Ambiente, salute, benessere economico, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, relazioni sociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi, politica e istituzioni. Sono questi i 12 “dominii” individuati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) come i parametri più adatti a rappresentare - attraverso oltre 100 indicatori - la misura del benessere equo e sostenibile (Bes) e dello sviluppo di una società.
Alla base c’è la convinzione che “non necessariamente il Prodotto interno lordo (Pil) sia il parametro migliore per vedere come si viva e come ci si sviluppi” ha premesso l’assessore alla Statistica Francesco Oddone nel presentare l’adesione del Comune di Genova al progetto Urbes, promosso dal Comune di Bologna e da Laboratorio Urbano, in coordinamento con ANCI. Un progetto volto a misurare e a confrontare, attraverso opportuni indicatori, il benessere equo e sostenibile (Bes) nelle grandi città.
Dal 9 settembre al 30 novembre i cittadini genovesi e tutti coloro che a Genova si recano per lavorare o per utilizzarne i servizi (in altre parole i cosiddetti city users) potranno far sentire la loro voce rispondendo a un questionario che è da oggi online. Lo si trova sul sito istituzionale del Comune (vedi box a destra in home page), sul portale della direzione statistica comunale, nonché sulla pagina facebook Città di Genova.
“Il Comune ha aderito entusiasticamente – ha proseguito Oddone - nella convinzione che anche attraverso questa forma di ascolto dei cittadini, possano venir indirizzate le strategie di intervento per il benessere dei cittadini nelle varie dimensioni sociale, economica, ambientale e sanitaria.”
Il questionario, totalmente anonimo, consentirà di individuare, in funzione delle fasce di età (unico dato richiesto, insieme al genere) le priorità percepite per una vita sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico ed acquisire suggerimenti in merito a dimensioni non prese in considerazione.
“Sono 15 le città italiane che partecipano al progetto UrBes– spiega Maria Pia Verdona, a capo della Statistica del Comune – il cui scopo è riuscire a individuare indicatori comuni alle città metropolitane, per poi monitorarli e ampliarli, ma tutto questo non può avvenire senza prima aver sentito cittadini e city users, raccogliendone i suggerimenti su quali siano gli aspetti più importanti della vita nella città.” “Il questionario è anonimo – ribadisce Verdona – e per compilarlo non è richiesto alcun tipo di registrazione o iscrizione: solo pochi minuti di tempo.” Garantito: non si verrà schedati, ma solo ascoltati.
Il questionario resterà on line dal 9 settembre al 30 novembre e i risultati risultanze della consultazione verranno resi noti attraverso il sito istituzionale del Comune di Genova.
Alla base c’è la convinzione che “non necessariamente il Prodotto interno lordo (Pil) sia il parametro migliore per vedere come si viva e come ci si sviluppi” ha premesso l’assessore alla Statistica Francesco Oddone nel presentare l’adesione del Comune di Genova al progetto Urbes, promosso dal Comune di Bologna e da Laboratorio Urbano, in coordinamento con ANCI. Un progetto volto a misurare e a confrontare, attraverso opportuni indicatori, il benessere equo e sostenibile (Bes) nelle grandi città.
Dal 9 settembre al 30 novembre i cittadini genovesi e tutti coloro che a Genova si recano per lavorare o per utilizzarne i servizi (in altre parole i cosiddetti city users) potranno far sentire la loro voce rispondendo a un questionario che è da oggi online. Lo si trova sul sito istituzionale del Comune (vedi box a destra in home page), sul portale della direzione statistica comunale, nonché sulla pagina facebook Città di Genova.
“Il Comune ha aderito entusiasticamente – ha proseguito Oddone - nella convinzione che anche attraverso questa forma di ascolto dei cittadini, possano venir indirizzate le strategie di intervento per il benessere dei cittadini nelle varie dimensioni sociale, economica, ambientale e sanitaria.”
Il questionario, totalmente anonimo, consentirà di individuare, in funzione delle fasce di età (unico dato richiesto, insieme al genere) le priorità percepite per una vita sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico ed acquisire suggerimenti in merito a dimensioni non prese in considerazione.
“Sono 15 le città italiane che partecipano al progetto UrBes– spiega Maria Pia Verdona, a capo della Statistica del Comune – il cui scopo è riuscire a individuare indicatori comuni alle città metropolitane, per poi monitorarli e ampliarli, ma tutto questo non può avvenire senza prima aver sentito cittadini e city users, raccogliendone i suggerimenti su quali siano gli aspetti più importanti della vita nella città.” “Il questionario è anonimo – ribadisce Verdona – e per compilarlo non è richiesto alcun tipo di registrazione o iscrizione: solo pochi minuti di tempo.” Garantito: non si verrà schedati, ma solo ascoltati.
Il questionario resterà on line dal 9 settembre al 30 novembre e i risultati risultanze della consultazione verranno resi noti attraverso il sito istituzionale del Comune di Genova.