E proprio dai liguri di California ha preso avvio l'agenda del sindaco a San Francisco. Nella serata di sabato (ora locale) Doria è stato ricevuto al Ligure Club di Oakland. Oltre quattrocento Italo-americani di origine ligure hanno festeggiato la presenza del primo cittadino genovese, confermando l'attaccamento alla terra d'origine. Il sindaco ha rivolto loro un particolare ringraziamento: nel 2014, infatti, il Ligure Club raccolse e donò a Genova cinquemila dollari per aiutarla a riparare i danni dell'alluvione.
Tutti di origine ligure, e molti di loro capaci di esprimersi in genovese, i partecipanti all'incontro hanno animato un incontro caloroso e amichevole. A conclusione, il sindaco ha sottolineato "la passione e l'attaccamento all'Italia da parte di persone i cui bisnonni, nonni o genitori hanno lasciato il paese tanti anni fa per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita".
"Conservano - ha osservato - un legame profondo con il loro paese d'origine, pur sentendosi pienamente cittadini degli Stati Uniti, il paese che li ha accolti. La loro esperienza ci insegna molto sulle identità delle persone, sulla capacità di organizzare la propria esistenza crescendo in un mondo aperto, sul modo di coniugare le proprie radici e tradizioni con la cultura del paese di arrivo. Chi erige oggi steccati a coloro che sono obbligati a emigrare contrasta e nega la positiva lezione della storia di quanti sono emigrati dall'Italia negli Usa e del paese che li ha accolti."
Tutti di origine ligure, e molti di loro capaci di esprimersi in genovese, i partecipanti all'incontro hanno animato un incontro caloroso e amichevole. A conclusione, il sindaco ha sottolineato "la passione e l'attaccamento all'Italia da parte di persone i cui bisnonni, nonni o genitori hanno lasciato il paese tanti anni fa per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita".
"Conservano - ha osservato - un legame profondo con il loro paese d'origine, pur sentendosi pienamente cittadini degli Stati Uniti, il paese che li ha accolti. La loro esperienza ci insegna molto sulle identità delle persone, sulla capacità di organizzare la propria esistenza crescendo in un mondo aperto, sul modo di coniugare le proprie radici e tradizioni con la cultura del paese di arrivo. Chi erige oggi steccati a coloro che sono obbligati a emigrare contrasta e nega la positiva lezione della storia di quanti sono emigrati dall'Italia negli Usa e del paese che li ha accolti."