con 72 ore di anticipo le ondate di calore; collabora al call center (800 995 988) attivo ogni giorno dalle ore 8 alle ore 20, festivi compresi, con funzioni di informazione e orientamento alla rete dei servizi rivolto alla generalità della popolazione; attraverso i distretti sociosanitari realizza il progetto “Intervento di Comunità per Anziani” che, prevede l'attribuzione di custodi sociali agli anziani fragili; la Protezione Civile ha definito un piano di emergenza da attuare in occasione di ondate di calore. In collaborazione con l’Asl 3 genovese ha diffuso linee guida ai responsabili di residenze per anziani (RSA) e direzioni sanitarie ospedaliere, affinché nelle giornate di allerta ed allarme per ondate di calore anomale siano sospese le dimissioni di anziani.
Per tutti i cittadini, infine, qualunque sia la loro età, l’invito è a sorvegliare e offrire assistenza alle persone a maggior rischio, prestando attenzione a parenti o vicini di casa anziani che vivono soli e segnalando ai servizi socio-sanitari situazioni che necessitano di aiuto e di supporto. Ad esempio, nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.
I consigli per affrontare il caldo:
«E’ ormai dal 2004, anno successivo all’ondata di caldo dell’estate 2003, che il Ministero della salute dirama i bollettini climatici con previsioni a tre giorni, che indicano la previsione di rischio per la popolazione anziana – spiega Ernesto Palummeri di Asl 3 - facendo scattare speciali misure per ospedali e strutture residenziali convenzionate e no».
«Gli over 75 a Genova sono più di 34.000 e le associazioni di volontariato, di promozione sociale e le cooperative sociali, riunite nel Forum del terzo settore, sono allertate per intervenire in aiuto degli anziani – spiega Angelo Sottanis del Forum - che potranno chiamare il numero verde 800-995988, tutti i giorni anche festivi, dalle 8 alle 20, per prenotare la consegna di un pasto, a prezzo concordato con i Municipi, delle medicine o di una spesa alimentare quando fa troppo caldo per uscire di casa».
Anche se l’estate 2014 fino ad oggi è stata fresca, in Italia negli ultimi decenni si registra un costante aumento delle temperature estive e c'è una stretta interconnessione tra i fattori climatici e la salute umana, attraverso vari e complessi meccanismi. L’età è uno tra i principali co-fattori di rischio: anziani (sopra i 75 anni) e molto anziani (sopra gli 85 anni) sono più a rischio, perché possono avere sia una ridotta mobilità, che ostacola il soddisfacimento dei bisogni, sia una ridotta capacità di manifestare i bisogni stessi (compresa l’assunzione di liquidi) a chi si prende cura di loro.
Ma l’impatto del caldo sulla salute in gran parte può essere prevenuto con un ampio spettro di azioni: dal coordinamento tra l’informazione sul livello di rischio per la salute previsto dai sistemi di allarme e le attività di preparazione e risposta all’emergenza del sistema sanitario, alla tempestiva e corretta comunicazione di raccomandazioni alla popolazione e agli operatori.
In particolare il Comune collabora all'operatività del sistema di allarme (HHWWS) che consente di prevenire con 72 ore di anticipo le ondate di calore; collabora al call center (800 995 988) attivo ogni giorno dalle ore 8 alle ore 20, festivi compresi, con funzioni di informazione e orientamento alla rete dei servizi rivolto alla generalità della popolazione; attraverso i distretti sociosanitari realizza il progetto “Intervento di Comunità per Anziani” che, prevede l'attribuzione di custodi sociali agli anziani fragili; la Protezione Civile ha definito un piano di emergenza da attuare in occasione di ondate di calore. In collaborazione con l’Asl 3 genovese ha diffuso linee guida ai responsabili di residenze per anziani (RSA) e direzioni sanitarie ospedaliere, affinché nelle giornate di allerta ed allarme per ondate di calore anomale siano sospese le dimissioni di anziani.
Per tutti i cittadini, infine, qualunque sia la loro età, l’invito è a sorvegliare e offrire assistenza alle persone a maggior rischio, prestando attenzione a parenti o vicini di casa anziani che vivono soli e segnalando ai servizi socio-sanitari situazioni che necessitano di aiuto e di supporto. Ad esempio, nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.
I consigli per affrontare il caldo:
- Assumere liquidi con regolarità anche se non se ne sente l’apparente necessità: ad esempio, prendere due bottiglie di acqua da un litro (va bene bere anche l’acqua del rubinetto) e ogni tanto berne un bicchiere nella giornata oppure stabilire delle abitudini come una spremuta al mattino, un the al pomeriggio ed una camomilla alla sera.
- Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 18), e a breve distanza dai pasti.
- Fare pasti leggeri, preferendo frutta, verdura, pesce, pasta e gelati a base di frutta. Ridurre la carne, i fritti ed i cibi molto conditi e piccanti.
- Evitare bevande gassate, zuccherate, troppo fredde o alcoliche, perché aumentano la sudorazione.
- Se possibile stazionare o recarsi almeno qualche ora al giorno in zone dotate di area condizionata, ma evitando bruschi sbalzi di temperatura (ad esempio: entrare sudati in un grande magazzino con aria condizionata).
- Indossare abiti leggeri di cotone o lino di colore chiaro non aderenti e privi di fibre sintetiche.
- Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca
- Usare tende per non fare entrare il sole e chiudere le finestre e le imposte, mantenerle invece aperte durante la notte.
- Ripararsi la testa dal sole con un cappello leggero a falde larghe e in auto usare tendine parasole.
- Non rimanere a lungo all’interno di auto parcheggiate, specie al sole.
- In caso di cefalea provocata da esposizione al sole, bagnarsi subito con acqua fresca per abbassare la temperatura.
- Non modificare né sospendere le terapie in atto senza consultare il proprio medico di fiducia.
- Se si è affetti da patologie croniche con assunzione continua di farmaci (ad esempio diabete o ipertensione) consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali comportamenti particolari o misure dietetiche specifiche.
- Il ventilatore deve essere usato con cautela in quanto può causare disidratazione soprattutto nelle persone costrette a letto. É comunque sconsigliato l’ uso quando la temperatura all’interno dell’ambiente è molto elevata (32°C) e il ventilatore non deve essere mai indirizzato verso le persone, ma regolato in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente.
Per approfondimenti, il sito del Ministero della Salute è particolarmente ricco di consigli e indicazioni.