Carlo Felice, un concerto aperto alla città
per le vittime del terrorismo

L’iniziativa di sabato 9 novembre alle ore 20.30, voluta dall’AIVITER , l’Associazione italiana vittime del terrorismo e che sarà aperta alla città, ha l’adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova e  Fondazione Teatro Carlo Felice.

Testo Alternativo
Un concerto sinfonico corale, dedicato a tutte le vittime del terrorismo.

Per l’occasione l’Orchestra del Teatro Carlo Felice sarà diretta da Valerio Galli, con un programma che prevede l’esecuzione di due brani, il suggestivo Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in Do maggiore, op. 15 di Ludwig van Beethoven, con la partecipazione del Maestro Massimiliano Damerini al pianoforte, seguito da Beati qui, in prima esecuzione, per coro misto e orchestra, di Massimo Coco, figlio del Procuratore Generale della Repubblica di Genova Francesco Coco, ucciso con la sua scorta nel giugno del 1976.

Un brano scritto in memoria di tutte le vittime del terrorismo, che, come detto dall’Autore: “Si tratta sostanzialmente di un Requiem, anche se da un punto di vista rigorosamente formale non può definirsi tale: ho tolto una parte del cosiddetto "proprio", ovvero non ho musicato il Dies irae, mentre ho aggiunto (tutto sempre col testo latino) la frase "beati qui persecutionem patiuntur propter iustitiam quoniam ipsorum est regnum coelorum" (beati i perseguitati per sete di giustizia, poiché di essi è il regno dei cieli), tratta dalle "beatitudini" dei vangeli (Matteo 5,10) per personalizzare la dedica alle vittime del terrorismo; frase il cui incipit dà il titolo al brano".

Una libera ispirazione alla Missa pro defunti, un Requiem dedicato a tutte le Vittime del terrorismo, diretto nell’occasione dal Maestro Valerio Galli.

L’ Associazione italiana vittime del terrorismo, ha voluto la realizzazione di questo evento, perché ha fra i propri compiti statutari anche quello della cura e custodia della “memoria storica” degli eventi di terrorismo.

Un’iniziativa che contribuirà sicuramente a inculcare nelle coscienze l’assoluta necessità di proseguire a combattere il terrorismo anche in termini culturali, rivolta a tutti e in particolare alle nuove generazioni che non hanno vissuto i tragici anni del terrorismo, tramandando loro un patrimonio di non violenza, di libertà e democrazia”.

7 novembre 2013
Ultimo aggiornamento: 07/11/2013
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