Orfeo ed Euridice è una delle poche opere settecentesche non mozartiane ancora presenti nei cartelloni dei teatri di tutto il mondo, una pietra miliare che merita di essere riscoperta anche dai più giovani.
A trecento anni dalla nascita dei due autori, Christoph Willibald Gluck e Ranieri Simone Francesco Maria de' Calzabigi il Teatro Carlo Felice riporta in scena l’opera che racconta la storia del piccolo dio Amore, un bambino che cerca di riunire il padre Orfeo e la madre Euridice attraverso una fantastica avventura nel mondo dei sogni.
Il viaggio nell’aldilà mitico diventa, infatti, un cammino onirico nella sua coscienza, dove paure e meraviglie si manifestano attraverso mostri infernali e super-eroi divini.
Riusciranno Orfeo ed Euridice a ritrovarsi? Rappresentata, per la prima volta a Vienna il 5 ottobre 1762, è l'opera simbolo della “riforma gluckiana”.
All’epoca, infatti, l’Opera italiana era ormai diventata “ridicola e seccante”, fatta di trame intricate e incomprensibili e di virtuosismi musicali fini a se stessi.
Gluck e de' Calzabigi lavorarono con lo scopo di rompere i rigidi schemi formali e puramente estetici e semplificare l'azione drammatica: ridussero il numero dei personaggi, eliminarono le trame secondarie, la musica fu messa a servizio dell’azione e anche i balli divennero parte integrante della trama.
Una visione così moderna da essere ancora oggi all’avanguardia.
Musica, parole e danze diventavano una cosa sola dando continuità all’azione senza mai interromperla.
Con questa nuova produzione prosegue la collaborazione tra la Fondazione del Teatro Carlo Felice e il Reparto di Neuropsichiatria dell'istituto Gaslini.
Come già avvenuto per le celebrazioni wagneriane, in scena per lo spettacolo danza-attori dai 7 ai 50 anni.
Molti dei bambini sul palco seguono da anni un'attività basata sulla danza che si svolge al Gaslini e vivono, così, l’esperienza unica di esibirsi da veri artisti accanto ai danzatori del Teatro.
Date e orari:
giovedì 11 dicembre ore 9.30 e 11
venerdì 12 dicembre ore 9.30 e 11
domenica 14 dicembre ore 21
Info > www.carlofelicegenova.it
A trecento anni dalla nascita dei due autori, Christoph Willibald Gluck e Ranieri Simone Francesco Maria de' Calzabigi il Teatro Carlo Felice riporta in scena l’opera che racconta la storia del piccolo dio Amore, un bambino che cerca di riunire il padre Orfeo e la madre Euridice attraverso una fantastica avventura nel mondo dei sogni.
Il viaggio nell’aldilà mitico diventa, infatti, un cammino onirico nella sua coscienza, dove paure e meraviglie si manifestano attraverso mostri infernali e super-eroi divini.
Riusciranno Orfeo ed Euridice a ritrovarsi? Rappresentata, per la prima volta a Vienna il 5 ottobre 1762, è l'opera simbolo della “riforma gluckiana”.
All’epoca, infatti, l’Opera italiana era ormai diventata “ridicola e seccante”, fatta di trame intricate e incomprensibili e di virtuosismi musicali fini a se stessi.
Gluck e de' Calzabigi lavorarono con lo scopo di rompere i rigidi schemi formali e puramente estetici e semplificare l'azione drammatica: ridussero il numero dei personaggi, eliminarono le trame secondarie, la musica fu messa a servizio dell’azione e anche i balli divennero parte integrante della trama.
Una visione così moderna da essere ancora oggi all’avanguardia.
Musica, parole e danze diventavano una cosa sola dando continuità all’azione senza mai interromperla.
Con questa nuova produzione prosegue la collaborazione tra la Fondazione del Teatro Carlo Felice e il Reparto di Neuropsichiatria dell'istituto Gaslini.
Come già avvenuto per le celebrazioni wagneriane, in scena per lo spettacolo danza-attori dai 7 ai 50 anni.
Molti dei bambini sul palco seguono da anni un'attività basata sulla danza che si svolge al Gaslini e vivono, così, l’esperienza unica di esibirsi da veri artisti accanto ai danzatori del Teatro.
Date e orari:
giovedì 11 dicembre ore 9.30 e 11
venerdì 12 dicembre ore 9.30 e 11
domenica 14 dicembre ore 21
Info > www.carlofelicegenova.it
