Le immagini scolorite dal tempo di Genova durante la seconda Guerra Mondiale, palazzi bombardati e i vigili genovesi tra la gente per aiutare, per cercare di salvare le persone e magari piccole e povere, ma fondamentali, cose.
Queste inedite fotografie sono state usate per illustrare il calendario 2017, che la Polizia Municipale ha realizzato con l’intento di raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini.
«Quando ricordiamo i tempi passati con malinconia – dice l’assessora alla Polizia Municipale, Elena Fiorini, alla presentazione del calendario, lunedì 12 dicembre a Palazzo Ducale – dobbiamo ricordarci che nel passato della nostra città c’è stato anche questo: la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. E in quegli anni la polizia municipale ha dato il massimo: sia contribuendo a salvare vite umane, sia lavorando nel settore assistenziale».
Le fotografie che impreziosiscono il calendario del 2017 sono dell’Archivio Storico del Comune di Genova e dello studio fotografico Leoni di Genova.
I proventi della vendita dei 1500 calendari andranno alla Gaslini onlus «continuando un rapporto iniziato nel 2012 e sancito da un protocollo d’intesa – ribadisce il comandante della Polizia Municipale Giacomo Tinella – A oggi, abbiamo contribuito con 45 mila euro ai progetti della Gaslini onlus, soprattutto in tema di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati».
«Occorre ricordare che il 42 per cento dei pazienti dell’ospedale Gaslini viene da fuori Genova – sottolinea Andrea Fusaro, vice presidente del Gaslini – parecchi sono viaggi della speranza e l’aiuto della Polizia Municipale è molto importante. Attraverso il ricavato di questi calendari noi riusciamo a provvedere a piccole, grandi necessità. Un esempio: con l’ultima donazione abbiamo acquistato poltrone letto per il reparto di neurochirurgia infantile, in modo da permettere alle mamme o ai papà dei piccoli pazieni di poterli assistere di notte»
Con i proventi della vendita del calendario, la Gaslini onlus finanzia due progetti. Il primo è dedicato alle “prime necessità del Gaslini” ed è finalizzato a garantire la funzionalità dei reparti e delle strutture dell’ospedale, il secondo è finalizzato al “sostegno del centro per la prevenzione del maltrattamento e l’abuso” per migliorare la funzionalità e l’accoglienza del centro.
Nell’atrio di palazzo Ducale sarà aperta al pubblico, dal 12 al 20 dicembre, una mostra dedicata allo stesso tema.
Le immagini dei quartieri colpiti dalle bombe, scattate da alcuni tra i maggiori fotografi genovesi dell’epoca, messe a disposizione dall’archivio fotografico del Comune di Genova, e i rapporti dei vigili urbani che partecipavano alle operazioni di soccorso, raccontano i giorni e le notti dei genovesi di allora, la fermezza d’animo e la tenacia con cui un giorno dopo l’altro quei nostri concittadini rivendicavano la normalità della vita quotidiana contro la follia della guerra.
Sarà possibile acquistare il calendario presso i Distretti di Polizia Municipale, la sede della Società di Mutuo Soccorso della Polizia Municipale di Genova (via Cantore 2 r – Matitone fondi), il Mentelocale Bar Bistrot a Palazzo Ducale e durante manifestazioni di vario genere presidiate dai volontari delle due Associazioni.
Queste inedite fotografie sono state usate per illustrare il calendario 2017, che la Polizia Municipale ha realizzato con l’intento di raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini.
«Quando ricordiamo i tempi passati con malinconia – dice l’assessora alla Polizia Municipale, Elena Fiorini, alla presentazione del calendario, lunedì 12 dicembre a Palazzo Ducale – dobbiamo ricordarci che nel passato della nostra città c’è stato anche questo: la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. E in quegli anni la polizia municipale ha dato il massimo: sia contribuendo a salvare vite umane, sia lavorando nel settore assistenziale».
Le fotografie che impreziosiscono il calendario del 2017 sono dell’Archivio Storico del Comune di Genova e dello studio fotografico Leoni di Genova.
I proventi della vendita dei 1500 calendari andranno alla Gaslini onlus «continuando un rapporto iniziato nel 2012 e sancito da un protocollo d’intesa – ribadisce il comandante della Polizia Municipale Giacomo Tinella – A oggi, abbiamo contribuito con 45 mila euro ai progetti della Gaslini onlus, soprattutto in tema di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati».
«Occorre ricordare che il 42 per cento dei pazienti dell’ospedale Gaslini viene da fuori Genova – sottolinea Andrea Fusaro, vice presidente del Gaslini – parecchi sono viaggi della speranza e l’aiuto della Polizia Municipale è molto importante. Attraverso il ricavato di questi calendari noi riusciamo a provvedere a piccole, grandi necessità. Un esempio: con l’ultima donazione abbiamo acquistato poltrone letto per il reparto di neurochirurgia infantile, in modo da permettere alle mamme o ai papà dei piccoli pazieni di poterli assistere di notte»
Con i proventi della vendita del calendario, la Gaslini onlus finanzia due progetti. Il primo è dedicato alle “prime necessità del Gaslini” ed è finalizzato a garantire la funzionalità dei reparti e delle strutture dell’ospedale, il secondo è finalizzato al “sostegno del centro per la prevenzione del maltrattamento e l’abuso” per migliorare la funzionalità e l’accoglienza del centro.
Nell’atrio di palazzo Ducale sarà aperta al pubblico, dal 12 al 20 dicembre, una mostra dedicata allo stesso tema.
Le immagini dei quartieri colpiti dalle bombe, scattate da alcuni tra i maggiori fotografi genovesi dell’epoca, messe a disposizione dall’archivio fotografico del Comune di Genova, e i rapporti dei vigili urbani che partecipavano alle operazioni di soccorso, raccontano i giorni e le notti dei genovesi di allora, la fermezza d’animo e la tenacia con cui un giorno dopo l’altro quei nostri concittadini rivendicavano la normalità della vita quotidiana contro la follia della guerra.
Sarà possibile acquistare il calendario presso i Distretti di Polizia Municipale, la sede della Società di Mutuo Soccorso della Polizia Municipale di Genova (via Cantore 2 r – Matitone fondi), il Mentelocale Bar Bistrot a Palazzo Ducale e durante manifestazioni di vario genere presidiate dai volontari delle due Associazioni.