Enrico Fermi, genio ‘in equilibrio’ tra fisica teorica e sperimentale. La mostra al Museo Doria

Da venerdì 23 ottobre, al Museo di storia naturale Giacomo Doria, è allestita la mostra “Enrico Fermi, una duplice genialità tra teorie ed esperimenti”. Anteprima unica, inserita nel programma dell’edizione 2015 del Festival della Scienza, la mostra si trasferirà poi permanentemente a Roma, nella sede del Museo storico della fisica e centro studi e ricerche Enrico Fermi. Un allestimento interattivo e ludico per conoscere meglio il grande fisico italiano, paradossalmente più noto all'estero che in Italia, uomo dalla mente creativa eccezionale, dalla duplice genialità "in equilibrio" tra teorie ed esperimenti. In mostra l’originale del famoso “quaderno di Avellino” con gli appunti del Premio Nobel

la mostra all'interno del Museo Doria
Carolina Kostner e Greta Garbo contribuiscono a spiegare, da uno dei molti touch screen che caratterizzano l'allestimento interattivo dell'esposizione, la rotazione intrinseca delle particelle quantiche, lo spin, e la teoria Fermi-Dirac sui fermioni. Questo, insieme a schermi trasparenti, lampade sonore e ‘fontane’ che, a partire dai nostri gesti, simulano il movimento dei neutroni. E' un piccolo esempio del tipo di esperienze offerte al visitatore dalla mostra che ripercorre il genio e la vita di Enrico Fermi: dal mistero dei raggi cosmici all’idea degli acceleratori, dalla scoperta delle interazioni deboli alla teoria dei raggi beta, all’assegnazione del premio Nobel.

La mostra, realizzata a cura del Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche ‘Enrico Fermi’, in collaborazione con la Società italiana di fisica, è stata pensata per il 2015 anche in considerazione di alcune ricorrenze significative nella vita scientifica di Enrico Fermi: sono infatti trascorsi 90 anni dalla formulazione di quella che oggi è nota come statistica di Fermi-Dirac, un lavoro che portò subito Fermi alla ribalta tra i giovani teorici di tutto il mondo. E sono ottanta anni dal completamento della pubblicazione in Italia della serie di lavori del suo gruppo romano sulla radioattività provocata dal bombardamento di neutroni, lavori che contenevano le informazioni sulle scoperte che furono alla base dell'assegnazione a Fermi del premio Nobel 1938 per la fisica.

“Inoltre - sottolinea Luisa Cifarelli, professore ordinario di fisica all’università di Bologna e presidente del Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche Enrico Fermi - il 2015, proclamato dall'Onu  Anno Internazionale della Luce,  è la migliore occasione per celebrare la scienza e il genio universale di Enrico Fermi: basti pensare che il sole ci scalda grazie alle interazioni deboli scoperte da Fermi. Con il progetto di questa mostra – prosegue Cifarelli sfiorando il touch screen che, all’inizio del percorso espositivo, mostra tutto ciò che nel mondo scientifico porta il nome di Fermi – si è voluta mettere in rilievo la grandezza di Enrico Fermi, la sua figura di maestro e di gigante della fisica del XX secolo, attraverso la presentazione di vari aspetti, umani e scientifici, della sua vita. Ci piace che a Genova sia ospitata al Museo Doria perché è un luogo frequentato dalle nuove generazioni. Abbiamo presentato le conquiste  scientifiche integrandole nelle varie tappe della vita di Fermi - una 'brilliant life’ -  con una nuova chiave di lettura adatta al grande pubblico, compresi i ragazzini che si troveranno a loro agio con un allestimento ‘giovane’ come quello curato da CameraNebbia”.

“Una grande novità di questa mostra – prosegue Cifarelli - è il ‘quaderno ritrovato’ esposto al centro della mostra, conosciuto come il 'quaderno di Avellino’: si tratta del quaderno di laboratorio che documenta esattamente la fase in cui Enrico Fermi capisce che usando i neutroni, che sono privi di carica elettrica, sarebbe stato possibile creare la radioattività e questa è una delle scoperte che gli valsero il premio Nobel”. 

Il percorso espositivo è organizzato in sette "tappe":  Il nostro universo di fermioni e bosoni; La formidabile teoria dei raggi beta; Un Premio Nobel tutto italiano; "The Italian navigator has landed in the new world ..."; Il mistero dei raggi cosmici; E adesso gli acceleratori; L'ultimo dono di Fermi all'Italia.

Le scolaresche, che potranno prenotare la visita attraverso il Festival della Scienza (e moltissime l'hanno già fatto) troveranno ad accoglierle, oltre ai preparatissimi tutor del festival, anche i ragazzi del gruppo di alternanza scuola lavoro, come staff di appoggio agli animatori scientifici e ogni quaranta minuti partirà una visita guidata

Nell’anfiteatro del Museo conferenze, proiezioni e documentari.  E' inoltre allestito un piccolo bookstore con volumi e pubblicazioni collegati alla vita di Fermi.

La mostra resterà al Museo Doria fino al 16 gennaio 2016, con i consueti orari del Museo: dal lunedì al venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19.

A margine dell’esposizione, il 24 ottobre alle ore 15 al Liceo Classico D'Oria, il professor Antonino Zichichi, illustre divulgatore scientifico e fisico italiano attivo nel campo delle particelle elementari, terrà in omaggio a Enrico Fermi una Lectio Magistralis dal titolo “Il più grande galileiano del XX Secolo”.

info
www.festivalscienza.it
ww.mostrafermi.it
www.centrofermi.it



 
22 ottobre 2015
Ultimo aggiornamento: 22/10/2015
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