Realizzate in bianco e nero, le foto all’albumina erano minuziosamente colorate manualmente ad acquerello, con evidenti reminiscenze dei toni di coloranti e pigmenti impiegati nelle stampe policrome Ukiyo-e. Oltre ai paesaggi e alle vedute dei luoghi celebri del Giappone (meisho), il repertorio dell’epoca comprende soggetti definiti da Felice Beato native types – cioè gli abitanti dell’arcipelago nipponico, sovente ritratti in studio e più raramente nei loro ambienti abituali e caratteristici, mentre svolgono mestieri e attività quotidiane individuali o di gruppo.
In esposizione al Museo di Arte orientale Edoardo Chiossone, 40 fotografie scattate da Mino Di Vita nel Giappone d’oggi sono poste a confronto con 20 riproduzioni di foto all’albumina del giapponese Kusakabe Kinbei (1841-1934) risalenti agli ultimi anni del periodo Edo (1603-1867) e ai primi del periodo Meiji (1868-1912).
Le albumine giapponesi originali appartengono alla Fondazione Malerba di Milano, che ne ha concesso la riproduzione in questa particolare circostanza.
Le fotografie del Giappone contemporaneo scattate di Mino Di Vita scelte per questa rassegna riguardano due grandi città giapponesi, Edo e Ōsaka. Fondata nel 1603 dal primo shōgun della dinastia Tokugawa e divenuta nel secolo XVIII la più grande metropoli del mondo, Edo fu rinominata Tōkyō e designata nuova capitale del Giappone nel periodo Meiji (1868-1912). Ōsaka, antica e popolosa città del Kansai e da sempre protagonista dell’economia reale del paese, è comunemente chiamata ‘la cucina della nazione’.
L’arte della fotografia arriva in Giappone tramite gli Olandesi alla fine del periodo Edo, dove tra il 1860 ed il 1890 operano fotografi occidentali come l’italiano Felice Beato (1832-1909) e l’austriaco Raimund Von Stillfried (1839-1911), che istruiscono svariati fotografi giapponesi tra cui Kusakabe Kinbei. All’epoca era utilizzata una tecnica di stampa inventata nel 1850, nella quale l’albume d’uovo funge da legante e fissa gli agenti chimici alla carta di stampa.
Giovedì 15 settembre, alle ore 16.30, l’assessore alla cultura Carla Sibilla interverrà alla presentazione della mostra fotografica Edo Timeless allestita nel museo di Arte Orientale Edoardo Chiossone di Villetta Di Negro in piazzale Mazzini 4.
Per informazioni:
www.visitgenoa.it/it/evento/edo-timeless-0
Telefono: 010.542285
Orari: da martedì a venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19.30; lunedì chiuso
Biglietti: Intero € 5,00 Ridotto € 3,00
In esposizione al Museo di Arte orientale Edoardo Chiossone, 40 fotografie scattate da Mino Di Vita nel Giappone d’oggi sono poste a confronto con 20 riproduzioni di foto all’albumina del giapponese Kusakabe Kinbei (1841-1934) risalenti agli ultimi anni del periodo Edo (1603-1867) e ai primi del periodo Meiji (1868-1912).
Le albumine giapponesi originali appartengono alla Fondazione Malerba di Milano, che ne ha concesso la riproduzione in questa particolare circostanza.
Le fotografie del Giappone contemporaneo scattate di Mino Di Vita scelte per questa rassegna riguardano due grandi città giapponesi, Edo e Ōsaka. Fondata nel 1603 dal primo shōgun della dinastia Tokugawa e divenuta nel secolo XVIII la più grande metropoli del mondo, Edo fu rinominata Tōkyō e designata nuova capitale del Giappone nel periodo Meiji (1868-1912). Ōsaka, antica e popolosa città del Kansai e da sempre protagonista dell’economia reale del paese, è comunemente chiamata ‘la cucina della nazione’.
L’arte della fotografia arriva in Giappone tramite gli Olandesi alla fine del periodo Edo, dove tra il 1860 ed il 1890 operano fotografi occidentali come l’italiano Felice Beato (1832-1909) e l’austriaco Raimund Von Stillfried (1839-1911), che istruiscono svariati fotografi giapponesi tra cui Kusakabe Kinbei. All’epoca era utilizzata una tecnica di stampa inventata nel 1850, nella quale l’albume d’uovo funge da legante e fissa gli agenti chimici alla carta di stampa.
Giovedì 15 settembre, alle ore 16.30, l’assessore alla cultura Carla Sibilla interverrà alla presentazione della mostra fotografica Edo Timeless allestita nel museo di Arte Orientale Edoardo Chiossone di Villetta Di Negro in piazzale Mazzini 4.
Per informazioni:
www.visitgenoa.it/it/evento/edo-timeless-0
Telefono: 010.542285
Orari: da martedì a venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19.30; lunedì chiuso
Biglietti: Intero € 5,00 Ridotto € 3,00