Un provvedimento che nasce dalla volontà dell’amministrazione di garantire l’erogazione dei servizi sociali del comune, evitando che le criticità interpretative e le recenti sentenze del consiglio di Stato in relazione al nuovo Isee, possano interferire con la continuità dei servizi stessi.
Questa decisione che rimanda, quindi, l’applicazione delle nuove disposizioni, è frutto del percorso fatto in commissione Welfare,.In più sedute sono stati ascoltati anche diversi soggetti impegnati nel sociale – Forum del Terzo Settore, la Consulta comunale per l’handicap, Fish Liguria Onlus, Consulta della Famiglia, – che hanno portato in sala rossa le preoccupazioni degli anziani, dei disabili e delle loro famiglie, circa la possibilità di dover partecipare in modo diverso al pagamento dei servizi.
Attraverso l’Anci, il Comune di Genova insieme ad altri Comuni, ha chiesto al Ministro Poletti di fornire con urgenza indicazioni ai Comuni su come agire in questo periodo di transizione, dando piena disponibilità alla necessaria revisione della norma. Che secondo i Comuni non deve tornare indietro, perché il nuovo Isee va nella direzione di una maggiore equità di accesso ai servizi agevolati, rispetto allo strumento precedente.
Per superare le diverse problematiche sono previsti tavoli di confronto, sia a livello ministeriale sia regionale, ma nell’attesa «è nostro dovere, innanzitutto, non interrompere l’aiuto ai cittadini che ne hanno bisogno, evitando che l’introduzione a livello locale di nuove regole possa essere causa di ulteriore stress per il sistema dei servizi sociali» spiega l’assessore alle politiche sociosanitarie Emanuela Fracassi.
E la decisione presa questa mattina è supportata, anche, dall’approvazione, nel consiglio comunale del 15 marzo, della mozione presentata dal Partito Democratico di dare mandato al Sindaco e alla Giunta di adottare provvedimenti perché, pur in via transitoria, i cittadini non si vedano privare del supporto socio assistenziale: una risposta concreta a concreti bisogni.
IN SINTESI, PER IL CITTADINO:
Quindi:
Questa decisione che rimanda, quindi, l’applicazione delle nuove disposizioni, è frutto del percorso fatto in commissione Welfare,.In più sedute sono stati ascoltati anche diversi soggetti impegnati nel sociale – Forum del Terzo Settore, la Consulta comunale per l’handicap, Fish Liguria Onlus, Consulta della Famiglia, – che hanno portato in sala rossa le preoccupazioni degli anziani, dei disabili e delle loro famiglie, circa la possibilità di dover partecipare in modo diverso al pagamento dei servizi.
Attraverso l’Anci, il Comune di Genova insieme ad altri Comuni, ha chiesto al Ministro Poletti di fornire con urgenza indicazioni ai Comuni su come agire in questo periodo di transizione, dando piena disponibilità alla necessaria revisione della norma. Che secondo i Comuni non deve tornare indietro, perché il nuovo Isee va nella direzione di una maggiore equità di accesso ai servizi agevolati, rispetto allo strumento precedente.
Per superare le diverse problematiche sono previsti tavoli di confronto, sia a livello ministeriale sia regionale, ma nell’attesa «è nostro dovere, innanzitutto, non interrompere l’aiuto ai cittadini che ne hanno bisogno, evitando che l’introduzione a livello locale di nuove regole possa essere causa di ulteriore stress per il sistema dei servizi sociali» spiega l’assessore alle politiche sociosanitarie Emanuela Fracassi.
E la decisione presa questa mattina è supportata, anche, dall’approvazione, nel consiglio comunale del 15 marzo, della mozione presentata dal Partito Democratico di dare mandato al Sindaco e alla Giunta di adottare provvedimenti perché, pur in via transitoria, i cittadini non si vedano privare del supporto socio assistenziale: una risposta concreta a concreti bisogni.
IN SINTESI, PER IL CITTADINO:
- di confermare per il 2016 le prestazioni sociali agevolate già in erogazione al 31 dicembre 2015 afferenti all’ambito dei servizi sociali, dando facoltà agli interessati, qualora per l’intervento sia già prevista una soglia ISEE, di presentare l’ISEE secondo le nuove modalità per il ricalcolo della propria compartecipazione
- di confermare l’attuale regime di accesso e contribuzione al costo dei servizi per le nuove domande di intervento 2016 afferenti all’ambito dei servizi sociali;
Quindi:
- gli interventi già in corso nel 2015 non occorre la presentazione dell’Isee nuovo. Tuttavia, in caso di intervento con accesso su base Isee, se la persona lo presenta di propria iniziativa, va applicato il regime di contribuzione che ne deriva, se più favorevole.
- Per gli interventi nuovi 2016 si applicano le regole di accesso e contribuzione vigenti, anche se non prevedono l’Isee ma una valutazione su base reddituale o altro. Per gli interventi nuovi 2016 che prevedono l’Isee come criterio di accesso e contribuzione (es. ADA) vale comunque la necessità che la persona produca l’Isee, come è sempre stato.