Un panorama intenso e variegato e che ha dato la possibilità a molti giovani artisti di esibirsi e far conoscere un diverso panorama musicale, e non solo, privo di “etichetta”; oltre a dare vitalità e decoro ad uno spazio urbano spesso dimenticato o avulso a molti cittadini.
Quest’anno oltre alla musica, la danza e altre discipline artistiche che hanno arricchito gli eventi, anche il gradito ritorno del teatro. Proprio il teatro ha dato l’avvio all’edizione 2016 con l’iniziativa “Spaccateatro”, la musica ha comunque interessato la maggior parte delle serate, coinvolgendo tutti i generi dal rock vecchia maniera alla musica realizzata con strumenti costruiti con materiali di riciclo, senza trascurare le nuove tendenze che hanno avuto particolare riscontro il 5 agosto, quando il collettivo UGA ha proposto un insieme di stili e suoni elettronici e non, poesia e racconti.
Un viaggio in mezzo ai suoni e agli stili dei tanti progetti musicali dei giovani componenti del collettivo. Durante le esibizioni sono stati girati e proiettati in diretta e dal vivo videoclip con la partecipazione di videomaker, attori, scenografi, autori e illustratori, alternati da suggestive performance di danza e body painting.
Il giorno seguente gli spettatori hanno trovato la Notte Greenfog, organizzata con l’omonimo storico studio di registrazione genovese, che ha proposto un programma di artisti emergenti, alternati a quelli più affermati, che hanno saputo emozionare grazie alle vibrazioni folk, punk, indie e rock su due palchi diversi.
Interamente dedicata alla musica elettronica la giornata del 7 agosto con la seconda edizione di: Giardino Elettronico, art & music open air, un evento nato per unire il mondo della musica elettronica con la quello dell’arte urbana, e che quest’anno è stata abbinata a Walk the Line, un progetto, già approvato dall’Amministrazione, per decorare le 100 colonne della sopraelevata con opere di 100 artisti differenti.
Ma lo scenario dei Giardini Baltimora, meglio conosciuti come giardini di plastica, sede di attività di riqualificazione e recupero urbano, ha accolto anche Genova urla festival, uno degli appuntamenti più importanti in Liguria per il repertorio “Heavy underground”, con ospiti anche internazionali. Senza trascurare l’arte del cinema, raccolta in ANEMIC CINEMA, una serata di grande eleganza, dove immagini prive di sonoro sono state accompagnate da musica dal vivo.
Non poteva mancare nel “mare” della creatività offerto da Cresta anche l’attenzione ai temi di attualità come: la presentazione del rapporto “Fuori Campo” di Medici senza Frontiere, con momenti di incontro, scambio e sostegno alle lotte dei migranti e la serata dedicata all’eros e alla prevenzione in collaborazione con le associazioni LGBT del territorio genovese.
L’iniziativa Cresta, che si è conclusa con una giornata dedicata alla musica swing, grazie al numeroso pubblico e alla trasmissione dell’entusiasmo giovanile, rappresenta senz’altro un esempio di quanto si possa fare puntando con convinzione sul coinvolgimento dal basso e sulla partecipazione diffusa.
Quest’anno oltre alla musica, la danza e altre discipline artistiche che hanno arricchito gli eventi, anche il gradito ritorno del teatro. Proprio il teatro ha dato l’avvio all’edizione 2016 con l’iniziativa “Spaccateatro”, la musica ha comunque interessato la maggior parte delle serate, coinvolgendo tutti i generi dal rock vecchia maniera alla musica realizzata con strumenti costruiti con materiali di riciclo, senza trascurare le nuove tendenze che hanno avuto particolare riscontro il 5 agosto, quando il collettivo UGA ha proposto un insieme di stili e suoni elettronici e non, poesia e racconti.
Un viaggio in mezzo ai suoni e agli stili dei tanti progetti musicali dei giovani componenti del collettivo. Durante le esibizioni sono stati girati e proiettati in diretta e dal vivo videoclip con la partecipazione di videomaker, attori, scenografi, autori e illustratori, alternati da suggestive performance di danza e body painting.
Il giorno seguente gli spettatori hanno trovato la Notte Greenfog, organizzata con l’omonimo storico studio di registrazione genovese, che ha proposto un programma di artisti emergenti, alternati a quelli più affermati, che hanno saputo emozionare grazie alle vibrazioni folk, punk, indie e rock su due palchi diversi.
Interamente dedicata alla musica elettronica la giornata del 7 agosto con la seconda edizione di: Giardino Elettronico, art & music open air, un evento nato per unire il mondo della musica elettronica con la quello dell’arte urbana, e che quest’anno è stata abbinata a Walk the Line, un progetto, già approvato dall’Amministrazione, per decorare le 100 colonne della sopraelevata con opere di 100 artisti differenti.
Ma lo scenario dei Giardini Baltimora, meglio conosciuti come giardini di plastica, sede di attività di riqualificazione e recupero urbano, ha accolto anche Genova urla festival, uno degli appuntamenti più importanti in Liguria per il repertorio “Heavy underground”, con ospiti anche internazionali. Senza trascurare l’arte del cinema, raccolta in ANEMIC CINEMA, una serata di grande eleganza, dove immagini prive di sonoro sono state accompagnate da musica dal vivo.
Non poteva mancare nel “mare” della creatività offerto da Cresta anche l’attenzione ai temi di attualità come: la presentazione del rapporto “Fuori Campo” di Medici senza Frontiere, con momenti di incontro, scambio e sostegno alle lotte dei migranti e la serata dedicata all’eros e alla prevenzione in collaborazione con le associazioni LGBT del territorio genovese.
L’iniziativa Cresta, che si è conclusa con una giornata dedicata alla musica swing, grazie al numeroso pubblico e alla trasmissione dell’entusiasmo giovanile, rappresenta senz’altro un esempio di quanto si possa fare puntando con convinzione sul coinvolgimento dal basso e sulla partecipazione diffusa.