Giunta: l'ospedale del ponente a Cornigliano e una casa della salute in Valpolcevera

La Giunta dà il via al protocollo di intesa con la Regione Liguria per localizzare l’ospedale del ponente e per il piano delle case della salute sul territorio. Due ipotesi per l’ospedale del ponente, entrambe a Cornigliano: a villa Bombrini o a Erzelli. Il vice sindaco Bernini illustra alla stampa le caratteristiche delle diverse scelte  e valorizza l’ipotesi Erzelli. L’assessore Fracassi sottolinea l’importanza della rete di case della salute per l’integrazione sociosanitaria. Prende il via la consultazione nei Municipi. Il 30 marzo la conferenza dei sindaci dell’area metropolitana genovese allargata ai presidenti delle nove municipalità urbane

palazzo Tursi loggiato superiore
“Oggi è stata assunta una decisione di giunta che ha una notevole importanza per una popolazione complessiva di oltre 330.000 abitanti, che attendono un'offerta ospedaliera più adeguata” ha dichiarato il vicesindaco Stefano Bernini in apertura di conferenza stampa dopo la seduta di giunta.

La decisione di giunta arriva dopo uno studio, commissionato a Ire dalla Regione Liguria, che ha ristretto  definitivamente la scelta per l'ospedale del ponente all’area di Cornigliano e dintorni: Erzelli e villa Bombrini sono infatti risultati gli unici due siti con caratteristiche di raggiungibilità adeguate per la collocazione di un ospedale.

Cornigliano è raggiungibile dall’autostrada, con la viabilità urbana di scorrimento e con i mezzi pubblici. Già avviato il progetto per la metropolitana di superficie su sede ferroviaria con due nuove fermate, Aeroporto e San Giovanni d'Acri. Per Erzelli andrà garantito il collegamento diretto dalla stazione  Aeroporto (dove ci sarà anche il posteggio di  interscambio in fase di progettazione da parte dello scalo genovese) e a questo scopo è stata individuata come soluzione la funivia, già in fase avanzata di progettazione anche grazie al cofinanziamento europeo.

Lo studio comparato di fattibilità ha evidenziato che Erzelli, rispetto all’area di villa Bombrini, offre alcuni elementi positivi in più.  Per quanto riguarda l’aspetto dimensionale, i 60.000 metri quadrati necessari per il plesso ospedaliero occuperebbero interamente l’area di villa Bombrini, mentre sarebbe decisamente più di respiro la collocazione a Erzelli, per cui lo studio individua ben tre collocazioni alternative, due delle quali sono completamente su area pubblica, la terza include anche porzioni di proprietà GHT, ma sarebbero possibili scambi di proprietà.

L'area di Villa Bombrini, pubblica per il 70% e privata per il restante 30, è affiancata da un impianto siderurgico e caratterizzata da classe di rumore di livello 4,  mentre la legge detta il livello 1 per gli ospedali che possono, al massimo, confinare con aree di livello 3.  La presenza in precedenza di attività siderurgica fa sì che ci siano problematiche di bonifica che renderebbero impossibili, ad esempio,  gli scavi per realizzare parcheggi sotterranei. Il “cono aereo” di atterraggio e decollo dei velivoli non permetterebbe, inoltre, di innalzare oltre il quarto piano l’edificio dell’ospedale. Tutto ciò sposta la preferenza sulla soluzione Erzelli.

E in una ideale visione futura il vice sindaco ipotizza il nuovo ospedale inserito in un polo dell'alta tecnologia applicata alla medicina, immaginando possibili insediamenti di realtà come Esaote e Elemaster con l'attività produttiva nel campo del biomedicale e settori dell'IIT che sviluppano la ricerca tecnologica in campo medico. "Il nuovo ospedale a Erzelli - sottolinea Bernini - potrebbe essere di avanguardia proprio per la vicinanza con attività di ricerca scientifica e per l’applicazione delle nuove tecnologie nel campo della salute" 

L'assessora alla mobilità Anna Dagnino precisa che sarà ulteriormente affinato l'esame delle soluzioni trasportistiche, con lo studio dei tempi di percorrenza per raggiungere l'ospedale con i diversi mezzi di trasporto e dalle diverse provenienze. "Il completamento infrastrutturale è già tutto definito" aggiunge Bernini  "e speriamo che a dicembre, come ci è stato promesso, ci venga consegnata anche  la galleria sotto gli Erzelli, che rende possibile un terzo accesso dalla Valpolcevera all’area dell’ospedale".  

Adesso partono parallelamente due percorsi: quello di consultazione per i pareri dei municipi  e quello di approfondimento da parte degli uffici comunali coadiuvati da Ire, per fornire gli elementi definitivi che consentano di stipulare l'accordo di programma tra Comune e Regione. L'accordo di programma, lo ricordiamo, è necessario in quanto entrambe le aree, per il Puc compatibili con la destinazione ospedaliera, sono sottoposte per legge alla pianificazione regionale.

L'assessora ai servizi socio sanitari Emanuela Fracassi nell'introdurre la casa della salute, per cui sono stati già individuati alcuni siti in Valpolcevera, ha sottolineato che "La salute è anche medicina territoriale e integrazione socio sanitaria. Per questo non mi piace parlare di piastra e preferisco casa della salute. L'obiettivo è l'integrazione. Bene il disegno ospedaliero, andiamo avanti anche con le case della salute. Importante la conferenza dei sindaci, convocata il 30 marzo per ascoltare la proposta della Regione". Dal 2014 della conferenza dei sindaci fanno parte anche i presidenti dei municipi.


12 marzo 2015
Ultimo aggiornamento: 16/03/2015
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