Il Comune chiede allo Stato la Gavoglio e altri beni

Un lungo elenco di possibili acquisizioni non onerose dal Demanio. Proposta della Giunta al Consiglio Comunale per avviare l’istruttoria e la scelta delle singole richieste, sulla base del recente decreto governativo. Subito la richiesta per la ex caserma del Lagaccio, un obiettivo per il quale l'amministrazione lavora da tempo

Testo Alternativo
Un lungo elenco di proprietà del demanio: caserma Gavoglio, ospedale militare di Sturla, torri del sistema dei forti, strade, gallerie antiaeree, greti di torrenti, aree di servizio e terreni. Insomma un grande patrimonio che potrebbe passare dallo Stato al Comune, senza oneri per l’acquisizione.  Entro il 30 novembre gli enti locali dovranno avanzare la richiesta motivata per ciascuna proprietà tra quelle comprese in un lungo elenco predisposto dal Demanio e avranno anzi la possibilità di indicarne anche altre. Non c’è tempo da perdere: la Giunta Comunale ha approvato, infatti, una proposta che porterà all’esame del Consiglio Comunale e che è stata illustrata alla stampa oggi, giovedì 26 settembre, dal vice sindaco Stefano Bernini e dall'assessore al bilancio Francesco Miceli. Una volta approvato questo atto di indirizzo, l’Amministrazione comunale potrà completare l’esame di ciascuna situazione e formulare le varie specifiche richieste allo Stato.
Su una di esse, tuttavia, il Consiglio Comunale sarà chiamato a pronunciarsi direttamente, senza ulteriori passaggi in Giunta: si tratta della caserma Gavoglio. Da anni il quartiere del Lagaccio chiede che quest'area, quasi del tutto abbandonata, venga restituita alla città. Un obiettivo per il quale l'amministrazione comunale si sta adoperando da tempo e che ha coinvolto, in particolare, l'assessore ai lavori pubblici Gianni Crivello, anche in seguito alla complessa situazione provocata dalla frana di via Ventotene.
Tra i beni per i quali il Comune potrebbe perfezionare la richiesta, figurano anche le Mura di Malapaga, l’Ospedale militare di Sturla, le cliniche universitarie di San Martino, gli immobili che fanno parte del sistema fortificato come le torri militari e le polveriere, le ex strade militari oggi in concessione, il sistema delle gallerie antiaeree, le aree degli ex-greti di torrenti, l’ex caserma Marabotto, conosciuta come “mulino militare” a Cornigliano. Se il Consiglio Comunale approverà la delibera, la Giunta adotterà singoli provvedimenti per le diverse richieste di acquisizione, rispettando la scadenza. Si dovrà poi attendere la risposta da parte dell’Agenzia demaniale, con l’accoglimento o il rifiuto della cessione e le eventuali condizioni poste. 

Il decreto legislativo 85 del 2010, e successive modifiche, individua i beni demaniali che possono essere attribuiti, a titolo non oneroso, a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni. A seguito del cosiddetto “decreto del fare”, che ha ulteriormente semplificato la procedura, le Agenzie del Demanio hanno compilato un elenco dei beni disponibili a disposizione degli enti locali, i quali hanno tempo fino al 30 novembre per presentare la richiesta di attribuzione. L’elenco non è né tassativo né esaustivo, il che significa che gli Enti Locali possono richiedere anche beni non individuati dall’elenco stesso.
L’istruttoria, per legge, dovrà essere conclusa entro il 30 novembre 2013.
Al termine della fase istruttoria, la richiesta verrà formalizzata alla direzione ligure dell’Agenzia del Demanio che avrà 15 giorni per trasferire la richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quest’ultimo dovrà dare una risposta entro i successivi 45 giorni.



26 settembre 2013
Ultimo aggiornamento: 03/08/2015
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