La Giunta ritiene, infatti, che il contenuto della proposta sia strettamente collegato alla discussione sul bilancio preventivo attualmente in corso.
L’Amministrazione comunale è consapevole che il bilancio evidenzia una situazione di difficoltà complessiva dell'ente locale che va affrontata operando scelte dovute, sia per contenere la spesa, sia per incrementare le entrate fiscali. Al contempo, è evidente che tali scelte non potrebbero perpetrarsi ogni anno, senza avviare un ripensamento complessivo del sistema Comune e quindi delle società partecipate.
La delibera di indirizzo si inserisce nel quadro di una normativa nazionale che è in continua evoluzione e di una discussione molto ampia che si sta sviluppando nel Paese in tema di servizi pubblici, beni comuni, efficienza della gestione e costi dell’amministrazione pubblica.
La Giunta propone, innanzi tutto, l’adozione di alcuni "principi fondamentali" cui ricondurre ogni atto relativo alle aziende partecipate. A questi stessi principi ha tenuto fede in questo anno di amministrazione della città, affrontando diverse situazioni complesse. A titolo di esempio si possono citare i casi di Amt e Fiera di Genova. Il criterio guida è sempre stato quello di garantire maggiore efficienza al sistema, salvaguardandone le finalità sociali e di interesse pubblico e procedendo ad una graduale semplificazione della rete societaria che, nel corso degli ultimi decenni, si è allargata e articolata (in questa ottica di semplificazione, ad esempio, si inserisce l’avvenuta liquidazione di Ami).
La delibera di indirizzo prevede che si debba procedere ad azioni coerenti ai principi indicati, non applicando un modello generale, ma tenendo conto della specifiche realtà, dei passi compiuti e della verifica dei risultati prodotti dalle misure di riforma già adottate. Sulla base di questi indirizzi è volontà politica della giunta procedere in tempi certi agli interventi operativi.
L’Amministrazione comunale è consapevole che il bilancio evidenzia una situazione di difficoltà complessiva dell'ente locale che va affrontata operando scelte dovute, sia per contenere la spesa, sia per incrementare le entrate fiscali. Al contempo, è evidente che tali scelte non potrebbero perpetrarsi ogni anno, senza avviare un ripensamento complessivo del sistema Comune e quindi delle società partecipate.
La delibera di indirizzo si inserisce nel quadro di una normativa nazionale che è in continua evoluzione e di una discussione molto ampia che si sta sviluppando nel Paese in tema di servizi pubblici, beni comuni, efficienza della gestione e costi dell’amministrazione pubblica.
La Giunta propone, innanzi tutto, l’adozione di alcuni "principi fondamentali" cui ricondurre ogni atto relativo alle aziende partecipate. A questi stessi principi ha tenuto fede in questo anno di amministrazione della città, affrontando diverse situazioni complesse. A titolo di esempio si possono citare i casi di Amt e Fiera di Genova. Il criterio guida è sempre stato quello di garantire maggiore efficienza al sistema, salvaguardandone le finalità sociali e di interesse pubblico e procedendo ad una graduale semplificazione della rete societaria che, nel corso degli ultimi decenni, si è allargata e articolata (in questa ottica di semplificazione, ad esempio, si inserisce l’avvenuta liquidazione di Ami).
La delibera di indirizzo prevede che si debba procedere ad azioni coerenti ai principi indicati, non applicando un modello generale, ma tenendo conto della specifiche realtà, dei passi compiuti e della verifica dei risultati prodotti dalle misure di riforma già adottate. Sulla base di questi indirizzi è volontà politica della giunta procedere in tempi certi agli interventi operativi.
