L'incontro ha confermato così lo stretto contatto tra la protezione civile genovese e il sistema nazionale, in particolare un'intensa collaborazione nell'elaborazione dei piani di emergenza.
Notevole importanza il prefetto Gabrielli ha attribuito all'attivazione di presidi territoriali e alle campagne di autoprotezione e comunicazione. Nel momento in cui scatta l'allerta meteo, la situazione viene monitorata per mezzo di strumenti tecnici, pluviometri e idrometri, ma anche attraverso l'attivazione di presidi territoriali mobili, che rappresentano l'elemento fondante per controllare se le previsioni si traducono in fatti.
"A seguito degli avvisi regionali - ha spiegato il prefetto Gabrielli illustrando il sistema - c'è una risposta da parte del territorio che a sua volta si è dotato di una capacità di verifica degli effetti di ciò che sta avvenendo attraverso i presidi territoriali. La vera novità di questa pianificazione - ha concluso - è poter seguire passo passo l'evolversi dell'evento".
Al termine della riunione, Gabrielli ha incontrato i giornalisti insieme al sindaco e agli assessori. Il sindaco, rispondendo ad una domanda, ha ricordato che, oltre al miglioramento della Protezione civile, che è stato appunto il tema del confronto con Gabrielli, l'Amministrazione comunale sta lavorando alla soluzione strutturale di alcune cause di rischio, come testimonia il progetto approvato e finanziato per la galleria scolmatrice dei torrenti Fereggiano Noce e Rovare.