Come si ricorderà, infatti, dopo il rinvio della votazione in Sala Rossa, a fine luglio, la Giunta aveva deciso di sottoporre il testo alle rappresentanze dei lavoratori.
Il nuovo elaborato – come hanno spiegato il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore Francesco Miceli – raccoglie alcune rilevanti proposte e osservazioni di parte sindacale, oltre alle indicazioni che erano già state raccolte dalla Giunta in Consiglio Comunale.
La delibera conserva l’impianto originario evidenziando le aziende che il Comune considera strategiche: Non indica una modalità unica di intervento, neppure per le aziende non strategiche, come Farmacie comunali e Bagni: Anche per queste si richiede un “costante monitoraggio dei risultati economici” prima di valutare eventuali cessioni di quote proprietarie.
Le modifiche al testo originario si concentrano soprattutto su due aziende strategiche: Amiu e Aster. Per quanto riguarda Amt, terza azienda strategica, la delibera resta invariata, confermando così la necessità di una proposta operativa che la Giunta dovrà presentare al Consiglio per assicurare una continuità aziendale fondata sul rafforzamento economico e patrimoniale dell’impresa e per garantire ai cittadini livelli elevati di standard di servizio.
La delibera proposta affida al management di Amiu il compito di riorganizzare l’azienda in base ad un nuovo piano industriale e, in questo ambito, considera l’ipotesi di una partecipazione non maggioritaria di un partner al capitale, per superare i vincoli del regime “in house” per quanto riguarda l’intervento sul mercato e le assunzioni.
Analoga l’indicazione per Aster, l’azienda di manutenzione e verde urbano, con un impegno a definire il piano industriale entro fine 2013 e a valutare l’eventuale intervento di partner per progetti specifici che valorizzino l’azienda sul mercato.
Altri due aspetti innovano il testo originario. Il primo riguarda la prospettiva istituzionale della nuova area metropolitana entro cui vanno collocati anche i disegni di riorganizzazione delle aziende.
Il secondo, fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali, è la definizione di un protocollo per la mobilità dei dipendenti tra le società partecipate attraverso percorsi di qualificazione professionale.
Tutti i piani e i provvedimenti necessari saranno oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.
Il nuovo elaborato – come hanno spiegato il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore Francesco Miceli – raccoglie alcune rilevanti proposte e osservazioni di parte sindacale, oltre alle indicazioni che erano già state raccolte dalla Giunta in Consiglio Comunale.
La delibera conserva l’impianto originario evidenziando le aziende che il Comune considera strategiche: Non indica una modalità unica di intervento, neppure per le aziende non strategiche, come Farmacie comunali e Bagni: Anche per queste si richiede un “costante monitoraggio dei risultati economici” prima di valutare eventuali cessioni di quote proprietarie.
Le modifiche al testo originario si concentrano soprattutto su due aziende strategiche: Amiu e Aster. Per quanto riguarda Amt, terza azienda strategica, la delibera resta invariata, confermando così la necessità di una proposta operativa che la Giunta dovrà presentare al Consiglio per assicurare una continuità aziendale fondata sul rafforzamento economico e patrimoniale dell’impresa e per garantire ai cittadini livelli elevati di standard di servizio.
La delibera proposta affida al management di Amiu il compito di riorganizzare l’azienda in base ad un nuovo piano industriale e, in questo ambito, considera l’ipotesi di una partecipazione non maggioritaria di un partner al capitale, per superare i vincoli del regime “in house” per quanto riguarda l’intervento sul mercato e le assunzioni.
Analoga l’indicazione per Aster, l’azienda di manutenzione e verde urbano, con un impegno a definire il piano industriale entro fine 2013 e a valutare l’eventuale intervento di partner per progetti specifici che valorizzino l’azienda sul mercato.
Altri due aspetti innovano il testo originario. Il primo riguarda la prospettiva istituzionale della nuova area metropolitana entro cui vanno collocati anche i disegni di riorganizzazione delle aziende.
Il secondo, fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali, è la definizione di un protocollo per la mobilità dei dipendenti tra le società partecipate attraverso percorsi di qualificazione professionale.
Tutti i piani e i provvedimenti necessari saranno oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.